Realtà virtuale: il 2020 è l’anno della svolta?

Amanti delle realtà virtuale e appassionati di tecnologia, ci sono ottime notizie per voi. Il 2020 appena iniziato potrebbe essere davvero l’anno che cambierà le carte in tavola nel mondo dei visori, dei videogiochi e delle app. L’anno in cui la VR entrerà, in maniera forse definitiva, nelle nostre case e nella nostra quotidianità lavorativa. Andiamo a scoprire le novità già presentate, quelle che potrebbero arrivare nei prossimi mesi e i possibili trend di crescita e sviluppo del settore.
Le prime anticipazioni sono arrivate a gennaio come sempre dal CES di Las Vegas, vero e proprio evento di riferimento per capire le tendenze che caratterizzeranno il prossimo futuro. E il futuro è sempre più incentrato sulla VR: basti pensare che durante l’edizione 2020 sono stati presentati oltre 20.000 prodotti, molti dei quali incentrati proprio sulla realtà virtuale e sulla realtà aumentata.
Tra i più interessanti ci sono alcuni visori di ultima generazione. Panasonic ha presentato i suoi nuovi occhiali, i primi al mondo a utilizzare la tecnologia HDR. Molto curati nell’aspetto estetico e con auricolari integrati, permetteranno di visualizzare contenuti con effetti di luce e colore mai visti.
Nello stesso settore grandi novità anche per Samsung, forse uno dei grandi nomi mondiali ad aver intuito per primo le potenzialità della VR, che a Las Vegas ha presentato un visore perfettamente integrabile con l’esoscheletro GEMS. Un’accoppiata che promette di cambiare per sempre il mondo del fitness e che potrebbe trovare applicazioni anche nel campo della medicina e della chirurgia.
A scatenare la vera e propria attesa, però, è stato il recente annuncio di Tim Cook, CEO di Apple: “la casa della mela” sarebbe infatti al lavoro sulla creazione di occhiali completamente wireless e con un’incredibile risoluzione di 8K. Un hardware che si collegherà a un box dotato di un processore che si preannuncia estremamente potente.
Accanto ai nuovi visori e alle novità nel campo dell’hardware si attendono risposte anche dall’altro “lato” della barricata, ossia dai produttori di software e app. Già lo scorso anno grandi nomi dell’intrattenimento mondiale come PokerStars e Valve Corporation hanno lanciato i propri ambienti di realtà virtuale e in questo 2020 è previsto l’arrivo sul mercato di altre importanti case di produzione e distribuzione come Respawn Entertainment e Sony Interactive Entertainment.
Impossibile fare una selezione dei titoli più attesi ma tra questi rientrano quasi sicuramente Half-Life: Alyx, forse il gioco di VR più “annunciato” di sempre, After the Fall, sparatutto cooperativo ambientato in uno scenario da apocalisse, Lone Echo II, secondo capitolo della saga spaziale di Ready At Down e Medal Of Honor: Abobe and Beyond, titolo firmato Respawn Entertainment che ci riporterà all’interno della seconda guerra mondiale, questa volta, però, in primissima persona.
Hardware e software quindi, ma c’è anche chi sta progettando già oggi il futuro. Un altro nuovo promettente device per la realtà virtuale è il guanto Forte Data Glove creato dagli sviluppatori di Bebop Sensors e integrabile con tutti i visori già presenti sul mercato. Stiamo parlando del primo guanto tattile in grado di restituire feedback atipici all’utente e di garantire un’immersione ancora più profonda in ogni ambiente virtuale. Un dispositivo che permetterà di premere pulsanti, aprire porte e finestre, utilizzare telecomandi e magari accendere gli elettrodomestici. Ovvero tutte le azioni che ognuno di noi compie nella propria quotidianità.
Nel frattempo Oculus, azienda leader del mercato degli occhiali VR, è al lavoro per alzare ulteriormente l’asticella e realizzare la “realtà virtuale totale”, ovvero la gestione di ambienti VR direttamente tramite le proprie mani, senza bisogno di controller, sensori esterni o guanti aggiuntivi. A permetterla sarà la nuova versione di Oculus Quest. In uscita nella prima metà del 2020, il visore presenterà due importanti novità: l’Oculus Link per migliorare i collegamenti con pc e postazioni fisse e il riconoscimento automatico delle mani. Una novità che promette di trovare applicazioni in moltissimi campi del sapere umano e non solo nel mondo del gaming.