Recensione Moto Buds Loop – Bose, comfort e stile
Moto Buds Loop tra accessorio e tecnologia
Gli auricolari sono ormai diventati una presenza fissa nelle nostre giornate: non sono più solo strumenti per ascoltare musica, ma accessori indossabili che devono seguire stile di vita, gusti e modo di muoversi tra lavoro, sport e tempo libero.
In questo contesto si inseriscono le Motorola Moto Buds Loop, auricolari semi in-ear / open-ear pensati per chi vuole restare connesso al mondo, non isolarsi.
Invece del classico gommino infilato nel condotto uditivo, l’audio arriva da un anello che si appoggia all’orecchio e lascia passare i rumori dell’ambiente. È una soluzione che punta su comfort prolungato e consapevolezza di ciò che accade attorno, più che su isolamento totale e bassi estremi.
Le Moto Buds Loop si collocano in una fascia di prezzo medio-alta, lontana dalle TWS entry level, e vanno viste come un prodotto lifestyle prima ancora che come “le solite cuffiette Bluetooth”.
A livello tecnico Motorola non è partita da zero. Per la parte sonora ha lavorato con Bose, portando sulle Moto Buds Loop il tuning Sound by Bose abbinato a driver da 12 mm e alla tecnologia CrystalTalk AI per le chiamate. Sul fronte smart entrano in gioco Moto AI, l’app Moto Buds e Smart Connect, che con gli smartphone Motorola e i dispositivi compatibili promettono un’integrazione più profonda rispetto alle classiche TWS universali.

Nel corso di questa recensione vedremo come si comportano le Moto Buds Loop nell’uso reale: dall’indosso alla qualità audio, dalle chiamate alla batteria, passando per i compromessi naturali di un design semi in-ear pensato per stare all’aria aperta, non chiuso nel padiglione.
Motorola Moto Buds Loop : Voto 8.5
Motorola Moto Buds Loop sono auricolari per chi vive con le cuffie addosso ma non vuole isolarsi dal mondo. Comode, leggere e con un audio equilibrato firmato Bose, funzionano benissimo tra ufficio, città e tempo libero. Non hanno ANC e i bassi non sono estremi, però come open-ear fashion e intelligenti sono tra le proposte più interessanti oggi in circolazione.
Pro
- Comfort eccellente
- Design open-ear riuscito
- Audio equilibrato Sound by Bose
- Ottime per chiamate e riunioni
- Integrazione con ecosistema Motorola
- Autonomia
Contro
- Nessun isolamento
- Bassi poco presenti
- Funzioni smart complete solo con smartphone Motorola
- Custodia un po’ più ingombrante rispetto alle TWS tradizionali
- Versione Swarovski molto costosa
Confezione di vendita Moto Buds Loop
Le Motorola Moto Buds Loop arrivano in una confezione compatta, in linea con l’impostazione del prodotto: più cura estetica che effetti speciali, ma senza inutili sovrastrutture. All’interno troviamo:
- le Moto Buds Loop già alloggiate nella custodia
- la custodia di ricarica
- la consueta documentazione rapida

Mancano del tutto gommini di ricambio o adattatori, ma è una scelta logica: le Loop non sono in-ear tradizionali e il fit non si regola cambiando punta, bensì grazie alla forma dell’anello che abbraccia il padiglione.
La presentazione complessiva è ordinata e pulita. Aprendo la scatola il focus va subito sugli auricolari, che si vedono subito come accessorio “da indossare” più che come semplice gadget.
Design, materiali e comfort: il nostro Trekking Green
Viste dal vivo, le Moto Buds Loop in PANTONE Trekking Green hanno subito un carattere preciso. Il verde è profondo ma non pacchiano, con una finitura opaca che nasconde bene ditate e piccoli segni. È una colorazione che funziona sia in contesto sportivo sia con look più casual, e si vede chiaramente che Motorola qui ha lavorato insieme a Pantone per dare una certa identità all’oggetto.

Accanto alla versione verde c’è la variante PANTONE French Oak, che può essere scelta anche con i crystals by Swarovski®. In questo caso l’impronta è ancora più fashion: la parte esterna dell’anello diventa quasi un ear cuff di tendenza, pensato per chi vuole davvero “indossare” le cuffiette come accessorio e non solo come strumento per ascoltare musica.
La struttura è formata da un archetto in silicone che fa da ponte tra il corpo principale e il diffusore. È morbido, non gratta sul bordo dell’orecchio e non crea punti di pressione nemmeno dopo un po’ di tempo. La sezione rotonda dove trovano spazio magnete di ricarica, batteria e pulsante di comando è la parte più corposa, ma una volta agganciata al padiglione non dà la sensazione di essere pesante o ingombrante. L’auricolare si appoggia al punto giusto e, dopo qualche minuto, sparisce quasi dalla percezione.
Sul piano numerico parliamo di un prodotto leggero: ogni bud resta attorno ai 6 grammi, mentre il peso complessivo del sistema si aggira sui 51,6 grammi con custodia.
La custodia misura circa 51,5 x 64,8 x 27,8 mm, quindi è un po’ più alta e panciuta rispetto agli astucci delle classiche in-ear, ma resta comunque tascabile. La plastica è piacevole al tatto, con una finitura satinata facile da pulire. Il pulsante di pairing sul fianco è quasi invisibile e non rovina il design, mentre la porta USB-C sul fondo è ben integrata nella linea.

Per quanto riguarda l’indosso, la vestibilità è uno dei veri punti di forza. Una volta trovata la posizione giusta, l’anello segue bene la forma del padiglione e le Moto Buds Loop restano ferme anche durante camminate veloci e corsetta leggera. Si riescono a portare per ore: in ufficio, in giro, durante un allenamento. Le uniche situazioni potenzialmente più “delicate” sono capelli molto lunghi lasciati sciolti o orecchini/piercing particolarmente ingombranti, che possono richiedere un attimo di attenzione in più quando le indossi o le togli.
Il design idrorepellente permette di usarle senza ansia con sudore, qualche goccia di pioggia o crema solare, e i materiali si puliscono bene con un panno e un minimo di cura.
La nostra unità Trekking Green mette insieme un look riconoscibile, una costruzione curata e un comfort davvero sopra la media, soprattutto se sei uno di quelli che di solito soffre le in-ear tradizionali con il gommino infilato nel condotto.

Connessione, app Moto Buds e Moto AI
Le Moto Buds Loop si collegano allo smartphone tramite Bluetooth 5.3, con pairing rapido e una stabilità più che adeguata per l’uso quotidiano. Una volta effettuato il primo abbinamento, la ri-connessione è praticamente immediata: apri la custodia, indossi gli auricolari e nel giro di pochi istanti sono pronti a suonare.
La gestione passa dall’app Moto Buds, che è un po’ il centro di controllo di tutta la gamma di auricolari Motorola. Da lì puoi:
- verificare stato della batteria di auricolari e custodia
- aggiornare il firmware quando arriva una nuova versione
- modificare alcuni comportamenti dei comandi fisici
- scegliere il profilo audio
Con uno smartphone Motorola recente, però, le Moto Buds Loop tirano fuori qualcosa in più. Entrano in gioco le funzioni legate a Moto AI e all’ecosistema del brand: puoi sfruttare comandi vocali intelligenti per farti leggere notifiche, gestire appuntamenti e avere piccoli riassunti della giornata senza tirare fuori il telefono dalla tasca. È qui che il concetto di “accessorio sempre addosso” acquista un senso diverso rispetto alla TWS generica.

Inoltre c’è l’integrazione con Smart Connect, che permette di muovere l’audio tra diversi dispositivi compatibili (smartphone, tablet o PC supportati) in modo più fluido rispetto al classico “disaccoppia e riabbina”. Non è una rivoluzione, ma nella pratica riduce parecchio il numero di volte in cui ti ritrovi a litigare con il Bluetooth.
Su altri Android e su iPhone le Moto Buds Loop restano comunque auricolari Bluetooth standard: perdi i legami più profondi con Moto AI e Smart Connect, ma puoi usarle senza problemi per musica, chiamate e video, mantenendo la gestione di base dall’app.
Controlli e interfaccia: pochi tasti, ma chiari
Le Moto Buds Loop vanno controcorrente rispetto alla moda del touch: qui trovi pulsanti fisici. Ogni auricolare ha il suo comando, integrato nella parte più voluminosa dell’anello. All’inizio sembra una scelta un po’ strana, ma dopo pochi utilizzi capisci il senso: il click è netto, difficilmente tocchi per sbaglio e puoi usarle anche con le mani sudate o con i guanti leggeri.
La mappatura di base copre tutti i gesti che servono davvero:
- un tocco per play/pausa e risposta/chiusura chiamata
- combinazioni per saltare traccia
- pressione prolungata per l’assistente vocale
Dall’app Moto Buds puoi intervenire su alcuni di questi comportamenti, ma non su tutto. Rimane quella sensazione di avere molte funzioni possibili e pochi tasti disponibili, quindi qualche compromesso è inevitabile. La buona notizia è che, una volta scelta la combinazione che ti interessa di più, non ci pensi quasi più.

Dal punto di vista pratico, l’unico vero accorgimento riguarda la pressione: se “schiacci” troppo rischi di spostare leggermente l’anello o di dare un minimo di fastidio al padiglione. Non è nulla di drammatico, ma le prime volte conviene farci caso. Dopo qualche giorno trovi il tuo modo di premere e i comandi diventano naturali, come il click di un vecchio auricolare cablato.
Qualità audio: Bose mette ordine nei compromessi dell’open-ear
Le Moto Buds Loop usano driver dinamici da 12 mm con tuning Sound by Bose e si sente. Per essere auricolari aperti, l’ascolto è sorprendentemente completo: il suono ha corpo, non è piatto e un minimo di bassi arriva comunque alle orecchie, cosa per nulla scontata con questo form factor.
Va chiarito subito un punto: come tutte le cuffiette “a orecchino”, il suono deve per forza scendere a compromessi rispetto a una in-ear che sigilla il condotto o a una cuffia over-ear chiusa. Qui l’audio arriva da leggermente più lontano, la pressione sonora è minore e l’immagine sonora non ti avvolge mai davvero. È un ascolto più “esterno”, meno da camera anecoica portatile.
Nonostante questo, la resa è ricca e ben bilanciata:
- gli alti sono definiti e puliti, ma non diventano mai pungenti;
- i medi sono presenti e naturali, perfetti per voci, podcast e dialoghi;
- i bassi sono inevitabilmente i più penalizzati, ma restano precisi, leggibili e mai confusi.
La separazione tra le frequenze è uno dei punti forti: anche con brani affollati di strumenti e layer sonori, ogni elemento mantiene il suo spazio. A volumi alti le Loop non si “impastano” e non danno quella sensazione di suono che si strozza, cosa che invece capita con alcune in-ear troppo chiuse.
La stereo image è ampia, senti una buona apertura da sinistra a destra, però il posizionamento fine degli elementi non è ai livelli di un’ottima in-ear o di una cuffia ANC: qui non ti ritrovi davvero “al centro” della scena, è più come ascoltare un impianto che suona attorno a te mentre fai altro.
Dall’altra parte, è proprio questo approccio aperto che permette alle Moto Buds Loop di “sparire” dall’orecchio. Le puoi tenere addosso tutto il giorno, mettere in pausa la musica e parlare con chi hai davanti senza togliere nulla, senza cambiare modalità e senza giocare con ANC e trasparenza. Musicalmente non sono le più coinvolgenti del mercato, ma come esperienza globale sono tra le più naturali e meno invasive.

Dal lato software, l’app Moto Buds offre quattro preset (alti brillanti, bassi potenti, dialoghi chiari e neutrale) più un equalizzatore a 10 bande per chi vuole mettere mano al dettaglio. Ha senso tenere attivo il profilo con bassi potenziati, che infatti è quello predefinito: le basse frequenze sono le prime a soffrire in un design open-ear e qui puoi permetterti di spingerle un po’ senza trasformare il suono in una marmellata indistinta.
Infine, c’è il multipoint a due dispositivi, che gioca un ruolo anche nell’esperienza audio di tutti i giorni: puoi restare collegato a smartphone e PC insieme e le Loop passano quasi istantaneamente da uno all’altro a seconda di dove arriva il suono. Se non ti serve, puoi disattivarlo per spremere al massimo la batteria, ma in un setup con più device è una di quelle funzioni che, una volta provata, fai fatica a lasciare.
Chiamate e riunioni: pensate per chi parla tanto
Le Moto Buds Loop usano due microfoni per auricolare: uno dedicato alla tua voce, l’altro che si occupa di analizzare il rumore esterno e provare a pulirlo. Insieme ai driver ironless da 12 mm fanno da base non solo per la musica, ma anche per un utilizzo intenso in chiamata.
In interno il risultato è molto buono. La voce arriva chiara, con un volume adeguato e una timbrica abbastanza naturale. Per chi ti ascolta non sembri in vivavoce da smartphone, ma più vicino a un auricolare classico fatto come si deve.
All’aperto si capisce che l’algoritmo lavora parecchio: i rumori continui e più “pesanti”, come il motore delle auto o il brusio di fondo, vengono ridotti in modo efficace. Prova a intervenire anche su suoni più acuti, come clacson o voci vicine, con risultati altalenanti ma comunque utili. Il rovescio della medaglia è che, quando la scena diventa davvero affollata di rumori, la tua voce può assumere un carattere un po’ artificiale, come se fosse leggermente ovattata o dentro a una bolla.
È un compromesso abbastanza tipico di queste soluzioni: per renderti comprensibile in mezzo al casino, il sistema finisce per intervenire anche sul timbro, sacrificando un filo di naturalezza in favore dell’intelligibilità. L’aspetto positivo è che, nella pratica, è raro che il tuo interlocutore non capisca cosa stai dicendo, anche in situazioni complicate.
Non ci sono slider o opzioni per modulare il grado di intervento della riduzione rumore: prendi il pacchetto così com’è. Per l’uso quotidiano, tra ufficio condiviso, spostamenti in città e qualche chiamata all’aperto, la resa è comunque più che convincente.
Dove le Moto Buds Loop danno davvero soddisfazione è sulle riunioni lunghe. Il formato semi in-ear, che non sigilla il condotto, fa sì che tu possa stare in call su smartphone e PC per ore senza mai sentire le orecchie stanche. Finita la riunione, non hai nemmeno fretta di toglierle: restano lì, pronte per la prossima notifica o per un vocale al volo.

Autonomia e ricarica Moto Buds Loop
Non avendo ANC né funzioni particolarmente gravose lato elaborazione, le Moto Buds Loop offrono un’autonomia molto “lineare”. In condizioni realistiche – volume medio, multipoint disattivato e poche chiamate – ci si avvicina alle 8 ore di ascolto con una singola carica.
Difficilmente qualcuno tiene musica in riproduzione continua per così tanto tempo. Nella pratica questo significa che una giornata intera, tra spostamenti, lavoro, qualche call e un po’ di musica, si porta a casa quasi sempre senza ansia da percentuale.
La custodia di ricarica aggiunge circa quattro cicli e mezzo completi agli auricolari, per un totale che supera tranquillamente le trenta ore effettive di utilizzo. Il tutto con tempi molto contenuti:
- circa 10 minuti in custodia bastano per ottenere fino a 3 ore di riproduzione;
- in circa un’ora riporti il case dallo 0 al 100%.
È una gestione molto comoda nella vita vera: le lasci nel case mentre fai una pausa o mentre ti sposti da una riunione all’altra, e ogni volta le ritrovi con abbastanza batteria per coprire il blocco successivo della giornata.

Attivare il multipoint o ascoltare spesso ad alto volume incide un po’ sui numeri, ma non stravolge il quadro: restiamo comunque su valori più che adeguati per un paio di auricolari pensati per stare addosso praticamente sempre.
Prezzo Moto Buds Loop
Le Moto Buds Loop hanno un prezzo di listino di 149,90€. Con una cifra simile puoi portarti a casa ottimi auricolari in-ear con ANC, ma il senso qui è diverso: non sono un “downgrade”, sono proprio una categoria a parte.
Discorso a parte per la versione Swarovski, che sale a 259,90€: lì non stai pagando solo l’auricolare, ma il lato gioiello, con cristalli veri incastonati sull’archetto.
Se non interessa l’aspetto fashion spinto, la Trekking Green “normale” resta la scelta più sensata; se invece le si vogliono anche come accessorio da sfoggiare, il sovrapprezzo diventa parte del gioco.
Conclusioni: non per tutti, ma perfette per chi le capisce
Le Moto Buds Loop sono una di quelle idee che vedi raramente in giro. Il formato a orecchino, open-ear, oggi lo propongono in pochi, e già questo le rende interessanti. Non vogliono competere con le classiche in-ear con ANC, ma offrire un’alternativa più comoda, stabile e “portabile” tutto il giorno a chi non sente il bisogno di chiudersi nel silenzio artificiale.
In ufficio, in smart working o in mobilità sono nella loro zona di comfort: buona autonomia, indosso leggero, zero effetto tappo e la possibilità di passare da una call a un podcast senza mai avere la tentazione di toglierle per far respirare le orecchie. Se aggiungi il multipoint e l’integrazione con l’ecosistema Motorola, diventano un compagno naturale tra smartphone e PC, soprattutto per chi vive con le cuffie addosso.
C’è poi il lato immagine, che qui non è affatto secondario. La collaborazione con Bose dimostra che Motorola non ha trattato l’audio come un semplice accessorio, mentre il lavoro con Pantone e la versione French Oak con crystals by Swarovski® raccontano chiaramente quanto il brand stia spingendo sul legame tra tecnologia e fashion. Le Loop non sono solo “cuffiette verdi” o color champagne: sono pensate proprio per essere viste, sfoggiate, portate come un ear cuff moderno.

Il mercato si sta muovendo sempre di più verso prodotti indossabili che siano anche oggetti di stile, e questo form factor va esattamente in quella direzione. Non sono il modello più mainstream, e non è nemmeno il loro obiettivo. Però chi cerca open-ear comode, con un audio curato da Bose e un design che si faccia notare, qui trova una proposta molto centrata.
Personalmente, pur vedendo bene i compromessi (niente ANC, bassi meno fisici, prezzo non da entry level), le Moto Buds Loop mi sono piaciute: hanno carattere, sono coerenti con ciò che promettono e finalmente offrono un’alternativa credibile per chi non si è mai trovato davvero a suo agio con le in-ear tradizionali.












