Recensione Google Pixel 9 Pro Fold : il pieghevole con la magia AI integrata
La line up dei nuovi modelli Pixel di Google si completa, purtroppo non ufficialmente in Italia, con l’esclusivo pieghevole a libro Pixel 9 Pro Fold.
Un modello che si affianca ai modelli standard Pixel 9, Pixel 9 Pro e Pixel 9 Pro XL lanciati dal colosso di Mountain View nel corso dell’estate e saldamente presenti negli store italiani.
Pixel 9 Pro Fold, invece, è un device che, al pari del predecessore Pixel Fold, è destinato solo ad alcuni mercati selezionati, tra i quali non compare quello italiano.
Noi però non abbiamo desistito e, incuriositi da quello che si preannuncia essere uno dei migliori foldable in circolazione, grazie al nostro amico Umberto abbiamo avuto modo di testare un’unità proveniente dal mercato tedesco.
Una curiosità che, come leggerete in questa recensione, non era infondata: Pixel 9 Pro Fold è un device che merita tutte le attenzioni, capace di esprime quella “magia” di Google in uno smartphone che, all’occorrenza, funge anche da piccolo tablet 8 pollici.
Completamente rivisto rispetto a Pixel Fold, migliorato in tutti i fondamentali e soprattutto in costruzione e form factor, ora Pixel 9 Pro Fold può serenamente rivaleggiare con i big del settore, primo tra tutti Samsung Galaxy Fold 6, il più accreditato tra i contendenti.
Terminale avveniristico, prestazionale e conseguentemente esclusivo, anche nel prezzo che, per la versione base in test 16/256 Gb, ha un prezzo di Euro 1899.
Ben spesi? Lo scoprirete nella nostra recensione completa.
Google Pixel 9 Pro Fold : Voto 8.5
Pro
- Ben costruito, solido e sicuro
- Form factor ergonomico, sottile
- Ampio e luminoso display interno
- Prestazioni solide e stabili
- Software con 7 major update
- Funzionalità AI utili
- Buon comparto fotocamera
- Audio stereo eccezionale
Contro
- Reperibilità difficoltosa in Italia
- Ricarica lenta
- Sensori zoom e ultrawilde solo accettabili
- Prezzo impegnativo, poche offerte
Confezione di vendita Google Pixel 9 Pro Fold
Fold o no, Google non cambia filosofia in merito a box e contenuto, offrendo nella piatta e piccola scatola nel quale è custodito Pixel 9 Pro Fold il solo cavo Usb C to C, la manualistica e lo strumento per estrazione carrello nano sim.
Nonostante quindi il prezzo elevato non sono previsti accessori aggiuntivi e utili come una cover protettiva, acquistabile separatamente come abbiamo fatto noi stessi, o la pellicola protettiva sul display esterno, per non parlare del carica batterie…
Costruzione design e ergonomia Google Pixel 9 Pro Fold : Voto 9.0
Google ha introdotto una svolta significativa nel design del suo dispositivo pieghevole con un design che è stato completamente rivisitato per offrire uno smartphone che, una volta piegato, mantiene un aspetto più tradizionale assomigliando a uno smartphone standard rispetto al Pixel Fold della passata stagione, più compatto si, ma decisamente più spesso e “tozzo”.
Realizzato con materiali di alta qualità, il Pixel 9 Pro Fold è dotato di fogli di Gorilla Glass Victus 2 che proteggono il retro e il display esterno, mentre il telaio è in alluminio resistente, con la conseguente certificazione IPX8 che lo rende immune da contatto con liquidi.
Pixel 9 Pro Fold sfoggia un design che combina estetica e funzionalità, con angoli curvi sul lato destro e un bordo squadrato sulla cerniera, offrendo un contrasto visivo che sicuramente non lo fa passare inosservato.
La back cover ha al suo interno l’ampio comparto camera principale, inserito a differenza degli altri Google Pixel 9 in un’isola e non nell’iconico camera bar.
Un comparto quindi leggermente sporgente e vistoso, posizionato sulla parte sinistra che comprende i tre sensori, il puntatore laser ed il flash led. Questa sezione riprende esattamente il colore dello smartphone, nel nostro caso il nero ossidiana, andando a creare un insieme che a nostro avviso risulta estremamente elegante. Il logo G di Google completa l’estetica, serigrafato nel centro della cover posteriore.
Da chiuso, sul lato destro sono presenti il tasto on/off con sensore di impronte digitali ed il bilanciere del volume oltre che il carrello nano sim, su quello superiore il microfono per la riduzione del rumore e il primo speaker stereo, in quello inferiore microfono principale, secondo speaker, un ulteriore microfono per ridurre i rumori ed infine la porta Usb C
La cerniera in acciaio con finitura lucida occupa il lato sinistro, ha forma squadrata rispetto a Pixel Fold e risulta essere nettamente più morbida e qualitativa rispetto alla precedente, fornendo anche quella sensazione di sicurezza fondamentale in un foldable.
La parte anteriore è composta dal display esterno da 6.3 pollici dotato di cornici simmetriche e ridotte, proprio come ci si aspetta in un terminale premium, interrotto dalla piccola selfie cam centrale con al di sopra di essa l’altoparlante principale ben inserito nell’estetica del terminale.
Una volta aperto invece si potrà godere dell’ampio display da 8 pollici con, aggiungiamo finalmente, profili ridotti rispetto a quelli enormi di Pixel Fold, selfie cam in alto a sinistra e una piega che, pur essendo tangibile, risulta estremamente ridotta e non va a influenzare l’esperienza d’uso e visiva, anche in questo caso un netto passo avanti rispetto alla precedente generazione.
Pixel 9 Pro Fold quindi offre un’esperienza visiva impeccabile con uno dei display pieghevoli meno evidenti in termini di piega, una caratteristica che è fondamentale per l’adozione dei dispositivi pieghevoli come alternativa reale agli smartphone tradizionali. Aperto, il dispositivo offre un grande schermo che permette una distribuzione del peso ottimale e una presa confortevole, rendendolo ideale per lunghe sessioni di utilizzo.
Un altro aspetto dove Google ha ben lavorato è quindi la maneggevolezza del device, sia da chiuso che da aperto, grazie a spessori rispettivamente di 10.5 e di 5.1 mm che lo pongono come uno dei foldable più godibili da utilizzare, nonostante un peso di 257 grammi frutto degli ottimi materiali utilizzati per realizzarlo.
La maneggevolezza del dispositivo è stata ottimizzata per l’uso con una mano grazie a angoli acuti e alla disposizione dei pulsanti che sono stati progettati per facilitare l’accesso e migliorare l’ergonomia.
Uno step evolutivo enorme rispetto a Pixel Fold, che aveva più le sembianze di un laboratorio, mentre il nuovo Pixel 9 Pro Fold è un pieghevole che può essere utilizzato anche come device principale, nonostante un peso ovviamente superiore rispetto a uno smartphone tradizionale, ma sfruttando un fattore forma perfetto, spessori adeguati e forma ergonomica sia da chiuso che da aperto.
Display Google Pixel 9 Pro Fold : Voto 8.5
Google non ha lesinato risorse in merito ai display, fornendo il nuovo Pixel 9 Pro Fold di due pannelli estremamente qualitativi e tecnologici.
Il display principale ha dimensioni record, essendo un massiccio 8 pollici di diagonale, caratterizzato da un inusuale rapporto d’aspetto 1:1 e una risoluzione di 2076 x 2152 pixel, tecnologia LTPO OLED, refresh rate fino a 120 Hz, HDR10+ e luminosità di picco fino a 2700 nit.
Un pannello eccezionale, dotato di colori veritieri, ottimo contrasto e di una luminosità, tipica a 1600 nit, che garantisce la perfetta esperienza visiva in qualsiasi angolazione e anche sotto la luce diretta del sole.
La risoluzione e il formato quadrato del display lo rendono ideale per la lettura e l’uso produttivo, anche se rappresentano una sfida per la visualizzazione di contenuti video tradizionali in formato 16:9, che risultano ridotti e circondati da ampie barre nere: in soldoni, ottimo per multitasking e lettura, meno invece per streaming video, dove si deve accettare qualche compromesso.
Pixel 9 Pro Fold utilizza un pannello LTPO OLED con un refresh rate di 120Hz che offre un controllo granulare della frequenza di aggiornamento, permettendo di variare dinamicamente il refresh rate da 1Hz a 120Hz in base all’uso, ottimizzando così la durata della batteria senza sacrificare le prestazioni.
Esteticamente risulta equilibrato ed integrato nell’insieme, con cornici ridotte, simmetriche e soprattutto con una piega ridotta rispetto alla precedente generazione che, grazie anche all’ottima cerniera, consente alle due sezioni del display interno di ripiegarsi perfettamente senza spazi tra di esse.
Il display secondario misura 6.3 pollici di diagonale con una risoluzione di 1080 x 2424 pixel e un rapporto d’aspetto più convenzionale di 20:9, 422 ppi di densità, HDR, refresh rate fino a 120 Hz e luminosità di picco anch’essa pari a 2700 nit, protetto da Gorilla Glass Victus 2.
Un form factor che consente a Pixel 9 Pro Fold di essere utilizzato perfettamente anche con il display esterno, come se fosse quindi un “normale” Pixel, fornendo quindi un’esperienza nettamente migliorata rispetto a quella ridotta del predecessore.
Permangono anche in questo pannello esterno, come nel principale, refresh rate elevato e un’ottima luminosità che ne permette utilizzi a 360 gradi in tutte le condizioni, anche più estreme.
Molto precisi e rapidi i sensori di prossimità e di luminosità automatica, come del resto Google ci ha abituati in tutti i suoi prodotti.
Eccezionale, anch’esso da tradizione Big G, il feedback aptico generato dal motorino della vibrazione, probabilmente unico in grado di rivaleggiare alla pari con quello fornito da Apple.
Da menzionare infine tutta la sezione software per le innumerevoli regolazioni e personalizzazioni dei due pannelli, così come merita qualche parola l’eccellente always on di Google, plasmabile su misura sia in forma che in contenuti.
Hardware Google Pixel 9 Pro Fold : Voto 8.5
Pixel 9 Pro Fold riprende concettualmente, e tecnicamente, la filosofia Google intrapresa con tutta la famiglia Pixel 9.
Una serie, quella 9 di Google, che fa dell’erogazione della potenza la sua prerogativa principale, al contrario di altri terminali premium che puntano sulla pura potenza.
A differenza del suo predecessore Pixel Fold questo nuovo 9 Pro Fold monta lo stesso processore già visto, per esempio, nella nostra recensione di Pixel 9 Pro, ovvero Tensor G4 che equipaggia in esclusiva i nuovi smartphone made in Google.
Nonostante non possa competere con la potenza bruta di un Snapdragon 8 Gen 3, il Tensor G4 nel Pixel 9 Pro Fold offre un’esperienza ben bilanciata, con un dispositivo che gestisce le operazioni quotidiane con agilità, mantenendo una buona autonomia e limitando il surriscaldamento a livelli accettabili.
La GPU rimane la Mali-G715 MC7, la stessa del Tensor G3, ma con una frequenza di clock aumentata a 940Hz rispetto ai 890Hz precedenti.
Questo incremento favorisce le prestazioni grafiche anche se il dispositivo potrebbe non eccellere nei titoli di gioco più impegnativi a causa del fenomeno di throttling che tende a verificarsi sotto carico elevato, anche se questo in ogni caso non va a infierire più di quanto sia plausibile, ma crea solo qualche impuntamento accettabile.
Per ciò che invece riguarda editing foto e video, oltre che multitasking anche evoluto, Pixel 9 Pro Fold si mostra prestazionale al pari dei migliori terminali premium in commercio.
Pixel 9 Pro Fold offre 16GB di RAM DDR5X in tutte le configurazioni, mentre la memoria Rom, in questo caso al pari degli altri Pixel 9 UFS 3.1, è da 256 Gb o 512 Gb, non espandibile e, come avrete notato, non di ultimissima generazione: una scelta di Google che prosegue anche nella scelta delle memorie, quella di non puntare tassativamente alla velocità pura concentrandosi su stabilità e erogazione costante.
Questo modello supporta le ultime tecnologie di connettività, inclusi 5G, Wi-Fi 7 e Bluetooth 5.3, NFC, GPS Glonass, Usb C 3.2 con uscita video, oltre alla compatibilità con eSIM e la funzionalità ultrawideband. È inoltre dotato di connettività satellitare di emergenza, sebbene questa resti limitata al territorio statunitense.
Ottimo il sistema audio stereo composto dai due speaker posizionati sul frame in posizioni diametralmente opposte che vanno ad accentuare anche l’effetto surround.
La riproduzione audio è altamente qualitativa con tutte le frequenze ben udibili e distinte, volume elevato qualità che rimane eccellente anche quando questo viene portato ai massimi livelli, senza distorsioni. Un suono ovattato e pulito, probabilmente il migliore che abbiamo al momento testato su un device pieghevole.
Software Google Pixel 9 Pro Fold : Voto 9.0
Pixel 9 Pro Fold è stato lanciato, al pari degli altri componenti della famiglia Pixel 9, con Android 14, ma in questo momento è uno dei pochi device, ovviamente e chiaramente, a eseguire Android 15 con patch di sicurezza di Novembre 2024.
Essendo quindi il vero ed unico Android Phone, Pixel riceve per primo i major update e gode, al pari invece di pochissimi altri device, di ben 7 anni di aggiornamento di sistema operativo e altrettanti di minor update periodici, garantendo una longevità sia tecnologica che commerciale essenziale per device di fascia premium, brava Google.
Google Pixel 9 Pro Fold conserva l’essenza della “Pixel experience” già analizzata nella recensione di Pixel 9 Pro, con delle funzionalità specifiche prese diciamo in “prestito” dai Pixel Tablet, in grado di sfruttare, anche se al momento solo parzialmente, l’ampio display interno da 8 pollici.
All’apertura, il Pixel 9 Pro Fold rivela un’interfaccia simile a quella di un tablet, con una dock app alla base dello schermo che facilita il multitasking; le applicazioni possono essere affiancate in modalità landscape o portrait, ma con alcune limitazioni dovute all’ottimizzazione delle stesse, mentre la presenza di bande nere in alcune di esse non ottimizzate mostra che c’è spazio per miglioramenti nell’adattamento del software alle diverse modalità d’uso.
Il dispositivo offre modalità di utilizzo uniche grazie alla sua natura pieghevole, come la possibilità di utilizzare app in continuazione anche sul display esterno una volta chiuso il dispositivo o, in alcune applicazioni soprattutto Google, una sorta di interfaccia personalizzata per i device pieghevoli utilizzati in modalità desktop (messaggi, YouTube, fotocamera, ecc..)
Tutto il sistema risulta fluido e scorrevole, anche quando le operazioni richieste sono particolarmente gravose, grazie a una perfetta ottimizzazione di un software studiato specificatamente su questo determinato hardware.
Le funzioni AI sono una componente centrale dell’esperienza Pixel, con strumenti come la trascrizione automatica delle chiamate e Pixel Studio, che espandono le possibilità di utilizzo del dispositivo in vari contesti.
Nonostante la limitazione di alcune di queste funzionalità nel mercato italiano, il Pixel 9 Pro Fold dimostra un impegno verso un’intelligenza artificiale accessibile e utile.
Vi sono inoltre la personalizzazione dei colori del sistema che permette agli utenti di adattare l’interfaccia alle proprie preferenze estetiche, l’identificazione dei brani musicali in riproduzione nell’ambiente, una chicca che mostra i titoli sul blocco schermo, aumentando l’interattività del dispositivo oppure, solo per citare alcuni esempi, la registrazione video con sottofondo musicale o podcast, funzione che consente di catturare momenti senza rinunciare all’audio di sottofondo dalle cuffie.
Pixel 9 Pro Fold, come giusto aspettarsi da un Pixel, è una sorta di laboratorio in continuo sviluppo e necessita ancora di tempo per includere funzionalità evolute in grado di sfruttare a pieno le elevatissime potenzialità di multitasking derivanti dall’ampio display interno, cosa che sicuramente accadrà nel corso di questi anni di supporto previsti dal produttore.
Fotocamera Google Pixel 9 Pro Fold : Voto 8.0
Il sistema fotografico del nuovo pieghevole Google è così composto:
Fotocamera principale da 48MP f/1.7 con Ois, fotocamera ultrawide da 10.5MP f/2.2, teleobiettivo da 10.8MP f/3.1 con zoom ottico 5x.
La selfie cam sono 10 MP f/2.2, una posizionata sul display esterno e l’altra in quello interno.
Purtroppo come abbiamo notato Google, non possiamo dire se per motivazioni tecniche (di spazio) o di posizionamento prodotto ha deciso di non implementare i nuovi sensori presenti invece nelle versioni Pro e Pro XL di Pixel 9, offrendo invece un comparto che se nel sensore principale risulta altrettanto prestazionale, in quelli di supporto invece non mostra gli stessi ottimi risultati invece degli altri componenti della famiglia di nuovi smartphone Pixel.
Durante il giorno, la fotocamera principale del Pixel 9 Pro Fold gestisce bene le situazioni standard, pur non mostrando miglioramenti rispetto al predecessore, con la gestione del range dinamico e della riduzione del rumore nelle ombre che è leggermente migliore, ma le differenze sono sottili senza un’analisi dettagliata. Gli scatti comunque sono dettagliati, contrastati e chiari.
La modalità ritratto risulta essere fin troppo aggressiva, ponendo il soggetto in primo piano e sfocando, anche troppo, lo sfondo.
Gli scatti ultragrandangolari con campo visivo fino a 127° sono accettabili, con colori fin troppo tenui, anche se godono di buon contrasto e dettaglio.
Buono è invece lo zoom, ottico fino a 5X, che riesce a catturare scatti abbastanza dettagliati e colori veritieri, con una buona nitidezza dovuta all’ottima elaborazione post scatto.
Le prestazioni in condizioni di bassa luminosità sono più o meno in linea con il predecessore risultando di buona qualità, ma non eccelse, con colori in condizioni limite non del tutto omogenei e dettagli poco nitidi. La situazione è pressoché la medesima con tutti i tre sensori e va solo a migliorare in parte con l’utilizzo della modalità notturna.
Le selfie cam lavorano bene in condizioni di luminosità ottimali, catturando scatti nitidi, dettagliati e contrastati mentre va in sofferenza quando queste vengono a mancare.
La registrazione video si mantiene stabile a 4K 60 fps, senza fare il salto agli 8K come altri dispositivi della linea Pixel 9 Pro, risultando ben stabilizzata e dettagliata, con la funzionalità Video Boost in Cloud che va a rielaborare e migliorare i risultati qualora fosse utilizzata.
Pixel 9 Pro Fold introduce nuove modalità di scatto che arricchiscono l’esperienza fotografica:
Made You Look, una funzionalità progettata per catturare l’attenzione dei bambini con cartoni animati sullo schermo esterno, panorama migliorato con Night Sight, per catturare scene notturne con maggiore dettaglio e una gestione dell’esposizione più equilibrata rispetto al modello precedente.
Add Me, infine, utilizza la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale per permettere al fotografo di inserirsi nelle foto, con una guida AR che aiuta a inquadrare perfettamente la scena.
Un comparto fotografico quindi che se rapportato agli altri foldable in commercio risulta altamente competitivo grazie a tutte le funzionalità AI post scatto che solo Google riesce a sfruttare a pieno, ma che non riesce a competere con i camera phone, primo tra tutti il fratello Pixel 9 Pro.
Autonomia e ricarica Google Pixel 9 Pro Fold : Voto 8.0
Il nuovo pieghevole Google è dotato di una batteria da 4.750 mAh, con supporto ricarica cablata a 21W e wireless a 7.5W.
Un amperaggio in linea con la media dei competitor che riesce a garantire una giornata completa di utilizzo, combinato tra display esteso e pannello frontale, portandoci a sera con un residuo medio del 10/15%, utilizzando il device come primario e a scopo lavorativo/professionale.
Google prosegue con una certa prudenza per ciò che riguarda la velocità di ricarica, che anche in Pixel 9 Pro Fold si ferma a valori ben lontani dalla concorrenza, con 21W in cablato e solo 7.5W in wireless.
Dei valori che, sebbene possano sembrare anacronistici, hanno soprattutto in un sofisticato e altrettanto delicato foldable una sorta di logica che può essere giustificata, in nome di un’affidabilità nel tempo che va oltre specifiche puramente di rapidità.
Prezzo Google Pixel 9 Pro Fold
Google anche in questo 2024 ha deciso di non commercializzare ufficialmente in Italia il proprio foldable, al pari di Pixel Fold della passata stagione.
Pixel 9 Pro Fold è disponibile quindi in altri paesi europei come Francia, Germania e UK e noi stessi abbiamo procurato il terminale su Amazon.de dove viene commercializzato a Euro 1899 nella versione 16/256 Gb che salgono a 2029 Euro in quella 16/512 Gb, salvo promozioni a tempo.
Una scelta, quella di Google, che possiamo anche approvare, poiché il mercato italiano è ancora ancorato a marchi consolidati, che nell’immaginario comune possono permettersi di proporre terminali premium a prezzi elevati.
In ogni caso la cifra richiesta per possedere Pixel 9 Pro Fold è assolutamente in linea con i (pochi) competitor, primo tra tutti Samsung Galaxy Z Fold 6, per il quale occorre più o meno, a listino, lo stesso esborso economico.
Terminale premium ed esclusivo, proposto a un prezzo adeguato a quanto capace di offrire.
Conclusioni e valutazione finale Google Pixel 9 Pro Fold : Voto 8.5
Facile innamorarsi, per noi che siamo fans dell’esperienza Google, di questo nuovo Pixel 9 Pro Fold.
Un terminale che fa del display interno, il più ampio in assoluto presente in un device foldable, e nel fattore forma completamente ridisegnato da Google le sue specifiche di punta, oltre ovviamente alla “magia” di Android nella sua più pura essenza, ottimizzata per sfruttare, per il momento limitatamente, le potenzialità offerte dai due display.
In aggiunta i 7 anni di aggiornamenti garantiti, e puntuali, oltre che le funzionalità AI che nessun altro produttore riescono a proporre completano il quadro di quanto sia interessante e potenzialmente valido il nuovo Pixel 9 Pro Fold.
Un device potente quanto basta, con un buonissimo comparto fotografico e con un’autonomia idonea a renderlo utilizzabile anche professionalmente, ambito dove i foldable vanno come si suol dire a nozze.
Strutturalmente, infine, risulta essere un terminale godibile e affidabile, qualitativamente eccellente e che quindi, grazie anche al suo spessore ridotto e a una forma finalmente ergonomica, utilizzabile come device unico e principale senza particolari intoppi, accettando solo il compromesso di un peso che si sente.
Il prezzo e la scarsa reperibilità ne risultano limiti, non insormontabili, ma presenti: se però avrete voglia e possibilità sicuramente non rimarrete delusi.