“Chat control”: la nuova proposta di legge UE che minaccia la privacy dei messaggi

Questo mese si riaccende il dibattito su una controversa proposta di legge dell’UE, il “Chat control”, che mira a introdurre la sorveglianza obbligatoria dei servizi di messaggistica per combattere l’abuso sessuale sui minori, ma che solleva gravi preoccupazioni per la privacy degli utenti.

Cos’è il “Chat control”?

Il “Chat control” è una proposta che impone ai fornitori di servizi di messaggistica di monitorare tutte le comunicazioni private, alla ricerca di contenuti illegali. Questo controllo avverrebbe anche attraverso l’uso di intelligenza artificiale per identificare immagini e chat di testo sospette.

Implicazioni tecniche e di privacy

I fornitori di servizi sarebbero obbligati a cercare nei messaggi contenuti illegali noti e a segnalarli, violando la crittografia end-to-end che garantisce la sicurezza e la confidenzialità delle comunicazioni. Questo solleva significativi interrogativi sulla protezione dei dati personali e sulla sicurezza degli utenti.

Reazioni internazionali

Entro il 23 settembre, i governi dell’UE devono posizionarsi sulla proposta, con Polonia e Germania già contrarie. Estonia, Cechia, Austria, Slovenia e Paesi Bassi hanno espresso dubbi. La decisione finale è attesa per il 10 ottobre.

Posizione dei fornitori di messaggistica

Fornitori come Signal e Threema hanno dichiarato che preferirebbero interrompere le loro operazioni nell’UE piuttosto che compromettere la privacy degli utenti incorporando routine di sorveglianza nelle loro app.

Il dilemma della privacy

La proposta “Chat control” solleva una problematica fondamentale: proteggere i minori senza compromettere il diritto alla privacy degli utenti. La tensione tra sicurezza e privacy rimane al centro del dibattito.

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