Eurosport lascia Sky: dal 1 luglio l’offerta sportiva si divide fra piattaforme
Perché Eurosport esce dalla piattaforma Sky
Dal 1 luglio 2025 i canali Eurosport 1 ed Eurosport 2 scompariranno dai decoder Sky, chiudendo una collaborazione iniziata nel 2006. Il contratto è scaduto il 30 giugno e le parti non hanno trovato un accordo economico soddisfacente per il rinnovo. Di conseguenza, gli abbonati non troveranno più i canali 210 e 211 e dovranno cercare gli stessi eventi altrove.
La decisione riflette posizioni ormai distanti sui diritti e sulle condizioni di distribuzione. Warner Bros. Discovery, proprietaria di Eurosport, punta sempre di più sullo streaming diretto tramite Discovery+ e sulle partnership con DAZN e Timvision. Sky, invece, ha scelto di investire in contenuti proprietari, lanciando Sky Sport Basket, Sky Sport Legend, Sky Sport Mix e Sky Adventure per rimpiazzare i canali in uscita.
Tennis, ciclismo e Olimpiadi: come cambiano i diritti
Il caso più eclatante riguarda il tennis. Warner Bros. Discovery manterrà in esclusiva Australian Open (fino al 2031) e Roland Garros (fino al 2030). Questi Slam resteranno visibili su Discovery+, DAZN e Timvision. Sky, al contrario, ha “blindato” Wimbledon fino al 2030 e detiene anche gli US Open, la quasi totalità dei tornei ATP e le Nitto ATP Finals. Per seguire tutta la stagione Major, gli appassionati dovranno quindi combinare più abbonamenti.

Il ciclismo subisce lo stesso destino. Eurosport continuerà a trasmettere Giro d’Italia, Tour de France (in co-esclusiva con la Rai) e Vuelta, oltre alle Classiche Monumento. Gli sport invernali, come sci alpino e biathlon, rimarranno sulla piattaforma di Warner Bros. Discovery, che possiede anche i diritti completi delle Olimpiadi estive e invernali fino al 2034. Sky, invece, concentrerà l’offerta su calcio, motori e basket, integrando tre partite di Serie A per giornata, Champions League, Formula 1 e MotoGP.
Per chi volesse una soluzione “ponte”, l’opzione più rapida resta NOW, il servizio streaming di Sky, che propone pacchetti modulari e periodi di prova.
Le strategie di Sky e Warner Bros. Discovery
Sky reagisce alla perdita di visibilità sui 2,5 milioni di abbonati pay-tv potenziando la propria identità editoriale. I nuovi canali tematici promettono approfondimenti esclusivi, archivio leggendario e produzioni originali. Così, la pay-tv tenta di ridurre il rischio d’esodo verso servizi concorrenti.
Eurosport, al contrario, rinuncia alla grande platea di Sky ma guadagna libertà di pricing e controllo sui dati utente. L’uscita dall’Auditel tradizionale comporta però un calo di audience certificata che potrebbe pesare sulle inserzioni pubblicitarie. Di conseguenza, Warner Bros. Discovery dovrà spingere sulle metriche interne per convincere gli investitori.
Orientarsi nell’era dei diritti frammentati
La rottura fra Eurosport e Sky indica una tendenza chiara: i diritti sportivi si disperseranno sempre più fra piattaforme differenti. Perciò, gli appassionati devono valutare costi, calendari e qualità di trasmissione prima di scegliere dove abbonarsi. In più, conviene controllare i piani mensili e sfruttare le offerte lampo per ridurre la spesa annuale.
Così, anche con l’addio a Eurosport sulla pay-tv, sarà ancora possibile costruire un bouquet sportivo completo, seppur diviso fra diversi servizi.