Recensione Amazfit Balance 2 XT – il multisport da battere
Con Amazfit Balance 2 XT, il brand amplia la propria gamma sportiva puntando su un equilibrio ideale tra prezzo, funzioni e autonomia. È la versione più accessibile del Balance 2, da cui eredita l’impostazione multisport, il design pulito e la precisione del GPS dual-band. Cambiano invece alcuni dettagli tecnici – come il vetro protettivo, la resistenza all’acqua e la capacità di memoria – pensati per contenere il costo finale senza compromettere l’esperienza d’uso quotidiana.
Il prezzo di lancio in Italia si attesta sui 199,90 euro, una cifra che lo colloca nella fascia medio-alta degli smartwatch sportivi. Una cifra interessante, considerando che mantiene molte funzioni dei modelli superiori: display AMOLED da 1,5 pollici, autonomia fino a 21 giorni, 170+ modalità sportive, Zepp OS 5 con comandi vocali e supporto alle mappe offline. È un pacchetto completo, pensato per chi vuole monitorare in modo preciso allenamenti e salute senza spingersi verso i costi di un dispositivo premium.
Amazfit posiziona il Balance 2 XT come smartwatch “trasversale”: ideale per chi pratica running, ciclismo, palestra o nuoto, ma anche per chi cerca un compagno quotidiano affidabile con funzioni smart, notifiche e pagamenti contactless.
Non nasce per l’alpinismo o le immersioni profonde, ma per offrire tutto ciò che serve a chi fa sport regolarmente e desidera dati accurati senza rinunciare al comfort.
Nel corso di questa recensione vedremo come si comporta nel quotidiano, quanto è affidabile nei vari sport e se le differenze con il modello più costoso si percepiscono davvero nell’uso reale.
L’obiettivo, come sempre, è capire se questo Amazfit Balance 2 XT rappresenta il miglior smartwatch multisport nella fascia dei 200 euro o se conviene puntare più in alto.

Amazfit Balance 2 XT : Voto 8.7
Amazfit Balance 2 XT è uno smartwatch completo, maturo e coerente con la filosofia del marchio. Offre sensori precisi, GPS dual-band, display AMOLED luminoso e un’autonomia che supera ampiamente la media. Le differenze con il modello superiore esistono ma non intaccano l’esperienza quotidiana, che resta di livello alto in ogni situazione. Non è pensato per immersioni o sport estremi, ma è perfetto per chi fa attività fisica regolare e vuole uno strumento affidabile, ben costruito e dal prezzo onesto. Niente effetti speciali, solo sostanza. Ed è proprio questo il motivo per cui, oggi, il Balance 2 XT è tra gli smartwatch multisport più sensati e consigliabili della sua categoria.
Pro
- Autonomia eccellente
- Display AMOLED luminoso
- GPS dual-band preciso
- 170+ sport e mappe offline
- Software fluido e completo
- Ottimo rapporto qualità/prezzo
Contro
- Vetro non zaffiro
- Solo 5 ATM
- Memoria limitata
- Audio mono
- Mancano Golf e BIA
Confezione Amazfit Balance 2 XT
La confezione di Amazfit Balance 2 XT è in linea con la filosofia del marchio: sobria, ben organizzata e senza elementi superflui. All’interno della scatola troviamo lo smartwatch con la cassa separata dal cinturino, il cavo di ricarica magnetico proprietario e la manualistica multilingue, inclusa quella in italiano.
Il cinturino in silicone fornito in dotazione è morbido, flessibile e realizzato con una finitura leggermente opaca che riduce il rischio di irritazioni anche dopo ore di utilizzo. Non è già montato sulla cassa: va agganciato manualmente attraverso il classico sistema a perno rapido da 22 mm, compatibile con qualsiasi cinturino standard. Una scelta comoda, che consente all’utente di personalizzare fin da subito il look del dispositivo, magari optando per alternative in pelle, nylon o metallo.

Il caricatore magnetico incluso è compatto, con pin metallici solidi e aggancio stabile. Si collega facilmente e mantiene fermo l’orologio anche durante la ricarica su superfici non perfettamente piane.
Design, materiali e comfort
Fin dal primo contatto, Amazfit Balance 2 XT trasmette una sensazione di solidità e precisione costruttiva. La cassa da 47 mm mantiene un profilo moderno, con linee pulite e raccordi ben lavorati, che ne esaltano l’aspetto sportivo senza rinunciare a una certa eleganza.
È un design versatile, adatto tanto all’allenamento quanto a un contesto quotidiano o lavorativo.
La struttura combina lega di alluminio e polimero rinforzato, una soluzione che permette di contenere il peso – circa 43 grammi senza cinturino – e di mantenere un’ottima resistenza agli urti. Non ha le certificazioni militari dei modelli “rugged”, ma è più che sufficiente per accompagnare allenamenti intensi, pioggia o sessioni outdoor. Anche l’assemblaggio è preciso, senza scricchiolii né punti di flessione.

Il vetro frontale è Gorilla Glass con trattamento anti-impronte, incastonato in una cornice sottilissima che valorizza lo schermo AMOLED da 1,5 pollici. Non è zaffiro come sul Balance 2 standard, e questo è uno dei principali elementi che differenziano i due modelli. La scelta del vetro temperato riduce leggermente la resistenza ai micro-graffi, ma in compenso garantisce una maggiore elasticità agli urti e un costo di sostituzione più contenuto.

Sul lato destro trovano posto i due pulsanti fisici, ben integrati nel design e con un click deciso. Sono utili durante l’attività sportiva, quando lo schermo touch può risultare meno pratico. La parte posteriore ospita il sensore BioTracker 6.0 e i pin di ricarica, allineati in modo ordinato e protetti da una finitura lucida.
Al polso, Amazfit Balance 2 XT risulta comodo e bilanciato: non è un orologio leggerissimo, ma la distribuzione del peso lo rende stabile anche durante la corsa. Il cinturino in silicone, una volta montato, aderisce bene e non irrita la pelle nemmeno dopo lunghe sessioni di allenamento o sotto la pioggia. La chiusura è salda e non si allenta facilmente, anche nei movimenti più rapidi.
Esteticamente è un prodotto riuscito: sobrio, proporzionato e privo di eccessi. Le colorazioni proposte – in genere neutre o leggermente satinate – si abbinano bene a diversi stili, confermandone la versatilità. In poche parole, è uno smartwatch pensato per durare e per adattarsi a ogni contesto, sportivo o quotidiano.

Display e leggibilità Amazfit Balance 2 XT
Il display AMOLED da 1,5 pollici è uno dei punti forti di Amazfit Balance 2 XT. Offre una risoluzione nitida di 480 × 480 pixel, con una densità elevata che restituisce testi e grafici ben definiti. La luminosità di picco raggiunge circa 2.000 nit, un valore raro in questa fascia di prezzo e sufficiente per garantire una perfetta leggibilità anche sotto la luce diretta del sole.
Nel quotidiano è sempre brillante, con colori vividi ma non saturi, un contrasto profondo e un angolo di visione ampio. I quadranti preinstallati sono numerosi e ben disegnati, ma tramite l’app Zepp è possibile scaricarne centinaia, compresi quelli più minimal o sportivi. La reattività al tocco è immediata, merito del pannello a 60 Hz e dell’ottima ottimizzazione del sistema operativo. Lo scorrimento dei menu è fluido e privo di micro-lag, anche durante l’uso intensivo.
Il vetro di copertura Gorilla Glass è leggermente incurvato ai bordi, una scelta estetica che migliora la percezione visiva e facilita i gesti laterali. Non è protetto da zaffiro come nel modello superiore, ma resiste bene ai graffi leggeri e alle piccole urgenze del quotidiano. In palestra o all’aperto, il pannello non mostra aloni né cali di visibilità, anche con sudore o schizzi d’acqua.

La funzione Always-On Display è presente e configurabile su diverse watchface: con l’AOD attivo la leggibilità resta eccellente, anche se, come prevedibile, l’autonomia si riduce di qualche giorno. È un compromesso accettabile, specie per chi desidera avere sempre le informazioni a colpo d’occhio senza dover ruotare il polso.
Un altro aspetto ben riuscito è la gestione automatica della luminosità. Il sensore reagisce in modo rapido ai cambi di luce, evitando gli sbalzi bruschi tipici di altri smartwatch della categoria. Durante gli allenamenti al tramonto o nelle prime ore del mattino, la transizione è fluida e naturale.
Hardware, sensori e funzioni salute
Sotto la scocca di Amazfit Balance 2 XT troviamo un comparto hardware di livello, pensato per offrire misurazioni affidabili e una gestione fluida delle numerose funzioni integrate. Il cuore del sistema è il sensore ottico BioTracker 6.0, lo stesso impiegato sui modelli superiori, capace di rilevare in tempo reale frequenza cardiaca, saturazione di ossigeno nel sangue (SpO₂), livello di stress e variabilità della frequenza cardiaca (HRV). I dati vengono elaborati in modo continuo, con grafici precisi e aggiornati nell’app Zepp quasi istantaneamente.
Durante gli allenamenti, il cardiofrequenzimetro mostra un comportamento stabile anche con movimenti rapidi o cambi di ritmo. Nei test con corsa e bici, gli scarti rispetto a una fascia toracica professionale restano contenuti entro il 3-4%, un valore più che soddisfacente per un multisport sotto i 200 euro. La rilevazione SpO₂ è veloce e costante, utile per chi fa attività in quota o vuole monitorare la saturazione notturna.

Il Balance 2 XT include inoltre un sensore di accelerazione a 3 assi, giroscopio, bussola digitale, barometro e sensore di luminosità ambientale. Questa combinazione consente di ottenere statistiche complete su passi, calorie, altitudine e movimento, oltre a migliorare l’accuratezza delle mappe durante le sessioni outdoor.
Una novità apprezzata è il punteggio BioCharge, che traduce l’insieme di parametri fisici e qualità del sonno in un indicatore energetico giornaliero. È una funzione utile per capire se il corpo è pronto per un allenamento intenso o se conviene puntare sul recupero. In pratica, il Balance 2 XT aiuta a bilanciare sforzo e riposo con un approccio più “intelligente”, senza dover interpretare manualmente troppe metriche.
Rispetto al Balance 2, mancano alcune funzioni avanzate come la misurazione della composizione corporea (BIA) e il sensore di temperatura cutanea, ma l’esperienza generale resta completa. Il target non è quello dei professionisti del fitness o degli atleti agonisti, bensì di chi pratica sport con regolarità e vuole un controllo preciso e affidabile senza complicazioni.
La precisione dei sensori, unita alla stabilità del firmware, conferma l’ottimo lavoro di Amazfit nella calibrazione. Ogni metrica – dal battito alle fasi del sonno – viene raccolta con coerenza, e i grafici risultano facilmente leggibili anche per i meno esperti. È una base solida su cui Zepp OS 5 costruisce un ecosistema maturo, intuitivo e già pronto per l’integrazione con altre piattaforme di allenamento.
Sport e coaching Amazfit Balance 2 XT
La vocazione sportiva di Amazfit Balance 2 XT emerge chiaramente fin dai primi minuti d’uso. L’orologio integra oltre 170 modalità di allenamento, tra cui corsa, ciclismo, nuoto, escursionismo, sci, HIIT, yoga e nuove discipline come HYROX, sempre più diffuse tra gli sportivi urbani. La selezione delle attività è rapida e ben organizzata: le categorie sono suddivise in modo intuitivo, con icone chiare e nomi in italiano.
Durante gli allenamenti, il display AMOLED da 1,5 pollici mostra tutte le informazioni principali in tempo reale — frequenza cardiaca, ritmo, distanza, calorie e tempo — con layout personalizzabile. La risposta del touch resta reattiva anche con mani sudate o sotto la pioggia, e i due pulsanti laterali permettono di mettere in pausa o cambiare schermata senza dover interagire con lo schermo. È un dettaglio che fa la differenza quando si corre o si pedala.
Le mappe offline rappresentano una delle funzioni più interessanti. Si possono scaricare direttamente dall’app Zepp e utilizzare per seguire percorsi predefiniti o ritrovare la strada durante le escursioni. La navigazione turn-by-turn non è avanzata come quella di un navigatore dedicato, ma è più che sufficiente per orientarsi in contesti outdoor o trail leggeri. In abbinamento al GPS dual-band a 6 sistemi, il tracciamento delle rotte è sempre preciso, con deviazioni minime anche in zone alberate o tra edifici alti.
Zepp Coach continua a essere uno dei punti forti della piattaforma: analizza i dati accumulati nel tempo e suggerisce allenamenti progressivi basati sul livello di forma, sulla fatica e sul recupero. Il sistema non è invasivo: propone obiettivi realistici e piani calibrati sul proprio carico settimanale, senza forzare. Le notifiche sul polso indicano anche quando è meglio riposare o ridurre l’intensità, aiutando a evitare il sovrallenamento.
Il Balance 2 XT misura in modo continuo le zone di frequenza cardiaca, l’intensità dello sforzo e il tempo trascorso in ciascuna fase. Nelle sessioni di corsa, i dati si dimostrano coerenti con quelli di dispositivi più costosi, con un margine d’errore contenuto. Anche in bici, il GPS mantiene la precisione delle tracce, e la riproduzione del percorso tramite Zepp app consente un’analisi dettagliata dell’allenamento.
Per gli sport indoor, come HIIT o fitness, il sensore di movimento rileva con buona precisione i gesti, anche se non riconosce automaticamente tutti gli esercizi più complessi. La modalità HYROX è una gradita aggiunta, pensata per chi alterna corsa e allenamenti funzionali ad alta intensità. Il dispositivo gestisce bene i cambi rapidi di ritmo, con un aggiornamento continuo dei parametri.
Infine, l’algoritmo di valutazione VO₂ max e il punteggio BioCharge rendono più immediata la comprensione del proprio stato di forma. Dopo alcune settimane di utilizzo, il sistema diventa davvero utile: sa quando il corpo è in fase di recupero e quando è pronto per una sessione intensa.
GPS e connettività Amazfit Balance 2 XT
Uno dei punti di forza di Amazfit Balance 2 XT è senza dubbio il sistema di geolocalizzazione.
Lo smartwatch utilizza un chip GPS dual-band compatibile con sei costellazioni satellitari (GPS, Galileo, GLONASS, BeiDou, QZSS e NavIC). In pratica, significa ricezione più stabile e tracciati più precisi anche in contesti difficili, come vie strette o percorsi boschivi.
Nei test su strada e nei parchi cittadini, l’aggancio al segnale è stato quasi immediato, raramente superiore ai cinque secondi. Il percorso registrato risulta regolare e sovrapponibile a quello ottenuto con dispositivi di fascia superiore, senza deviazioni o perdite di segnale improvvise. Anche durante le sessioni in bici o corsa sotto gli alberi, il Balance 2 XT mantiene una precisione sorprendente per il suo prezzo.
La navigazione su mappa sfrutta i dati scaricati in locale tramite l’app Zepp. È possibile importare file GPX e seguire percorsi già tracciati, con indicazioni chiare e aggiornate in tempo reale. Non c’è una navigazione turn-by-turn evoluta come sui modelli premium, ma per trekking, corsa o escursioni leggere è perfettamente sufficiente.
Sul fronte connettività, il Balance 2 XT dispone di Bluetooth 5.2, Wi-Fi 2.4 GHz e di un altoparlante integrato per gestire chiamate e notifiche. Il microfono cattura bene la voce in ambienti tranquilli, mentre la qualità audio dell’altoparlante è buona per rispondere al volo o per comandi vocali, anche se il suono è mono e non stereo come sul modello superiore. In spazi rumorosi, la voce può risultare un po’ attenuata, ma resta perfettamente comprensibile.
Le notifiche da smartphone arrivano in tempo reale e la gestione è intuitiva: si può leggere il testo completo e rispondere con messaggi rapidi preimpostati (funzione attiva su Android). Le chiamate via Bluetooth sono fluide e, durante l’uso, la connessione resta stabile anche con lo smartphone a diversi metri di distanza.
In abbinamento all’app Zepp, la sincronizzazione dei dati è veloce e affidabile. Il trasferimento di mappe, aggiornamenti firmware o quadranti aggiuntivi avviene in pochi secondi tramite Wi-Fi, riducendo al minimo i tempi di attesa. Non manca la possibilità di connettere cuffie Bluetooth per ascoltare musica salvata localmente, anche se la memoria interna da 4 GB limita un po’ la quantità di brani disponibili.
La sezione connettività convince pienamente. Il GPS dual-band è preciso e reattivo, la sincronizzazione stabile e l’integrazione con le funzioni smart è più che sufficiente per un uso quotidiano.
Piccoli compromessi, come l’audio mono o la memoria ridotta, passano in secondo piano davanti alla solidità generale dell’esperienza.
Software e funzioni smart
Amazfit Balance 2 XT gira su Zepp OS 5, la piattaforma più recente di Amazfit, pensata per offrire un’esperienza fluida e completa anche sui modelli non premium. L’interfaccia è chiara, intuitiva e immediata fin dal primo avvio. Gli swipe sono rapidi, i menu ben organizzati e i tempi di risposta praticamente istantanei.
La personalizzazione è ampia: si possono scegliere centinaia di quadranti dall’app Zepp, regolare la disposizione dei widget, modificare le schermate rapide e impostare scorciatoie per le funzioni preferite.
Anche la gestione delle notifiche è completa con i messaggi provenienti da app come WhatsApp, Telegram o Gmail che arrivano puntualmente e restano leggibili con testo chiaro e scorrevole. Su Android è possibile rispondere direttamente dal polso con frasi rapide predefinite, una funzione assente su iPhone ma utile per chi usa Android come telefono principale.
Tra le funzioni smart spicca Zepp Flow, l’assistente vocale che consente di controllare le principali funzioni dello smartwatch usando comandi naturali. Funziona anche offline per attività semplici come avviare un allenamento o impostare un promemoria, mentre per le ricerche complesse si appoggia alla connessione Bluetooth con lo smartphone. Il riconoscimento della voce è buono e la reattività sorprende, anche in ambienti rumorosi.
Non manca il supporto ai pagamenti contactless tramite Zepp Pay, basato su tecnologia NFC. Il sistema è in fase di ampliamento in Europa, e in Italia è già compatibile con alcune banche selezionate. È una funzione comoda per chi fa sport o viaggia leggero e non vuole portarsi dietro portafoglio o smartphone. In alternativa, si possono utilizzare anche le carte virtuali fornite da partner abilitati all’interno dell’app.
Il lettore musicale integrato consente di trasferire file MP3 sullo storage interno da 4 GB, una capacità ridotta rispetto ai 32 GB del Balance 2 standard, ma sufficiente per diverse playlist offline. Collegando auricolari Bluetooth, si può allenare con musica senza bisogno del telefono. La sincronizzazione dei file avviene via Wi-Fi, con tempi piuttosto rapidi.
Zepp OS 5 integra anche una sezione dedicata alla gestione del sonno e del benessere, con statistiche chiare e suggerimenti di recupero. L’interfaccia grafica mostra l’andamento delle fasi notturne, la qualità del riposo e il punteggio BioCharge, che si aggiorna automaticamente ogni mattina in base ai parametri fisiologici rilevati.
Il sistema supporta inoltre le app di terze parti disponibili sullo store interno, un catalogo in crescita che include strumenti per il meteo, la produttività e il fitness. Le app si installano in pochi secondi e non rallentano il sistema, merito della leggerezza di Zepp OS.
Autonomia e ricarica Amazfit Balance 2 XT
L’autonomia è da sempre uno dei punti di forza degli smartwatch Amazfit, e il Balance 2 XT conferma la tradizione. La batteria integrata da circa 658 mAh assicura una durata dichiarata fino a 21 giorni in modalità standard, un valore che nella pratica si avvicina molto alla realtà. Con notifiche attive, monitoraggio continuo della frequenza cardiaca e un paio di allenamenti a settimana, si superano facilmente i 15-17 giorni senza bisogno di ricaricare.
Durante i test con uso più intenso — GPS attivo per oltre un’ora al giorno, Always-On Display acceso e luminosità automatica — il consumo cresce, ma resta ottimo. In queste condizioni, la media si attesta intorno ai 9-10 giorni, comunque un risultato eccellente per uno smartwatch con display AMOLED e funzioni smart complete. In modalità risparmio energetico, limitando le notifiche e il monitoraggio continuo, è possibile spingersi anche oltre le tre settimane.
Le sessioni sportive con GPS dual-band attivo incidono in modo prevedibile: ogni ora di tracciamento continuo consuma circa il 3-4% di batteria, un dato allineato a prodotti ben più costosi. Nei percorsi lunghi, il dispositivo regge senza problemi anche allenamenti di 5-6 ore con mappe offline, segno di un’ottima ottimizzazione energetica.
La ricarica avviene tramite il classico cavo magnetico proprietario incluso in confezione. L’aggancio è stabile e preciso, con pin metallici che si collegano facilmente alla base posteriore. Per una ricarica completa servono circa due ore, partendo da batteria scarica. Non è un record assoluto, ma la frequenza con cui serve collegarlo è talmente bassa da rendere il dato quasi irrilevante.

Rispetto al Balance 2, il comportamento energetico è pressoché identico. L’assenza di alcune funzioni come la modalità immersione o il doppio altoparlante contribuisce addirittura a una lieve efficienza migliore. Anche il consumo in standby resta contenuto: con AOD disattivato, la perdita notturna è inferiore all’1%.
Nell’uso quotidiano, il Balance 2 XT trasmette la sensazione di un dispositivo “instancabile”. Si ricarica raramente, si dimentica facilmente il caricatore a casa e resta sempre pronto all’uso, anche dopo giorni di notifiche e allenamenti.
App Zepp e affidabilità dei dati
L’app Zepp resta il fulcro dell’ecosistema Amazfit, e con il Balance 2 XT raggiunge una maturità quasi completa. L’interfaccia è pulita, intuitiva e ben organizzata. Tutti i dati — battito, SpO₂, stress, sonno e allenamenti — sono raccolti in grafici chiari e aggiornati in tempo reale. La sincronizzazione con lo smartwatch è rapida: in pochi secondi dopo la connessione Bluetooth i valori vengono trasferiti senza interruzioni o ritardi visibili.
Le metriche raccolte durante gli allenamenti risultano coerenti con dispositivi di fascia superiore. La frequenza cardiaca segue l’andamento reale anche in sessioni con variazioni improvvise di ritmo, e i grafici mostrano picchi e cali con precisione. Il tracciamento GPS, importato nella mappa dell’app, si sovrappone quasi perfettamente ai percorsi registrati da dispositivi Garmin e Polar, confermando l’affidabilità del chip dual-band.
La sezione dedicata al sonno è una delle più complete. Zepp analizza durata, qualità, fasi REM e punteggio di recupero, aggiungendo un’indicazione del livello di respirazione notturna. Al mattino, il punteggio BioCharge riassume in un numero la condizione fisica generale, utile per capire quanto il corpo è pronto a sostenere un nuovo allenamento. Non è una metrica “scientifica” in senso stretto, ma dopo alcuni giorni di utilizzo diventa sorprendentemente affidabile nel riflettere le sensazioni reali.
Il monitoraggio dello stress e della variabilità della frequenza cardiaca (HRV) si aggiorna costantemente, e i valori si mantengono coerenti con quanto misurato da strumenti dedicati. Anche le funzioni di recupero e carico settimanale sono ben integrate: Zepp mostra quando è opportuno intensificare l’attività e quando invece è meglio concedersi una pausa. È un approccio semplice ma efficace, ideale per chi vuole seguire un piano di allenamento senza dover interpretare grafici complessi.
L’app consente inoltre di esportare i dati verso Strava, Apple Health, Google Fit e TrainingPeaks, una compatibilità importante per chi usa più piattaforme di analisi. Durante le prove non si sono verificati bug rilevanti o problemi di sincronizzazione. L’unico piccolo limite, comune a molti smartwatch, è la gestione dei dati simultanei su più dispositivi: se si cambia smartphone, è consigliabile eseguire prima il backup completo per non perdere le statistiche.
Anche la gestione degli aggiornamenti firmware è stabile. Le nuove versioni vengono scaricate via Wi-Fi in pochi minuti e installate automaticamente, spesso migliorando la precisione dei sensori o aggiungendo funzioni minori. In tutto questo, Zepp si conferma un’app matura, affidabile e ben tradotta in italiano.

Differenze chiave tra Balance 2 XT e Balance 2
Per capire meglio la posizione del Balance 2 XT all’interno della gamma Amazfit, vale la pena confrontarlo direttamente con il Balance 2, il modello più costoso e completo. A livello estetico i due smartwatch sono quasi identici, ma cambiano alcuni dettagli tecnici che influenzano prezzo e destinazione d’uso.
Il Balance 2 è pensato per chi cerca materiali più pregiati e funzioni avanzate, mentre il Balance 2 XT punta sull’essenzialità senza rinunciare alla sostanza. Amazfit ha scelto con attenzione dove tagliare: tutto ciò che serve per lo sport e la salute rimane, mentre scompaiono alcune funzioni di nicchia pensate per gli utenti più esigenti.
| Caratteristica | Balance 2 | Balance 2 XT |
| Vetro protettivo | Zaffiro antigraffio | Gorilla Glass temperato |
| Resistenza all’acqua | 10 ATM + modalità immersione | 5 ATM (nuoto, ma niente immersioni) |
| Materiali | Cassa in alluminio premium | Cassa in alluminio + polimero rinforzato |
| Audio | Doppio altoparlante stereo | Altoparlante singolo mono |
| Storage interno | 32 GB | 4 GB |
| Sensori aggiuntivi | Temperatura cutanea, BIA corpo | Assenti |
| Modalità Golf | Presente | Assente |
| Prezzo di listino | ~299,90 € | ~199,90 € |
| Autonomia dichiarata | Fino a 21 giorni | Fino a 21 giorni |
Le differenze principali si concentrano su materiali e funzioni extra. Il vetro zaffiro del Balance 2 offre una protezione superiore contro i graffi e dà un aspetto più “premium”, ma nella pratica il Gorilla Glass del modello XT resiste bene all’uso quotidiano. Anche la resistenza all’acqua è diversa: 10 ATM con modalità immersione per il Balance 2, 5 ATM per l’XT, che resta comunque adatto al nuoto e alla doccia.

Sul fronte hardware, i due condividono lo stesso sensore BioTracker 6.0, lo stesso chip GPS dual-band e la medesima batteria. L’autonomia, infatti, è identica. Cambia invece la parte multimediale: il Balance 2 ha audio stereo e più memoria interna, pensata per mappe dettagliate e musica offline. L’XT si accontenta di 4 GB, sufficienti per playlist leggere e percorsi standard.
Chi pratica sport avanzati o desidera analizzare la composizione corporea troverà nel Balance 2 funzioni aggiuntive utili, ma per la maggior parte degli utenti la versione XT offre già tutto ciò che serve: prestazioni solide, sensori affidabili e un’esperienza quotidiana completa, a un prezzo più razionale.
Balance 2 XT rappresenta la scelta più intelligente per chi cerca qualità e autonomia Amazfit senza spingersi oltre i 200 euro. Il Balance 2 resta il top per materiali e completezza, ma nell’uso reale la differenza più evidente è il prezzo.
Prove sul campo Amazfit Balance 2 XT
Come sempre, la prova sul campo è quella che racconta davvero cosa vale uno smartwatch. Nel caso di Amazfit Balance 2 XT, i test hanno confermato la solidità generale del prodotto e la coerenza tra scheda tecnica e comportamento reale.
Durante le sessioni di corsa su strada, il GPS dual-band si è dimostrato immediato e stabile. L’aggancio al segnale avviene in pochi secondi e la traccia rimane precisa anche tra edifici alti o in zone alberate. Le deviazioni rispetto ai riferimenti Garmin sono minime, nell’ordine di pochi metri. Anche la distanza registrata e il ritmo medio risultano affidabili, segno che il chip GNSS lavora bene in tutte le condizioni.
Il sensore BioTracker 6.0 si comporta in modo convincente. Nei test con corsa e bici, la frequenza cardiaca segue i cambi di ritmo senza ritardi evidenti. Il margine di scarto rispetto a una fascia toracica resta entro il 4%, un risultato ottimo per un dispositivo di questa fascia. Nelle sessioni più brevi o ad alta intensità, il grafico mostra solo lievi oscillazioni iniziali, che si stabilizzano dopo il primo minuto di attività.
In palestra, Amazfit Balance 2 XT riconosce correttamente gli esercizi di base e misura con coerenza il consumo calorico. Le modalità dedicate all’HIIT e al HYROX sono tra le più complete del sistema Zepp: l’orologio rileva con precisione la frequenza cardiaca, la durata delle fasi e i tempi di recupero. L’integrazione con Zepp Coach aggiunge valore reale, perché suggerisce quando ridurre l’intensità o aumentare il carico in base allo stato fisico del momento.
Nel nuoto, la certificazione 5 ATM consente di usarlo senza timori. Rileva con precisione il numero di vasche, la distanza e lo stile, anche se manca la modalità immersione presente sul Balance 2. In piscina la leggibilità del display resta ottima, e i pulsanti fisici permettono di gestire le funzioni senza dover toccare lo schermo.
Il monitoraggio del sonno è un altro punto in cui Amazfit ha fatto un buon lavoro. Le fasi REM, profonda e leggera vengono identificate in modo accurato, e il punteggio di recupero coincide con le sensazioni del mattino. Anche il rilevamento delle interruzioni notturne è affidabile: durante la prova, i risvegli segnalati sono risultati coerenti con quelli effettivi.
Sul fronte autonomia, i risultati reali si avvicinano molto ai dati dichiarati. Con uso intenso — notifiche, GPS, SpO₂ attivo e AOD sempre acceso — si ottengono circa 9-10 giorni pieni. Riducendo leggermente il monitoraggio continuo, si superano senza sforzo i 15 giorni. È un’autonomia che permette di allenarsi, dormire e viaggiare senza preoccuparsi del caricatore.
La qualità costruttiva si conferma anche dopo giorni di utilizzo continuativo. Il vetro non mostra graffi visibili, la cassa mantiene l’aspetto originale e il cinturino in silicone resta confortevole anche durante l’attività fisica intensa. Il peso, ben bilanciato, fa sì che il Balance 2 XT resti stabile al polso senza stringere troppo.
Infine, la gestione delle notifiche e delle chiamate Bluetooth si è dimostrata affidabile. Le notifiche arrivano puntuali e leggibili, mentre le chiamate via orologio risultano chiare in ambienti silenziosi. In esterno, l’altoparlante mono mantiene un volume sufficiente per brevi conversazioni, ma non sostituisce ovviamente l’audio stereo del modello superiore.
Amazfit Balance 2 XT si comporta come uno smartwatch maturo, preciso e ben calibrato. È uno strumento di allenamento affidabile, che accompagna lo sportivo senza distrazioni o compromessi. La sensazione, dopo giorni di test, è quella di un prodotto completo e concreto, capace di offrire molto più di quanto il prezzo faccia immaginare.

Alternative interne Amazfit
All’interno della gamma Amazfit, il Balance 2 XT si colloca in una posizione strategica. È il modello che unisce l’anima multisport del brand con un prezzo ancora accessibile, e per questo rappresenta la scelta più equilibrata per la maggior parte degli utenti.
Chi cerca un dispositivo più raffinato può salire al Balance 2, che offre materiali premium, vetro zaffiro, resistenza all’acqua fino a 10 ATM, audio stereo e memoria interna più ampia. Costa circa cento euro in più, ma aggiunge quelle funzioni “da vetrina” pensate per chi vuole il massimo senza compromessi. Nella pratica, però, l’esperienza d’uso quotidiana resta molto simile: stessi sensori, stessa autonomia e medesimo chip GPS dual-band.
Per chi invece preferisce un approccio più “outdoor puro”, il riferimento interno resta la serie T-Rex. Il T-Rex 3 Pro, ad esempio, è più ingombrante ma anche più resistente: certificazioni militari, cassa rinforzata e modalità di immersione reale fino a 10 ATM. È la scelta ideale per trekking, escursioni o sport estremi, anche se perde in eleganza e leggerezza rispetto al Balance 2 XT.
Infine, chi punta al massimo della versatilità e desidera uno smartwatch più orientato al benessere generale può guardare al Balance, ancora valido per autonomia e comfort, ma ormai inferiore in precisione GPS e velocità del sistema operativo.

Amazfit Balance 2 XT è la soluzione più logica per chi cerca prestazioni serie, peso contenuto e prezzo sotto i 200 euro. Offre quasi tutto ciò che serve a chi pratica sport regolarmente, senza eccedere in funzioni di nicchia o costi inutili. È la versione che incarna meglio la filosofia Amazfit: tanta sostanza, autonomia da record e un equilibrio perfetto tra sport e vita quotidiana.
Conclusione e valutazione Amazfit Balance 2 XT
Dopo diversi giorni di utilizzo, Amazfit Balance 2 XT mi ha convinto per equilibrio e concretezza.
Non ha la spettacolarità dei top di gamma, né vuole imitarli, ma piuttosto, si concentra su ciò che serve davvero: precisione nei dati, autonomia e una piattaforma software finalmente matura.
L’ho usato in corsa, in bici, al lavoro e in viaggio e in ogni contesto si è comportato come un compagno affidabile, mai invadente. Il GPS è sempre pronto, le notifiche arrivano puntuali e il display resta perfettamente leggibile anche sotto il sole. L’autonomia, poi, è una certezza: ti dimentichi quasi di doverlo caricare.
Rispetto al Balance 2 più costoso, si rinuncia a pochi dettagli — vetro zaffiro, audio stereo e funzioni extra — ma l’esperienza quotidiana resta praticamente la stessa. È il classico esempio di prodotto pensato bene, senza sprechi e senza quella voglia di apparire che spesso rovina i modelli più cari.
Per me, il Balance 2 XT è lo smartwatch che consiglierei a chi vuole allenarsi seriamente, restare connesso e non doverlo ricaricare ogni tre giorni: concreto, bilanciato e onesto nel prezzo.






























