Il pieghevole che funziona da smartphone: Galaxy Z Fold7 – recensione
Galaxy Z Fold7 è il pieghevole più ambizioso e completo mai lanciato da Samsung in Italia. Arriva con tutte le carte in regola per diventare il riferimento tra i foldable: sottile, potente, fotocamere di livello e finalmente più comodo da usare anche da chiuso. Più sottile, più comodo da chiuso, meno ingombrante in tasca.
Se il Fold6 sembrava un Fold5 lucidato, qui il salto si sente, eccome.

Il prezzo resta alto: 2.199 euro per il taglio base da 256 GB, con la 512 GB in promo allo stesso prezzo fino al 24 luglio. E online si trova già a 1.660 euro, ma parliamo sempre di un prodotto destinato a chi cerca il massimo in termini di esperienza multitasking e design.
Non è per tutti, e non vuole esserlo.
Il Fold7 si rivolge a chi usa davvero il telefono come uno strumento di lavoro, di creazione, o semplicemente vuole qualcosa di diverso, potente e futuribile. Lo apri e hai un mini tablet per lavorare in mobilità, lo chiudi e usi lo schermo esterno senza compromessi: sembra poco, ma è la prima volta che il concetto di “pieghi se vuoi, non perché devi” funziona davvero.
Fold7 vs S25 Ultra, praticamente stesso spessore
Spoiler: non è perfetto, ma è di gran lunga il miglior Fold che abbia mai usato.

Samsung Galaxy Z Fold7 : Voto 9.0
Galaxy Z Fold7 è finalmente il pieghevole che si può consigliare senza troppi compromessi. Bello, solido, usabile da chiuso come un vero smartphone e da aperto come un mini tablet produttivo. L’autonomia, nonostante la batteria da 4.400 mAh e l’assenza di tecnologie al silicio, regge bene una giornata. La fotocamera principale convince, il software è maturo e aggiornato, e Galaxy AI è una ciliegina che non disturba. Costa tanto, sì, ma per chi cerca il top assoluto nel formato foldable, oggi non c’è nulla di più completo acquistabile in Italia.
Pro
- Design sottile, leggero e ben costruito
- Schermo esterno finalmente usabile come un vero smartphone
- Pannello interno ampio e luminosissimo
- Fotocamera principale da 200 MP convincente
- Software maturo e ricco di funzioni
- Buona autonomia nonostante i limiti fisici
- 7 anni di aggiornamenti garantiti
Contro
- Prezzo molto elevato, anche in promozione
- Zoom 3x datato rispetto ai competitor
- Ricarica lenta nel 2025
- Niente più compatibilità con S Pen
- Non tutte le app sono ottimizzate per Flex Mode
Confezione di vendita Galaxy Z Fold7
Il solito minimal (forse troppo)
Nessuna sorpresa: Galaxy Z Fold7 arriva nella classica scatola piatta di Samsung, elegante ma decisamente essenziale. Appena la apri, trovi il telefono già disteso, una scelta che valorizza il formato pieghevole.
Dentro la confezione ci sono solo:
- Il dispositivo, appunto già aperto
- Un cavo USB‑C to USB‑C
- La documentazione rapida con il pin per il carrellino SIM
Nessun alimentatore, nessuna custodia, e nemmeno una pellicola protettiva aggiuntiva. C’è solo quella già applicata sul display interno, da lasciare lì: è parte integrante della struttura, e rimuoverla compromette la tenuta.

A questo prezzo, un contenuto un po’ più completo non sarebbe stato fuori luogo. Samsung punta tutto sul prodotto, ma la confezione resta spoglia.
Costruzione, design ed ergonomia : Voto 9.5
È (finalmente) tutta un’altra cosa
Al primo sguardo Galaxy Z Fold7 sembra un’evoluzione conservativa, ma in realtà, appena lo usi ti rendi conto che è un altro smartphone rispetto ai predecessori. Il design è rimasto fedele al concept originale, ma cambia tutto nelle proporzioni, nei materiali e soprattutto nella qualità percepita. Ora è più largo, più naturale da usare da chiuso e molto più maneggevole. Da aperto, invece, è un foglio tecnologico.

La novità più impattante è il nuovo formato 21:9 del display esterno, che abbandona finalmente quello stretto e scomodo dei modelli precedenti. Scrivere, scorrere, chattare da chiuso diventa immediato, senza più costringerti ad aprirlo per qualsiasi interazione. Il tutto accompagnato da una rinnovata sottigliezza: 4,2 mm da aperto, 8,9 mm da chiuso, con un peso di 216 grammi che si gestisce meglio di tanti top di gamma standard.

Il nuovo profilo è piatto e pulito, senza sbavature. I tasti (volume e accensione) sono sul lato destro, ben posizionati e con un buon feedback. Il tasto power integra il sensore d’impronte laterale, preciso e veloce. In basso troviamo la porta USB-C, lo speaker principale e il microfono, mentre lo speaker secondario è in alto con il carrellino per la nano SIM.
La protagonista silenziosa di questa evoluzione è la nuova cerniera FlexHinge. Più compatta, meno ingombrante, permette un’apertura progressiva e stabile in tutte le angolazioni. È fluida, non scricchiola mai, e rende il movimento di apertura/chiusura più naturale. Anche a livello estetico guadagna: il gap tra le due metà, da chiuso, è stato ridotto al minimo. Un lavoro eccellente, che migliora tanto l’esperienza quanto la percezione di qualità.

Il frame è realizzato in Armor Aluminum, robusto e piacevole al tatto. Il retro è in vetro Gorilla Glass Victus 3, opaco, elegante, poco incline a raccogliere ditate. L’intero corpo trasmette una sensazione di solidità che nessun foldable precedente aveva mai raggiunto.
Il modulo fotocamere posteriore mantiene il design verticale con triplo sensore incassato in un’isola in rilievo, ma meno sporgente e meglio integrato rispetto al passato. Le linee sono pulite, simmetriche, e danno al retro un look sobrio ma curato. Nessun vezzo estetico inutile, solo tanta sostanza. Anche chi non ha mai digerito i foldable per l’aspetto da “prototipo” qui potrebbe iniziare a ricredersi.

C’è anche un nuovo strato in titanio sotto al display interno che ne migliora la rigidità, rendendo il dispositivo più solido nonostante lo spessore ridotto. L’effetto è immediato: da aperto il Fold7 sembra quasi irreale per quanto è sottile, eppure resta stabile in mano.
Unico appunto: aprirlo richiede un po’ più di sforzo: il punto di presa tra le due metà non è ben marcato, quindi le prime volte ti ritrovi a cercare dove infilare il pollice. Non è un difetto grave, ma si nota.

Chiude il cerchio la tanto attesa certificazione IP48, che porta per la prima volta resistenza all’acqua e alla polvere anche su un pieghevole. È un upgrade che cambia davvero la percezione di affidabilità del prodotto.
Le colorazioni italiane – Jet Black, Silver Shadow, Blue Shadow e il Mint esclusivo per lo store online – sono tutte ben riuscite, opache e con riflessi sobri. Eleganti ma non noiose.
Display Galaxy Z Fold7 : Voto 9.0
Due schermi eccellenti, e ora davvero funzionali
Il grande passo avanti del Galaxy Z Fold7 è nei display, non tanto per una rivoluzione nei numeri, quanto per un’evoluzione concreta dell’esperienza d’uso. Per la prima volta, entrambi i pannelli sono davvero comodi, reattivi e utilizzabili ogni giorno senza compromessi.
Lo schermo esterno è un Dynamic AMOLED 2X da 6,5 pollici in formato 21:9, con risoluzione 2520×1080 pixel e refresh rate variabile da 1 a 120 Hz grazie alla tecnologia LTPO OLED. Il nuovo formato è la svolta: si scrive bene, si naviga senza vincoli, si può usare praticamente tutto senza nemmeno aprire il telefono. Una comodità non da poco. In effetti, chi lo compra potrebbe iniziare a usare molto meno il display interno. Ma è davvero un problema? Forse no: significa solo che adesso puoi scegliere quando usare il pannello più grande, e non perché sei costretto a farlo.
La qualità è eccellente: luminosità di picco di 1.600 nit, copertura completa della gamma DCI‑P3, visibilità perfetta anche sotto la luce diretta del sole. La superficie è protetta da Gorilla Glass Ceramic 2, ancora più resistente, anche se manca una pellicola preapplicata.

Il pannello interno è un AMOLED flessibile LTPO da 8,0 pollici, con risoluzione 1968×2184 pixel, refresh adattivo da 1 a 120 Hz e luminosità di picco di 2.600 nit. I colori sono pieni, il contrasto è profondo e il Vision Booster lavora bene anche in HDR. La densità è di circa 374 ppi, che su questa diagonale basta e avanza. La piega al centro è ancora visibile, soprattutto in controluce, ma è più bassa e molto meno percepibile sotto al dito. Merito anche della nuova cerniera, che ha ridotto lo stress meccanico sul pannello.
Certo, la piega non è sparita, ma è meno invadente e, sinceramente, dopo qualche ora di utilizzo non ci si fa più caso.

Ottimo anche il lavoro lato software: taskbar fissa, fino a tre app in multitasking, finestre flottanti, drag & drop tra app. Il Fold7 in questo è un campione: puoi davvero lavorare in mobilità come su un piccolo tablet, senza dover ricorrere a DeX o a trucchetti vari.
La Flex Mode, che piega il dispositivo a 90° trasformandolo in un mini laptop, funziona bene con alcune app come YouTube, Galleria e Calendario, ma manca ancora un’adozione più ampia da parte degli sviluppatori. Detto questo, quando il software è ben ottimizzato, l’esperienza è superiore a qualunque altro pieghevole visto finora.
Le animazioni sono sempre fluide, la reattività è istantanea, e nel complesso hai la sensazione di avere due veri display di fascia alta in un unico corpo. Non un compromesso.

Hardware Galaxy Z Fold7 : Voto 9.0
Scheda tecnica Samsung Galaxy Z Fold7
- Display esterno: 6,5″ AMOLED 2X, 2520×1080 pixel, 21:9, 1-120 Hz, Gorilla Glass Ceramic 2
- Display interno: 8″ AMOLED 2X, 2184×1968 pixel, 1-120 Hz, LTPO, piega ridotta
- Processore: Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3 Elite for Galaxy, 3 nm
- RAM: 12 GB (256/512 GB), 16 GB (1 TB)
- Storage: 256 GB / 512 GB / 1 TB UFS 4.0 (non espandibile)
- Fotocamere posteriori:
- Principale: 200 MP, f/1.7, OIS
- Ultra-wide: 12 MP, f/2.2
- Teleobiettivo: 10 MP, f/2.4, zoom ottico 3x, OIS
- Fotocamere interne:
- Esterno: 10 MP, f/2.2
- Interno (foro display): 10 MP, f/2.2
- Batteria: 4.400 mAh
- Ricarica cablata 25W
- Ricarica wireless 15W
- Ricarica inversa 4,5W
- Sistema operativo: Android 16, One UI 8, 7 anni di aggiornamenti garantiti
- Audio: Stereo AKG, Dolby Atmos
- Connettività: 5G, Wi-Fi 7, Bluetooth 5.3, GPS doppia frequenza, NFC, USB-C 3.2 Gen 2
- SIM: Nano SIM + eSIM
- Sicurezza: Sensore impronte laterale, riconoscimento volto
- Impermeabilità: IP48 (resistenza a polvere e acqua)
- Materiali: Armor Aluminum, Gorilla Glass Victus 3, titanio rinforzato sotto il display
- Dimensioni e peso:
- Da chiuso: 153,5 x 68,1 x 8,9 mm
- Da aperto: 153,5 x 132,6 x 4,2 mm
- Peso: 215 g
- Colori disponibili in Italia: Jet Black, Blue Shadow, Silver Shadow, Mint (solo online)
Sotto la scocca del Galaxy Z Fold7 batte il nuovo Snapdragon 8 Elite for Galaxy, realizzato a 3 nm, con una configurazione che include due core custom Oryon V2 ad alta frequenza (fino a 4,47 GHz). È lo stesso chip che troviamo su tutta la gamma top 2025, ma qui è ottimizzato per gestire il multitasking estremo e i due pannelli senza mai perdere fluidità.
E infatti, nell’uso reale, non rallenta mai. Si possono aprire tre app, tenerle affiancate, usare finestre flottanti e passare da una schermata all’altra mentre magari Spotify riproduce in background. Nessun lag, nessuno scatto. Anche con giochi pesanti, editing foto o video, o task di produttività, il Fold7 tiene botta senza problemi.
Il comportamento termico è eccellente: si scalda solo dopo 20-30 minuti di carico continuo, ma senza mai raggiungere temperature fastidiose. Il sistema di dissipazione è migliorato rispetto al Fold6 e si sente: il retro rimane tiepido e le performance non crollano nemmeno sotto stress.
Le varianti disponibili in Italia sono:
- 12 GB di RAM LPDDR5X su tagli da 256 e 512 GB
- 16 GB di RAM per la versione 1 TB, pensata per chi lavora con file pesanti o vuole il massimo anche nel lungo periodo
Lo storage è UFS 4.0, velocissimo in lettura e scrittura, ma non espandibile.
Sul fronte connettività, non manca nulla (inclusa una porta USB‑C 3.2 Gen 2, veloce anche per trasferimenti file e uscita video):
- 5G completo, con supporto SA e NSA
- Wi‑Fi 7 (compatibile con reti Tri-Band ad altissima velocità)
- Bluetooth 5.4, stabile e a basso consumo
- Ultra Wide Band (UWB)
- NFC per i pagamenti
- Dual SIM (nano SIM + eSIM) con gestione intelligente in standby
Ottima anche la ricezione: aggancio veloce alla rete, stabilità eccellente anche in condizioni difficili e un comparto antenne che conferma l’ottimo lavoro fatto da Samsung sugli ultimi flagship. Non abbiamo avuto cadute di segnale, né problemi con hotspot o abbinamento accessori.
L’audio è stereo, con speaker AKG ben bilanciati, volume alto e una buona presenza nelle frequenze basse. Niente jack audio, ovviamente, ma la resa con cuffie wireless è di alto livello, e il supporto ai codec ad alta qualità è completo (LDAC, aptX Adaptive).
Ottima anche la parte telefonica, spesso trascurata nei pieghevoli. Il Galaxy Z Fold7 garantisce una ricezione solida, anche in aree con segnale debole. L’aggancio alla rete 5G è rapido, la gestione del passaggio tra celle è fluida, e non si verificano disconnessioni o cali strani nemmeno sotto carico.
I microfoni sono tre, posizionati in modo intelligente per catturare la voce con chiarezza in ogni posizione. Durante le chiamate, la voce è sempre pulita, con riduzione efficace dei rumori ambientali anche in ambienti affollati.
Ottima la resa anche in vivavoce e in registrazione video, dove la separazione tra voce e rumori funziona molto bene.
Potenza, stabilità e connettività top, il Fold7 è pronto per qualunque uso, anche intensivo, e può tranquillamente sostituire portatili e tablet in molte situazioni.

Fotocamere Galaxy Z Fold7 : Voto 8.5
Meno compromessi, ma non per tutti i sensori
Con il Galaxy Z Fold7, Samsung ha finalmente smesso di considerare la fotografia un aspetto secondario sui foldable. Il salto generazionale c’è, e si vede, soprattutto sul sensore principale: 200 MP, apertura f/1.7, stabilizzato otticamente, lo stesso adottato su S25 Ultra. È la prima volta che troviamo una cam di questo livello su un pieghevole Samsung, e i risultati lo confermano.

Gli scatti sono dettagliati, con una gamma dinamica ben gestita e colori naturali. In HDR non ci sono bruciature né zone troppo impastate, e anche di notte mantiene un ottimo controllo del rumore. Finalmente siamo al passo con i migliori pieghevoli della concorrenza, che negli ultimi anni avevano preso vantaggio su questo fronte.
Il problema è che il sensore principale fa quasi ombra agli altri due. La ultra‑wide da 12 MP f/2.2, seppur dignitosa, mostra i suoi limiti in condizioni difficili, mentre il teleobiettivo da 10 MP f/2.4 con zoom ottico 3x è praticamente identico a quello del Fold6 e questo, nel 2025, pesa. La qualità resta discreta, ma è tempo di un vero upgrade anche lì. L’impressione è che Samsung abbia voluto puntare tutto sul numero grosso, lasciando il resto troppo simile al passato.
Ottimo invece che tutte le fotocamere posteriori possano essere usate anche per i selfie, sfruttando il display esterno come mirino quando il Fold è aperto. È una funzione comoda, ancora poco sfruttata da altri brand, che qui torna estremamente utile.
E a proposito di selfie: addio fotocamera under-display, sostituita da una classica 10 MP f/2.2 in foro sul display interno. Una scelta più tradizionale, ma che porta con sé una resa nettamente superiore rispetto alla vecchia soluzione “invisibile” da 4 MP. La qualità è buona, più stabile nei dettagli e più naturale anche in condizioni non perfette. Rimane anche la selfie cam esterna da 10 MP, sempre affidabile per scatti rapidi.
Sul fronte video, non manca nulla: si registra in 8K a 30 fps, in 4K a 60 fps da tutti i sensori, con ottima stabilizzazione ottica ed elettronica. Ottimo il passaggio fluido tra le lenti durante le riprese, senza stacchi bruschi o ritardi, e buona la qualità audio in registrazione. Anche qui si percepisce un lavoro di fino, con Galaxy AI che supporta il riconoscimento della scena e fornisce suggerimenti in tempo reale.
Nel complesso, è un comparto fotografico che finalmente compete ad armi pari con i flagship classici, almeno sulla principale. Ma il resto della dotazione inizia a sentire il peso degli anni.
Il Fold7 ha fatto il salto, ma a metà: il sensore da 200 MP brilla, gli altri inseguono.

Software e Galaxy AI : Voto 9.0
L’ecosistema che fa la differenza
Il Galaxy Z Fold7 arriva con Android 16 preinstallato, ed è il primo smartphone Samsung a farlo. La personalizzazione è affidata alla nuova One UI 8, un’interfaccia ormai consolidata, fluida, reattiva, e perfettamente cucita addosso al form factor pieghevole. Le novità vere rispetto al Fold6? Poche. Quasi tutto quello che troviamo qui era già stato portato via aggiornamento sul modello precedente, soprattutto dopo l’arrivo del pacchetto AI visto su Galaxy S25 Ultra.
Ma il punto non è tanto “cosa c’è di nuovo”, quanto come tutto lavora insieme.
La taskbar persistente, il supporto a fino a tre app affiancate, la gestione delle finestre flottanti che puoi minimizzare a icona o sovrapporre dove vuoi, sono strumenti che su un pieghevole fanno la differenza vera. Non stiamo parlando di multitasking da marketing: qui si lavora sul serio. Anche la possibilità di forzare la Flex Mode su app non ufficialmente supportate è comoda: basta piegare lo schermo e le app si adattano alla metà visibile, come se fosse un mini laptop da tenere inclinato.
Chi cerca un’interfaccia desktop può attivare Samsung DeX, via USB-C o in wireless, e trasformare il Fold7 in una postazione da lavoro: multitasking a finestre, trascinamento file, tastiera e mouse Bluetooth. Non è una novità assoluta, ma su un pieghevole così potente e compatto ha più senso che mai.

Il cuore dell’esperienza 2025 però è Galaxy AI. Le funzioni sono sempre più integrate e – stavolta – davvero utili. Troviamo:
- Generative Edit, per rimuovere elementi indesiderati dalle foto
- Traduzioni simultanee durante le chiamate vocali
- Riassunti intelligenti per note, pagine web e contenuti testuali
- Registrazione delle chiamate con trascrizione automatica
- Trascrizione e sintesi delle note vocali, perfetta per chi lavora con la voce
Il tutto funziona direttamente dentro le app Samsung, senza dover passare da tool esterni. Anche l’integrazione con Gemini di Google è ormai matura: sull’ampio pannello interno si apre in metà schermo e ti segue in modo contestuale, anche nei documenti e nella posta.
Per ora tutte queste funzioni sono gratuite, grazie al pacchetto Google AI Premium incluso per sei mesi, che dà accesso anche a 2 TB su Google One. Dopo il 2025? Nessuno sa ancora se si dovrà pagare o no. Ma intanto sono lì, pronte e funzionanti.
Unico assente (voluto): niente S Pen. Samsung ha rimosso il supporto completamente, anche accessorio. Per qualcuno sarà irrilevante, per altri un’occasione persa, specie su un dispositivo pensato anche per la produttività. Ma è così: niente penna, niente compromessi di resistenza sul pannello, Samsung ha (giustamente) privilegiato lo spessore.
Chiude il cerchio una promessa concreta: 7 anni di aggiornamenti, sia di sistema che di sicurezza. Sì, parliamo di Android 23 nel 2031. Un pensiero che fa quasi paura… ma anche una garanzia di longevità che pochi altri produttori possono offrire.
Autonomia e ricarica Galaxy Z Fold7 : Voto 8.5
Meglio, ma ancora non basta
Il Galaxy Z Fold7 monta una batteria da 4.400 mAh, identica sulla carta a quella del modello precedente. La novità sta tutta nella gestione energetica: grazie al processore a 3 nm, alla One UI 8 ottimizzata e a un lavoro più aggressivo sui consumi in background, l’autonomia migliora. Ma non abbastanza da farlo diventare un riferimento.
Con uso misto – notifiche attive, social, fotocamera, qualche video e multitasking moderato – si arriva a sera. Ma non con tanto margine. Se si usa molto il display interno, si fanno foto o si registra video, il Fold7 va ricaricato prima di cena. Se invece ci si affida soprattutto al display esterno, si può tirare anche le 22:00 con un 15% residuo.
Il nostro classico test 7:00 – 21:00 con uso stressato (5G sempre attivo, schermo misto interno/esterno, fotocamera, Maps, social e mail) chiude con circa 4h 30m di schermo attivo, che è buono per un pieghevole, ma ancora lontano da certi battery phone da 5.500 mAh in circolazione. Il Fold7 migliora, ma resta uno smartphone che va gestito se ci si sposta tanto o si lavora fuori tutto il giorno.
Lato ricarica, si rimane fermi a 25W cablati, 15W wireless e 4,5W in reverse charging. I tempi sono: circa 30 minuti per il 50%, e un’ora e venti per la ricarica completa. Numeri che nel 2025 cominciano a pesare, specie se consideriamo che esistono modelli da 80W, 100W o addirittura 150W. Sì, sono pieghevoli meno complessi, ma comunque il divario si nota.

La ricarica wireless è stabile, non scalda troppo, ma non è fulminea, la reverse, utile solo per le emergenze con cuffiette o smartwatch, resta più una chicca che una funzione usata davvero ogni giorno.
L’autonomia migliora, ma non stravolge l’esperienza e la ricarica resta troppo lenta per gli standard di oggi. È il compromesso più evidente di un device che fa tante cose, ma che ancora non osa davvero sul fronte energia.
Prezzo e concorrenti: c’è davvero alternativa?
Galaxy Z Fold7 parte in Italia da 2.199 euro per la versione 256 GB, ma già in fase di lancio si trova il taglio da 512 GB allo stesso prezzo. Online è sceso fino a 1.660 euro, rendendolo più appetibile, ma resta comunque uno smartphone per pochi, soprattutto in un periodo in cui i foldable non sono ancora prodotti di massa.
E la verità è che non esistono alternative ufficiali davvero valide in Italia. Se si vuole un pieghevole formato tablet completo e venduto con garanzia nel nostro Paese, non si ha molta scelta. Honor Magic V5 è l’unico potenziale rivale concreto all’orizzonte, ma non è ancora disponibile.
Fuori dal nostro mercato ci sono alternative interessanti, ma nessuna ufficialmente distribuita:
- Oppo Find N5, compatto, solido e ben costruito, ma completamente assente dal nostro Paese.
- Vivo X Fold5, uno dei migliori in assoluto per comparto fotografico, software e bilanciamento generale, ma anche questo resta un sogno cinese.
- Google Pixel 9 Pro Fold, già disponibile in alcuni mercati europei, non è ufficialmente in vendita in Italia, e va importato. Promette un approccio più snello, software puro e ottima resa AI. E già si parla del suo successore, Pixel 10 Pro Fold, atteso nei prossimi mesi.
- Honor Magic V3, che ha spinto al massimo su leggerezza e spessore, resta un ottimo foldable… ma ha ormai i mesi contati, visto che sarà presto sostituito proprio dal V5.
Escludiamo Huawei Mate X6 per i motivi noti: niente Play Store (nativo), niente servizi Google, e niente 5G. Peccato, perché come hardware è ancora molto competitivo.
Insomma, Galaxy Z Fold7 oggi è l’unico foldable “tablet” di fascia alta che puoi comprare davvero in Italia, con garanzia e supporto completo. E forse è anche il primo che non farà rimpiangere uno smartphone tradizionale.

Considerazioni finali e valutazione : Voto 9.0
Galaxy Z Fold7 è il punto di arrivo di un percorso lungo sette generazioni e il salto, stavolta, si sente davvero. Non tanto nell’estetica, che resta fedele alla linea Fold, ma in tutto ciò che conta: peso, spessore, schermo esterno finalmente usabile, prestazioni solide, fotocamera all’altezza e un software pensato per chi vuole fare di più.
Non è perfetto, e alcune scelte (come la ricarica lenta o l’addio alla S Pen) faranno storcere il naso ai più esperti, ma è il primo foldable Samsung che puoi usare tutti i giorni anche da chiuso, senza compromessi. E se serve lo schermo grande, è lì, pronto ad aprirsi in una frazione di secondo.

Ci è piaciuto, e non poco.
Anche l’autonomia, nonostante una batteria non in silicio e con capacità non enorme, si comporta bene, arrivando a sera con un uso misto senza troppi patemi.
Costa tanto, forse troppo, ma al momento non ha veri rivali ufficiali in Italia. E per chi vuole un pieghevole maturo, stabile, ben supportato e davvero usabile… questa è l’unica scelta che si possa fare oggi.





































































