Windows 11 supera Windows 10: più per necessità che per amore

Quattro anni dopo il lancio, Windows 11 conquista il primo posto
Microsoft ci ha messo un po’, ma alla fine ce l’ha fatta: Windows 11 è diventato il sistema operativo più usato al mondo, superando Windows 10 per la prima volta da quando è stato lanciato. Un traguardo importante, anche se non proprio frutto di un amore spontaneo da parte degli utenti.
Secondo gli ultimi dati, il 52% degli utenti Windows utilizza ora Windows 11, mentre Windows 10 è sceso al 44,59%. Appena sei mesi fa la situazione era opposta: Windows 10 dominava ancora con oltre il 60% e Windows 11 arrancava al 35%.
Un sorpasso spinto dalla fine del supporto
Cosa ha determinato il sorpasso? Semplice: la fine del supporto a Windows 10, fissata per ottobre 2025, ha costretto molti utenti e aziende a riconsiderare la migrazione. In parallelo, Microsoft ha introdotto Windows Backup for Organizations, uno strumento pensato per facilitare l’aggiornamento su larga scala nei contesti aziendali.
Per chi gestisce decine o centinaia di PC, questo ha significato meno grattacapi e più sicurezza nella pianificazione del passaggio.
Un sistema operativo che divide
Ma Windows 11 non ha conquistato tutti. Il sistema offre funzioni moderne, maggiore personalizzazione e integrazione con AI, ma presenta anche aspetti frustranti.
Un esempio? Il menu del clic destro, che continua a essere poco intuitivo. Funzioni basilari come copia e incolla sono ancora lì, ma spesso nascoste dietro un secondo clic o un submenu. È un po’ come passare da una radio con manopole a un’auto con touchscreen in cui per alzare il volume servono tre passaggi.
Microsoft continua a limare gli angoli
Nonostante le critiche, Microsoft non si ferma: gli aggiornamenti continuano ad arrivare. Uno degli ultimi ha finalmente migliorato il supporto alle porte USB-C: ora funzionano per ricarica, trasferimento dati e uscita video senza più etichette confuse o incompatibilità.
E all’orizzonte c’è Copilot+, il nuovo assistente AI integrato nel sistema operativo, pensato per semplificare attività complesse e aumentare la produttività quotidiana.
Un successo condizionato
Quindi sì, Windows 11 è il numero uno, ma non per entusiasmo diffuso. Molti utenti si sono trovati con l’unica alternativa di aggiornare o restare tagliati fuori. Ora la vera sfida sarà trasformare questa migrazione forzata in un vantaggio reale, con miglioramenti tangibili nell’esperienza utente.
Il futuro di Windows 11 dipende tutto da qui. E da quanto Microsoft saprà ascoltare i feedback e limare le asperità. Perché quando la concorrenza è assente, vincere è facile. Ma convincere… è un’altra storia.