Xiaomi Buds 6: Snapdragon Sound e ANC

Xiaomi ha presentato in Cina i nuovi Xiaomi Buds 6, una coppia di auricolari true wireless “half-in-ear” che punta a migliorare soprattutto la resa audio. Il prezzo annunciato è CNY 699, pari a circa 99 dollari, e la scheda tecnica mette subito in evidenza due aspetti: Snapdragon Sound con aptX Lossless e ANC adattivo.

Questi auricolari nascono per chi vuole comfort da semi-in-ear, quindi senza gommini invasivi, ma non vuole rinunciare a una piattaforma moderna. Inoltre, Xiaomi promette un salto in avanti sul tuning e sulla qualità, grazie a componenti interni più sofisticati e a una collaborazione specifica con Harman.

Xiaomi Buds 6: cosa cambia nel suono con Snapdragon Sound

Il cuore della proposta è l’integrazione Snapdragon Sound. In pratica, i Xiaomi Buds 6 supportano aptX Lossless, con bitrate dichiarato fino a 2,1 Mbps. Xiaomi lo presenta come un vantaggio rispetto a soluzioni alternative, perché permette più dati audio in trasmissione quando smartphone e condizioni lo consentono.

Poi c’è l’hardware, che qui diventa il vero argomento. Xiaomi usa un’unità driver con triplo magnete e un diaframma placcato oro 24K. L’idea è aumentare la sensibilità sulle alte frequenze e, allo stesso tempo, mantenere bassi presenti e controllati. Xiaomi parla anche di un incremento della sensibilità sulle alte frequenze del 30%, quindi il focus sembra la definizione, non solo la potenza.

Inoltre, il tuning è affidato al Golden Ear Team di Harman. Questo dettaglio conta perché spesso, tra due auricolari con hardware simile, vince la taratura. Xiaomi cita modalità come Harman Audio EFX e Master mode, quindi preset pensati per gusti diversi. Di conseguenza, puoi passare da un profilo più “spinto” a uno più neutro, senza impazzire con equalizzatori manuali.

Il punto chiave, però, resta uno: per sfruttare davvero aptX Lossless serve compatibilità lato smartphone. Quindi, se usi un telefono con Snapdragon e supporto aptX aggiornato, hai più possibilità di sfruttare il pacchetto completo.

ANC adattivo, chiamate e funzioni smart: qui Xiaomi alza il livello

Nonostante il formato half-in-ear, i Xiaomi Buds 6 includono ANC adattivo. Questa scelta è interessante perché, di solito, l’isolamento passivo di un semi-in-ear è più basso rispetto a un in-ear con gommini. Quindi l’ANC deve lavorare “meglio” per ottenere lo stesso effetto percepito.

Per le chiamate, Xiaomi inserisce un sistema a tre microfoni con riduzione del rumore del vento guidata da AI. L’azienda parla di capacità di ridurre rumore ambientale nelle chiamate fino a 95 dB. È un valore dichiarato, quindi va letto come riferimento marketing, ma indica la direzione: chiamate più pulite anche fuori casa.

Sul fronte extra, ci sono dettagli pratici che fanno comodo ogni giorno:

  • Connessione smart a due dispositivi, quindi puoi passare da PC a smartphone più facilmente.
  • Supporto Apple Find My, utile se vivi nell’ecosistema iPhone e vuoi rintracciare gli auricolari.
  • Controlli via app, per modalità audio e gestione funzioni.
  • Bluetooth 5.4, quindi connettività più moderna.
  • Certificazione IP54, quindi resistenza a polvere e schizzi.

In più, Xiaomi cita funzioni come registrazione in tempo reale. È un punto curioso, perché suggerisce strumenti legati all’app e alla gestione audio, non solo al playback musicale. Tuttavia, l’esperienza reale dipenderà da come Xiaomi integra tutto nel software.

Batteria e colori: numeri chiari e stile riconoscibile

Xiaomi entra anche nei dettagli della batteria, e qui i numeri sono precisi. Ogni auricolare ha una batteria da 35 mAh, mentre la custodia arriva a 475 mAh. L’autonomia dichiarata è di 6 ore con ANC disattivato e fino a 35 ore totali con la custodia.

Questi valori posizionano i Xiaomi Buds 6 come un prodotto da uso quotidiano, pensato per coprire una settimana di spostamenti senza ansia, almeno per chi ascolta poche ore al giorno. Inoltre, 6 ore reali con ANC off, se confermate, sono un dato pratico, perché coprono tranquillamente tragitti lunghi e sessioni lavoro.

Il design, invece, resta molto vicino al modello precedente. Xiaomi non stravolge, quindi punta su continuità e riconoscibilità. La scelta dei colori è ampia: pearl white, titanium gold, moon shadow black e nebula purple. Sono nomi “da catalogo”, ma indicano una palette che va dal classico al più vistoso.

Sul prezzo, l’annuncio parla di CNY 699 e disponibilità iniziale in Cina tramite canali ufficiali. Per chi segue Xiaomi in Europa, la domanda naturale è quando arriveranno da noi e a che prezzo. Qui, però, non abbiamo dettagli nel testo, quindi conviene restare sui fatti: lancio cinese e prezzo locale.

Xiaomi Buds 6

Ha senso un half-in-ear “premium” nel 2025?

I Xiaomi Buds 6 raccontano una tendenza interessante. Il formato half-in-ear torna a essere “serio”, perché molte persone lo preferiscono per comfort. Inoltre, c’è chi non sopporta la pressione dei gommini, soprattutto per ore. Quindi Xiaomi prova a unire quel comfort a funzioni da fascia alta, come Snapdragon Sound e ANC adattivo.

Se l’ANC regge e le chiamate restano pulite, allora il prodotto ha una sua logica. E se aptX Lossless funziona bene con smartphone compatibili, può diventare un plus concreto, non solo una sigla.

In sintesi, Xiaomi Buds 6 sembrano pensati per chi vuole comodità, tanta autonomia e un suono più curato, senza passare per forza a in-ear tradizionali. Ora resta solo una cosa: capire se, fuori dal mercato cinese, Xiaomi riuscirà a mantenere lo stesso rapporto tra prezzo e dotazione.

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