Epic Games accusa Apple e Google di pratiche “da gangster”

Tim Sweeney, CEO di Epic Games, non ha usato mezzi termini durante un recente evento di Y Combinator, definendo Apple e Google come aziende che operano con “pratiche da gangster”. L’accusa arriva dopo anni di battaglie legali tra Epic e i due colossi tech, principalmente legate alle commissioni del 30% sugli acquisti in-app.
💸 La critica di Sweeney: “Big Tech paga multe invece di rispettare le regole”
Durante il suo intervento, Sweeney ha dichiarato:
“La triste verità è che Apple e Google non sono più aziende che agiscono in buona fede e nel rispetto della legge. In molti modi, operano come attività da gangster, facendo tutto ciò che pensano di poter farla franca. Se credono che una multa sarà meno costosa dei ricavi persi smettendo con una pratica illegale, continueranno a violare le regole e pagheranno la sanzione.”
La sua frustrazione deriva dal fatto che, nonostante le normative (come il Digital Markets Act dell’UE), Apple e Google troverebbero il modo di eludere le regole per mantenere il controllo sui pagamenti nelle app.
⚖️ Epic vs. Apple: la guerra legale sulle commissioni
Epic Games, creatrice di Fortnite, ha avviato una battaglia giudiziaria contro Apple nel 2020, contestando la chiusura del suo account sviluppatore dopo che Epic aveva introdotto un sistema di pagamento alternativo per eludere la commissione del 30%.
Cosa è cambiato con il DMA?
Grazie al Digital Markets Act, Apple ha dovuto consentire agli sviluppatori di reindirizzare gli utenti a siti esterni per gli acquisti. Epic accusa Apple di aver sabotato questa possibilità:
- “External Link Purchase Entitlement Program”: Epic lo definisce un sistema “progettato per fallire”, con restrizioni eccessive su design e posizionamento dei link.
- “Scoraggiamento attivo”: Apple limiterebbe la visibilità delle opzioni di pagamento esterne, rendendole meno attraenti per gli utenti.
📱 Epic vs. Google: il problema degli “sconosciuti sorgenti”
Anche Google è nel mirino di Epic. Quando gli utenti Android cercano di installare l’Epic Games Store, Google mostra un avviso che definisce l’app come proveniente da una “fonte sconosciuta”, creando paura e diffidenza.
Sweeney sostiene che questa tattica sia volutamente intimidatoria:
“Google cerca di spaventare gli utenti per mantenere il monopolio sul Play Store.”
🔮 Il futuro: serviranno multe più severe?
Secondo Sweeney, finché le sanzioni non diventeranno molto più pesanti, le Big Tech continueranno a violare le regole pur di mantenere i profitti:
- Apple ha già ricevuto multe miliardarie in UE per pratiche anticoncorrenziali.
- Google è sotto indagine in diversi paesi per abuso di posizione dominante.
La domanda è: basteranno le normative per costringerle a cambiare, o serviranno misure ancora più drastiche?
📌 Cosa significa per utenti e sviluppatori?
- Per i giocatori: Se Epic vincesse, potrebbero esserci prezzi più bassi su acquisti in-game (senza la “tassa” del 30%).
- Per gli sviluppatori: Maggiore libertà nel scegliere sistemi di pagamento alternativi.
- Per Apple/Google: Potenziale perdita di miliardi in commissioni.