Google sposta lo sviluppo di Android “dietro le quinte”

Per anni, lo sviluppo di Android è stato parzialmente visibile al pubblico tramite l’Android Open Source Project (AOSP), ma Google ha confermato che, a partire dalla prossima settimana, tutto il lavoro futuro sul sistema operativo avverrà nei suoi repository interni, oscurando la finestra pubblica sull’evoluzione del codice.
Cosa cambia per gli utenti?
Niente panico: gli smartphone continueranno a ricevere aggiornamenti come prima. La differenza è nel dietro le quinte:
- Fine degli “spoiler” involontari (es. leak su Pixel 10 o funzioni in sviluppo).
- Maggior controllo per Google su tempistiche e comunicazione.
- Custom ROM e sviluppatori dovranno aspettare i rilasci ufficiali invece di scavare in AOSP.
Perché questa mossa?
Google punta a:
✅ Evitare conflitti tra branch pubblici e privati.
✅ Bloccare leak e ipotesi fuorvianti (ricorda il caos sul “Pixel Fold” prima dell’annuncio ufficiale?).
✅ Allinearsi a modelli come Chromium, dove il codice open-source arriva a sviluppo completato.
Curiosità: Anche Microsoft ha fatto scelte simili con Windows 11 e il kernel Linux modificato!
In sintesi:
🔒 Meno trasparenza immediata, ma Android resta open-source.
📱 Utenti e developer non noteranno differenze pratiche.
⚠️ Addio alle “anticipazioni estreme” da AOSP.
Pro: Più stabilità per Google. Contro: Meno community-driven innovation.
Ti preoccupa questa riduzione di visibilità? 🕵️♂️ Condividi la tua opinione nei commenti!