Un misterioso processore Google appare su GeekBench

Una recente fuga di notizie ha portato alla luce dettagli promettenti sui futuri chip Google Tensor G5 e G6, indicando un cambiamento significativo nel panorama della produzione di semiconduttori. Secondo le informazioni trapelate, TSMC potrebbe sostituire Samsung come produttore principale, segnando un passaggio cruciale nella strategia di produzione di Google.

Tensor G5 “Laguna”

Tensor G5, nome in codice “Laguna”, sarà uno dei primi chip a essere fabbricato con il processo N3E di TSMC, una tecnologia di processo avanzata di classe 3nm. Il chip sarà dotato di un impressionante core prime Arm Cortex-X4, affiancato da cinque core di performance Cortex-A725 e due unità di efficienza Arm Cortex-A520. Aggiungendo ulteriore potenza, il Tensor G5 includerà anche un’unità dual-core Imagination Technologies (IMG) DXT-48-1536, operante a 1.1 GHz, progettata per gestire elaborazioni grafiche avanzate.

Apparizione su GeekBench di “Google Frankel”

In un ulteriore sviluppo intrigante, un dispositivo misterioso denominato “Google Frankel” è comparso su GeekBench, alimentando speculazioni che possa trattarsi del Tensor G5. La configurazione del CPU sembra confermare queste ipotesi, con specifiche che includono un core prime che opera fino a 3.40GHz, cinque core di performance che raggiungono i 2.86GHz, e due core di efficienza che lavorano fino a 2.44GHz.

Vi è una discrepanza significativa nelle specifiche grafiche rivelate dalla fuga di notizie. Invece del previsto Imagination Technologies (IMG) DXT-48-1536, il chip è elencato con grafica Power VR, sebbene entrambi siano prodotti della stessa famiglia Imagination Technologies. Questo può indicare un possibile errore nel listato di GeekBench o una variazione non ancora annunciata nel design del chip.

Considerazioni sui Benchmark

È importante trattare con cautela i punteggi dei benchmark, soprattutto perché si riferiscono a una versione preliminare del chip. I risultati possono non riflettere completamente le prestazioni finali del prodotto una volta completati tutti i cicli di ottimizzazione e test.

Google ha fatto sapere tramite Android Authority che queste nuove capacità saranno eventualmente integrate anche in Maps su Android Auto, suggerendo piani futuri per una più ampia applicazione delle tecnologie avanzate.

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