Da Gennaio novità sull'IVA dei servizi e prodotti digitali: scopriamole insieme!

Dal 1 Gennaio 2015 l’Unione Europea ha previsto, all’interno di una direttiva, delle novità relative all’IVA sui prodotti digitali. La più significativa di queste novità è senza dubbio quella che imporrà il calcolo (e il pagamento) dell’imposta sul valore aggiunto non più nel Paese del venditore, bensì in quello dell’acquirente.

Esempio pratico: se un’azienda italiana vende una canzone in formato mp3 in Germania, dovrà pagare il 19% di IVA tedesca (e non il 22% italiana) e versare in Germania il dovuto, esattamente come avviene già da tempo per i prodotti fisici. Non solo, ma l’onere di dover calcolare la giusta imposta (e quindi di dover identificare il Paese di residenza dell’acquirente) spetterà al venditore stesso, che dovrà conservare l’intera documentazione per almeno 10 anni.

E’ evidente che questa legge è stata studiata per evitare gli “slalom fiscali” effettuati dai colossi del web, che molto spesso riescono ad evitare i regimi fiscali più “duri” con pratiche quantomeno discutibili.

Il punto centrale della questione però è la palese penalizzazione delle piccole start-up e per i professionisti a partita IVA, che sono sempre più numerosi a livello digitale. Capite bene infatti che questa nuova normativa prevede degli oneri burocratici che possono rivelarsi enormi per le piccole realtà: insomma il rischio è l’ennesima penalizzazione della piccola e media impresa.

Sinceramente mi sono ripromesso di studiare per bene la normativa appena sarà possibile, in quanto non è ben chiaro cosa si intende per “servizi e prodotti digitali”, cosa importantissima da appurare per capire in maniera precisa quali categorie di prodotti rientrerebbero nella legge.

Certo, un dato è certo, e cioè che l’Unione Europeo si conferma essere molto lontana dalla realtà quotidiana di noi europei, una realtà dove le piccole e medie imprese (oltre che i liberi professionisti a partita IVA) rappresentano una parte fondamentale dell’intero tessuto economico.

In attesa di poter approfondire la normativa, mi piacerebbe discuterne come sempre con voi.

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