Recensione Nothing Ear (a) : 99 euro ben spese

Nothing Technology ha iniziato il 2024 con un nuovo e prepotente slancio, figlio di un’esperienza accumulata nei suoi primi due anni di attività e, aggiungiamo, successi.

Non solo quindi l’ottimo e apprezzato Nothing Phone 2(a), capostipite di una serie di prodotti denominati (a) che puntano a fornire un’esperienza utente elevata, ma mantenendo i costi relativamente sotto controllo.

Su questa linea d’onda, in tutti i sensi, nascono i nuovi auricolari true wireless Nothing Ear (a), che, insieme al modello premium Nothing Ear, rappresentano la proposta audio del produttore pronta a sfidare i big del settore.

Facendo un piccolo passo indietro vi sarete resi conto che a differenza degli anni passati nel nome dei device audio è sparito il numero.

Il produttore ha sottolineato che questa scelta è mirata a dare una specifica realtà alla linea audio, slegandola dagli smartphone e rendendola autonoma.

Rimane però salda la caratteristica stilistica introdotta da Nothing con le prime versioni di auricolari true wireless: case rigorosamente trasparente con un look alternativo e fortemente riconoscibile.

Nothing Ear (a) sono quindi il primo dispositivo audio del giovane produttore che mira a raggiungere un’ampia gamma di utenza, attenta non solo al design, ma anche a specifiche di livello superiore, sempre però tenendo conto del prezzo finale.

Vengono proposti a Euro 99  posizionandosi in un segmento di mercato altamente concorrenziale ed affollato, ma con delle carte da mettere sul tavolo, come vedrete nella nostra recensione, che permetteranno sicuramente a Ear (a) di essere apprezzate anche da utenti esigenti.

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Le colorazioni disponibili sono tre, con il giallo che si aggiunge ai classici bianco e nero: una scelta anche quella cromatica che fa ben intendere la tipologia di utenza alla quale Ear (a) vogliono puntare, ovvero quella più giovane e dinamica.

Nothing Ear (a) : Voto 8.5

Pro

  • Design iconico
  • Piccoli e leggeri sia nel case che negli auricolari
  • Qualità audio multimediale sopra la media
  • ANC efficace e gestito da AI
  • Qualità chiamate vocali eccellente
  • Supporto ChatGPT (con NothingOS)
  • Applicazione Nothing X completa
  • Buona autonomia
  • Elevato rapporto qualità/prezzo

Contro

  • Materiali non di qualità
  • Manca la ricarica wireless
  • Esistono le CMF Buds (inferiori, ma non nel rapporto qualità/prezzo)

Confezione di vendita Nothing Ear (a)

Classica confezione di vendita dei prodotti Nothing, con l’apertura a strappo del piccolo box di cartone con impresso in bella vista il logo del produttore e il nome del prodotto e che contiene:

  • Auricolari TWS riposti nel loro case di ricarica
  • Due set di gommini di diversa misura
  • Cavo dati Usb C to C, corto
  • Manualistica

Solita dotazione alla quale siamo abituati, con la presenza dei gommini in aggiunta a quelli preinstallati su Ear (a) che ci fanno già intendere che il device ha una fisiologia in ear.

Costruzione desing e confort Nothing Ear (a)

Nothing Ear (a) sono completamente diverse dalle precedenti Ear (1), Ear (2) e dalle Ear lanciate in concomitanza con esse, poiché introducono un case che a differenza degli altri TWS del produttore ha una forma rettangolare e non quadrata.

Nothing non è nuova a introdurre stili alternativi a quelli che ci ha abituati, come ricordiamo con il case cilindrico di Ear Stick che avevamo recensito qualche tempo fa.

Tornando ai nuovi Ear (a), Nothing ci ha raccontato che il loro design è ispirato alla confezione delle pillole con una forma non solo distintiva, ma anche pratica da maneggiare, trasportare e utilizzare.

In effetti l design con contorni morbidi e una struttura rettangolare sottile facilita l’apertura e la chiusura del case anche con una sola mano, rendendolo altrettanto comodo da impugnare e da riporre nella tasca dei jeans, per esempio.

Sono costruite completamente in policarbonato, con il coperchio trasparente con ovvia finitura lucida che lascia a vista gli auricolari inseriti, il corpo centrale che nella nostra unità test è in bianco, mentre il magnete e il meccanismo di chiusura sono in metallo argentato.

All’interno del case è presente il led di stato sulla parte sinistra, il tasto paring mimetizzato su quella destra, mentre la sezione per l’alloggiamento dei due auricolari oltre ad avere i magneti di ricarica ha un pallino nero e uno rosso che stanno a indicare rispettivamente il bocciolo sinistro e quello destro.

Ingegnoso oltre che bello, questo accorgimento stilistico permette di non sbagliare nel riporre gli auricolari nel case, visto che la stessa texture è presente sugli stessi e nella stessa posizione.

Nella parte posteriore del case è presente la porta Usb C per la ricarica, mentre sul coperchio superiore troviamo il logo Nothing con il suo iconico font.

Una custodia di ricarica piccola e leggera, con i suoi 47.6X63,3X22,7 millimetri di dimensioni ed un peso pari a 39,6 grammi che la rende realmente comoda da trasportare, grazie anche a una forma ergonomica.

Nothing non rinuncia a una classificazione IP, che in questo caso è IPX2, del case, nonostante questa proposta Ear (a) non sia quella di punta del produttore: utilizzabile in sicurezza anche con mani bagnate o sudate.

Gli auricolari in ear invece sono i classici ai quali Nothing ci ha abituati e a differenza del case seguono lo stesso design di tutti gli altri boccioli proposti dal produttore.

Una forma molto simile a quella degli AirPods Pro, in ear, con l’astina trasparente che nel nostro caso ha uno sfondo bianco, i driver dello stesso colore ma con finitura opaca e una parte di raccordo tra le due sezioni di colore nero lucido.

Nella loro semplicità risultano d’impatto visivo, con i puntini nero per l’auricolare sinistro e rosso per quello destro che insieme alla dicitura Nothing Ear (a) completano il design.

La parte interna delle asticelle ha i due magneti per la ricarica, mente quella esterna ha la superficie tattile dedicata ai controlli touch programmabili.

Le dimensioni ridotte che sono di 30.9X21.7X24.3 mm, con corte astine e peso di soli 4,8 grammi cadauno permettono a Ear (a) di essere indossate anche per lunghi periodi senza particolari fastidi, nonostante siano e lo ripetiamo in ear.

Inoltre come le precedenti versioni anche Ear (a) sono particolarmente adatte a attività sportiva, grazie a una forma ergonomica e a un’astina particolarmente corta.

Ricordiamo infine che i singoli auricolari godono di certificazione IP54.

Belli e comodi, con l’utilizzo di materiali completamente riciclati per la loro costruzione che permettono a Ear (a) di distinguersi dalla massa di prodotti disponibili in commercio.

Il case e il design è di sicuro impatto, con le finiture trasparenti e lucide che donano un aspetto unico, iconico e riconoscibile, ma che precludono una certa cura nel loro utilizzo poiché soggette a segni di usura.

Ci è invece meno piaciuto del resto il meccanismo di apertura e chiusura, non solido e con un gioco forse eccessivo già dai primi utilizzi, con qualche rumore molesto di troppo. Forse su questo aspetto Nothing ha ancora da lavorare.

Qualità audio e funzionalità Nothing Ear (a)

Se esternamente le Ear (a) possono sembrare simili agli altri modelli prodotti in passato da Nothing, il lavoro di ingegnerizzazione effettuato dal produttore al loro interno è stato profondo e mirato, consentendo di avere una maggiore resa sonora in termini di volume di ascolto e di qualità.

Nothing ha ridotto il driver dinamico presente in ogni auricolare, che risulta sempre di 11 mm, ma che ora è più compatto, ha un nuovo design a doppia camera e che ha un maggior spazio per le vibrazioni delle onde sonore, salito dai 0.26 mm di Ear (2) agli attuali 0.55 mm, con un diaframma realizzato in leggero e resistente PMI e TPU per la parte relativa al surround. Inoltre è stato introdotto un sistema di dissipazione a due prese d’aria, migliorando il flusso d’aria all’interno di ogni singolo auricolare e quindi permettendo una minore distorsione del suono.

Molti tecnicismi e numeri che nella realtà dell’esperienza d’uso si traducono in un audio multimediale che risulta essere di estrema qualità, con un’enfatizzazione dei bassi elevata, anche se non invasiva rispetto ai medi, agli alti e alle voci.

Ci è piaciuta questa scelta di Nothing che su Ear (a) ha dato priorità alle frequenze basse, quelle più apprezzate dal giovane pubblico al quale si vogliono rivolgere.

In ogni caso non solo bassi, ma medi e alti sono acuti e cristallini, così come le voci qualora ci fossero risultano pulite.

Che Nothing sappia fare device che “suonano” bene lo sappiamo, tutti i loro dispositivi sono particolarmente apprezzati per questa caratteristica, come anche il sub brand CMF capace di produrre auricolari eccezionali a prezzi ridotti, come le recenti CMF Buds da noi testate.

Anche con le Ear (a) la musica, passateci il termine che calza a pennello, è la stessa, anche se in questo caso si è data priorità ai bassi corposi e possenti che però ben si miscelano con medi e alti ben riprodotti grazie al PMI utilizzato per il diaframma, capace di renderli acuti e cristallini.

Ear (a) supportano codec AAC, SBC e LDAC oltre alla certificazione Hi-Res che si traduce in un suono non solo pulito, ma anche estremamente potente.

Il volume d’ascolto è elevato e anche in questo caso è capace di rimanere sempre fedele e pulito. Nothing merita i nostri complimenti, con un prodotto che, seppur collocato nella fascia di mercato al di sotto delle Euro 100, è in grado di soddisfare anche gli audiofili più esigenti.

Nothing Ear (a) sono compatibili con Bluetooth 5.3 multipoint, permettendone l’utilizzo contemporaneamente con due dispositivi: un’altra chicca tecnologica non così scontata in dispositivo di questo prezzo.

Molto comodo e preciso nel suo funzionamento è il sensore di prossimità, che interrompe automaticamente la riproduzione multimediale qualora togliessimo gli auricolari dalle orecchie, per riprenderla automaticamente rindossandoli.

Ear (a) si connettono al device sorgente attraverso una semplice operazione di paring, resa ancora più agevole con dispositivi Android che avranno il supporto di Google Fast Pair o Windows, con Microsoft Swift Pair, mentre con le apparecchiature iOS sarà necessario effettuare l’operazione manualmente.

L’applicazione a supporto Nothing X, la stessa utilizzata per tutti i device Nothing e CMF, permette di accedere alle funzionalità evolute di Ear (a).

Sarà possibile utilizzare l’equalizzatore, abilitare la tecnologia Bass Enhance per enfatizzare su 5 livelli ancor di più i bassi, accedere alla funzionalità ANC o personalizzare i controlli touch presenti in ogni singolo auricolare.

Questi di default sono così preimpostati:

  • Pizzico singolo: riproduci/metti in pausa, rispondi/riaggancia le chiamate
  • Doppio pizzicamento: salta avanti, rifiuta le chiamate
  • Triplo pizzico: torna indietro
  • Pizzica e tieni premuto (auricolari sinistro e destro): cambiata Cancellazione attiva del rumore e Modalità trasparenza

Comandi touch che ci hanno soddisfatto sia per reattività che per precisione, come del resto lo avevano fatto le altre versioni che abbiamo testato di Nothing, sempre eccellenti in tal senso.

Inoltre sarà possibile settare la modalità a bassa latenza ideale per il gaming, la doppia connessione, audio di alta qualità, trova i miei auricolari e verificare la presenza di eventuali aggiornamenti firmware del dispositivo.

Ear (a) sono compatibili con Google Assistant, Alexa, Siri e anche con ChatGPT, quest’ultima opzione grazie a una partnership tra Nothing e il colosso dell’intelligenza virtuale che ha reso possibile, utilizzando un dispositivo NothingOS aggiornato all’ultima versione, di utilizzare il motore di intelligenza artificiale più diffuso al mondo con un semplice pich to speak.

Un’applicazione semplice e molto curata stilisticamente, come tutto ciò che ha il brand Nothing, che però risulta sempre semplice e ordinata da utilizzare.

Cancellazione attiva del rumore ANC e modalità trasparenza Nothing Ear (a)

Nothing Ear (a), nonostante siano un device di medio gamma, sono dotate di cancellazione attiva del rumore e modalità trasparenza, prerogative che fino a poco tempo fa erano esclusiva di device premium.

Permettono quindi di creare un’oasi di tranquillità personalizzata, grazie al loro sistema avanzato di cancellazione attiva del rumore (ANC) che si spinge fino a 45 db.

Un risultato che è di 1,8 volte più efficace rispetto a Ear (2) grazie a una capacità di riduzione del 13% superiore, progettato per gli amanti della musica che cercano un isolamento completo dal mondo esterno.

L’applicazione Nothing X prevede diversi livelli di isolamento preimpostati:

  • Alto: ideale per ambienti molto rumorosi come metropolitane e aerei.
  • Medio: perfetto per strade cittadine affollate o caffè.
  • Basso: ottimale per uffici o ambienti interni più tranquilli.

Inoltre anche in questa specifica è presente l’intelligenza artificiale, attraverso un algoritmo specifico realizzato da Nothing e denominato Smart ANC che con la modalità adattiva permette di settare i livelli di cancellazione del rumore non solo in base all’ambiente circostante, ma anche alla condizione di indosso dell’utente.

Sfrutta anche la possibilità di effettuare un test di adattamento all’orecchio previsto dall’applicazione Nothing X ideale per sfruttare al massimo Ear (a).

Questo algoritmo intelligente verifica la sigillatura tra gli auricolari e il canale auricolare per rilevare eventuali perdite di suono ed in questo caso aumenta automaticamente la cancellazione del rumore per compensare.

Il processo avviene ogni volta che gli auricolari vengono inseriti con la modalità ANC attiva, eliminando la necessità di test dell’udito o di interventi manuali.

Gli Ear (a) non si limitano a ridurre il volume dei rumori esterni, ma sono capaci di rilevare e attenuare suoni complessi fino a 5000 Hz, garantendo così una protezione efficace anche dai rumori più sfidanti e penetranti.

Il risultato è un reale ed efficace isolamento da tutti quei rumori molesti e fastidiosi che quotidianamente sentiamo, con un’efficacia che è andata oltre le nostre aspettative grazie alla massiccia tecnologia presente negli auricolari e alla conformazione in ear degli stessi che già di loro contribuiscono a un isolamento passivo.

Abbiamo testato le Ear (a) in diversi luoghi, più o meno affollati, con ottimi risultati di isolamento e con una percezione di efficacia del sistema adattivo che ci è sembrato preciso e puntuale nel riconoscere quando sarebbe stato necessario un maggior intervento di ANC in modo autonomo. Ricordiamo che per ottenere risultati eccellenti sarà necessario effettuare il test di adattamento previsto nell’applicazione Nothing X.

Sulla stessa linea qualitativa è la modalità trasparenza che permette di ascoltare i contenuti multimediali senza però rimanere, in questo caso, totalmente estraniati dal mondo esterno. Efficace anche questa feature, che abbiamo provato passeggiando per una Milano affollata dai molti presenti per la Design Week con risultati più che soddisfacenti.

Qualità microfoni e chiamate vocali Nothing Ear (a)

Ear (a) possono vantare la presenza di tre microfoni dedicati e un sistema di AI che è in grado di rilevare la voce, migliorarla e pulirla da eventuali rumori e interferenze.

Inoltre il posizionamento di essi unito a un nuovo foro sull’asticella che fa in modo che il vento fuoriesca senza andare a scontrarsi con i microfoni aumenta la qualità delle chiamate vocali anche in condizioni estreme di movimento, come in bicicletta, correndo o su un ciclomotore.

Spesso ci si dimentica che gli auricolari tws sono oltre a uno strumento multimediale anche un mezzo per effettuare delle semplici chiamate telefoniche, ma Nothing per fortuna non lo ha fatto.

Ottima ci è sembrata nel nostro lungo e intenso test la qualità di queste, con anche un ascolto dell’interlocutore perfetto. Ci sono piaciuti e ci hanno soddisfatti più del previsto, con gran parte del nostro test effettuato omettendo di dire all’interlocutore che stessimo utilizzando degli auricolari al posto di microfono e altoparlanti nativi dello smartphone, con il risultato che nessuno e sottolineo nessuno si è lamentato di scarsa qualità.

Non abbiamo avuto modo di provare Ear (a) in chiamate vocali su bici o motorini, ma visti i risultati che abbiamo ottenuto in condizioni standard non abbiamo dubbi sulla qualità anche in queste specifiche situazioni.

Autonomia Nothing Ear (a)

Ear (a) sono dotate di batteria da 46 mAh in ogni singolo auricolare, mentre quella del case di ricarica è da 500 mAh.

Questo amperaggio ha una capacità totale di utilizzo senza ANC che Nothing dichiara di 42,5 ore per il pacchetto case più auricolari, mentre per questi ultimi di 9,5 ore con una singola ricarica.

Utilizzando invece la cancellazione attiva del rumore questi risultati scenderanno attestandosi a circa 24,5 ore e 5,5 per i soli auricolari.

Utilizzandoli invece in solo chiamate audio si avrà un’autonomia di 23 o 18 ore, con o senza ANC.

Nel nostro test abbiamo utilizzato Ear (a) sia per ascolto multimediale che per chiamate vocali, con ANC attivo ottenendo risultati molto vicini da quelli dichiarati dal produttore, che ci sembrano in linea con i cometitor più accreditati.

Non reputiamo campione di autonomia il nuovo dispositivo Nothing, ma se lo rapportiamo a peso e dimensioni non possiamo che essere soddisfatti.

La ricarica rapida permette con soli 10 minuiti di corrente di ottenere circa 10 ore di autonomia, anche in questo caso con un risultato eccellente.

Manca, ma non ne facciamo un dramma in questa categoria di prezzo, il supporto alla ricarica wireless, comoda si, ma non vitale.

Conclusioni e valutazione finale Nothing Ear (a) : Voto 8.5

Precisando che difficilmente Nothing sbaglia un device audio, anche in questo caso non possiamo che confermare questo che è oramai un dato di fatto.

Ear (a) non ci hanno sorpreso per la qualità audio che, al pari dei predecessori, ci è apparsa di livello superiore alla media dei competitor della categoria.

Siamo partiti con il nostro test avendone la convinzione dettata dal recente test delle CMF Buds by Nothing che ci avevano sorpreso proprio per questa specifica, e Ear (a), nonostante non siano la proposta premium del produttore, ci hanno fatto dimenticare che appunto non stessimo testando un device di medio settore, proposto a un prezzo di listino di Euro 99.

Promesse a pieni voti per audio, corposo, potente e tendente ai bassi senza però essere sbilanciato su di essi, con inoltre una completa applicazione che ne consente una personalizzazione estrema.

La tecnologia Bass Ebhance risulta essere un toccasana per il giovane pubblico al quale Nothing vuole rivolgersi, che come ben sappiamo ama i bassi e tutte le sue enfatizzazioni.

Un prodotto per i giovani, dimostrato dalla presenza di una vistosa colorazione gialla di sicuro impatto, ma non solo per essi.

Ear (a) a dispetto della collocazione (a), hanno in esse avanzate tecnologie che fanno capo all’intelligenza artificiale in primis, capace di regolare perfettamente una cancellazione attiva del rumore, efficace e prestante oltre alla qualità delle chiamate vocali, che ci è sembrata sopra la media. Oltre che esclusiva e utilizzabile solo con i device NothingOS è l’interazione con ChatGPT.

Multipoint, modalità bassa latenza e tutta una serie di funzioni avanzate presenti in Nothing X completano un pacchetto incredibilmente completo, se consideriamo la collocazione di mercato.

Molto comode da indossare, leggere ed ergonomiche, offrono un’autonomia di tutto rispetto e che mai preoccupa.

Cosa invece ci è piaciuto meno è il case di ricarica, bello nell’iconico design, comodo da trasportare e piccolo da maneggiare, ma che avremmo gradito fosse costruito con più attenzione e utilizzando magari plastiche più corpose e meno soggette a segni di usura.

Anche il meccanismo di apertura e chiusura ci ha lasciato insoddisfatti, con qualche scricchiolio di troppo e rumori troppo plasticosi: pensiamo e siamo sicuri che Nothing in questo frangente possa fare di meglio.

In sintesi consigliamo a tutti questi nuovi Ear (a), con Nothing che ha lanciato una filosofia nuova di prodotto, centrando l’obiettivo al primo colpo.

Se siete alla ricerca di auricolari TWS moderni e performanti, Ear (a) dovranno essere tenuti in considerazione senza esitazioni.

Un rapporto qualità/prezzo estremo, che risulta essere secondo solo a CMF Buds che, guarda caso, sono prodotte da Nothing.

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