OnePlus Pad 3: il tablet Android che ci serviva – Recensione

Non capita spesso di vedere un tablet Android provare davvero a dare fastidio ai colossi del settore. OnePlus Pad 3, almeno sulla carta, ci prova sul serio. Un display enorme da 13,2 pollici, un chip Snapdragon 8 Gen 3 in versione “Elite” e un impianto audio con ben 8 speaker. Se a questo si aggiunge un software finalmente più maturo, supportato da funzioni AI, e un’autonomia generosa, il quadro diventa subito interessante.

In Italia parte da 599 euro per la versione 12 + 256 GB, salendo a 699 euro (listino) per quella 16 + 512 GB. Non è un prezzo aggressivo, anzi, ma il posizionamento è chiaro: non un low cost da divano, ma un dispositivo pensato per chi cerca potenza, multimedialità e produttività in un solo oggetto.

Recensione OnePlus Pad 3

OnePlus Pad 3 : Voto 8.8

OnePlus Pad 3 è il tablet Android che finalmente riesce a mettere insieme potenza vera, software maturo e autonomia concreta in un design curato e funzionale. Non è perfetto, ma è credibile, coerente e pensato per chi lavora, guarda contenuti e si muove spesso. Se il display OLED non è un must assoluto e si può rinunciare al 5G, oggi sotto i 700 euro è la proposta Android più solida e completa in circolazione.

Pro

  • Display grande, fluido, ben calibrato
  • Prestazioni da flagship 2025
  • Audio a 8 speaker
  • Autonomia eccellente, ricarica ultra rapida
  • Tastiera ben progettata
  • Software OxygenOS 15
  • Multitasking
  • Ottimo rapporto dotazione/prezzo

Contro

  • Niente OLED, né HDR avanzato
  • Manca il lettore di impronte
  • Fotocamere solo sufficienti
  • Nessuna versione 5G

Confezione di vendita OnePlus Pad 3

La confezione di OnePlus Pad 3 segue la filosofia minimal del brand: elegante, curata, ma senza fronzoli inutili. All’interno troviamo ovviamente il tablet, ben protetto da una pellicola opaca preapplicata, utile contro ditate e riflessi, anche se non sostituisce un vero vetro temperato.

Confezione di vendita standard OnePlus Pad 3

Nei bundle promozionali (disponibili fino a fine luglio), OnePlus offre la cover magnetica e la penna Stylo 2 oltre a un forte sconto sulla keyboard, ma se lo comprate separatamente, potreste trovarvi con solo il cavo USB‑C nella scatola.

Costruzione, design ed ergonomia

Il primo impatto con OnePlus Pad 3 è quello di un dispositivo importante, non solo per il form factor imponente, ma per la cura quasi maniacale che OnePlus ha riservato ai dettagli.

La scocca è realizzata in lega di alluminio CNC, con un’unica lastra curvata ai bordi posteriori che rende il tutto solido, rigido e al tempo stesso elegante.

Il design resta coerente con il modello precedente, ma guadagna in pulizia: i bordi sono piatti ma smussati leggermente nei punti giusti, così da non risultare taglienti mentre il modulo fotografico posteriore è incastonato in una capsula laterale.

Il peso è di 675 grammi, distribuiti su uno spessore di appena 5,97 mm: una cifra davvero notevole per un tablet con una batteria da oltre 12.000 mAh. In mano non è leggerissimo, anzi, si fa sentire soprattutto se lo si impugna per leggere o navigare per più di mezz’ora, ma su scrivania o con la tastiera agganciata diventa uno strumento stabile e ben bilanciato.

OnePlus Pad 3 ha uno spessore ridotto

La parte frontale è dominata da un display LCD da 13,2″, con bordi simmetrici di circa 6 mm con la fotocamera frontale da 8 MP che è incastonata nel bordo superiore (in orizzontale), scelta sensata per un tablet che punta anche sulla produttività e sulle videochiamate. Non c’è notch né foro nel display, soluzione che aiuta a mantenere un design pulito e professionale.

Ampio display da 13 pollici di OnePlus Pad 3

Lateralmente, sul lato sinistro (in posizione orizzontale), troviamo i pin magnetici per il collegamento della tastiera, mentre sul lato superiore ci sono i tasti volume e un profilo magnetico per la ricarica della penna Stylo 2. Il tasto accensione è posizionato in alto a sinistra, facilmente raggiungibile, ma manca qualsiasi tipo di sensore biometrico: nessuna impronta digitale, né sotto il display né integrata nel tasto power.

Gli otto speaker sono distribuiti in maniera simmetrica: due per ogni lato lungo, uno woofer e un tweeter per lato, per un totale di 4 woofer + 4 tweeter. I fori sono lavorati con precisione al laser e ben allineati con il profilo in alluminio. Il risultato è un audio potente, bilanciato, con una scena ampia e reale. L’assenza del jack audio si sente poco, grazie al supporto Bluetooth 5.3 e codec aptX Adaptive.

Esteticamente è un oggetto che comunica solidità, modernità e ambizione: non cerca scorciatoie con materiali lucidi o effetti speciali: è pulito, essenziale, ma mai banale. I due colori proposti – Storm Blue e Frosted Silver – sono sobri ma di classe. Lo Storm Blue in particolare ha una finitura opaca che nasconde bene le impronte e restituisce un ottimo grip.

E’ un tablet pensato per essere usato su una scrivania o su uno stand, dove può dare il meglio in termini di ergonomia. In mano, pesa. Ma non è questo il suo ruolo.

Display OnePlus Pad 3

Grande, fluido, ma non perfetto

Diciamolo subito: il display da 13,2 pollici del OnePlus Pad 3 fa impressione. Non solo per le dimensioni, ma anche per qualità complessiva, fluidità e fedeltà cromatica. La tecnologia scelta è LCD LTPS, e se da un lato ci si potrebbe aspettare un OLED su questa fascia di prezzo, OnePlus ha tirato fuori il massimo da questo pannello.

La risoluzione è elevatissima: 3392 x 2400 pixel, con densità di 296 PPI. Nonostante le dimensioni generose, i contenuti risultano sempre ben definiti. Il refresh rate dinamico arriva a 144 Hz, gestito in automatico dallo scheduler OxygenOS in base al contenuto a schermo: da 30 a 144 Hz in modo fluido e intelligente.

Uno dei punti di forza è la profondità colore a 12 bit: rispetto ai classici 8 bit dei pannelli base, la differenza nella gradazione e sfumatura dei colori è netta. Il contrasto si attesta intorno ai 1500:1, e la luminosità di picco dichiarata è 900 nit.

Nei nostri test, il pannello si comporta bene anche in ambienti molto luminosi, con una gestione automatica efficace, ma sotto luce diretta del sole rimane meno leggibile di un OLED.

Il formato 3:2 è perfetto per la produttività: consente di visualizzare più contenuti in verticale (es. documenti, fogli di calcolo, finestre web) rispetto ai più diffusi 16:10. Per il multimedia, invece, lascia bande nere sopra e sotto, ma la qualità audio compensa ampiamente.

Ottima la resa nella fruizione di video su Netflix, YouTube e Disney+: la certificazione Widevine L1 garantisce contenuti in full HD e oltre. Manca però il supporto HDR10+ o Dolby Vision, che ci si aspetterebbe a questo prezzo. In compenso, il trattamento anti-riflesso funziona bene, e la pellicola opaca preapplicata attenua fastidiosi riflessi senza compromettere troppo i colori.

Il touch è reattivo, preciso, e supporta pienamente la Stylo 2 con latenza bassissima e 4096 livelli di pressione. Disegnare o prendere appunti è naturale, con una precisione che ricorda da vicino l’esperienza su iPad con Apple Pencil.

E’ un ottimo pannello LCD, superiore alla media dei tablet Android, ma la mancanza di un OLED si sente in certe situazioni, specie quando si guarda un film in penombra o si cercano neri assoluti.

Prestazioni OnePlus Pad 3

Tanta potenza, e non solo per giocare

Se c’è un aspetto in cui OnePlus Pad 3 fa davvero la voce grossa, è proprio questo: le prestazioni. Il cuore del tablet è il Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3 Elite, un SoC che conosciamo bene dagli smartphone top gamma 2025, ma qui ottimizzato per un utilizzo prolungato e meno aggressivo in termini di throttling. È costruito su processo a 4nm TSMC, con CPU a 8 core (1x Cortex-X4, 5x Cortex-A720, 2x Cortex-A520) e GPU Adreno 750, e già questo dovrebbe bastare a far capire con che tipo di cavallo abbiamo a che fare.

Il tutto è accompagnato da 12 o 16 GB di RAM LPDDR5X, a seconda della versione, e 256 o 512 GB di storage UFS 4.0. Niente espansione microSD, ma onestamente non se ne sente il bisogno. Lo storage è rapidissimo: siamo nell’ordine dei 4 GB/s in lettura sequenziale, valori da SSD NVMe, non da tablet.

In uso quotidiano, questo si traduce in fluidità assoluta: le app si aprono istantaneamente, il multitasking non accenna a cedere neanche con 3 app in finestra, un browser con 12 tab aperti e un documento PDF in editing. La gestione RAM è perfetta, anche con sessioni di lavoro complesse. OxygenOS 15 ottimizza in modo intelligente il carico: le app meno usate vengono congelate ma riaperte quasi istantaneamente.

Esperienza in ambito produttivo

Usato con tastiera magnetica OnePlus Pad 3 inizia a somigliare più a un ultrabook che a un classico tablet. L’interfaccia Open Canvas consente di spostare, ridimensionare e tenere attive più finestre contemporaneamente senza limiti artificiali. Puoi scrivere su Word, guardare una presentazione su YouTube e tenere una call su Meet, tutto insieme, e il tablet regge senza nemmeno surriscaldarsi.

La scrittura è comoda, l’editing di testi e fogli di calcolo è fattibile anche su piattaforme web come Google Docs o Office 365, e con una tastiera esterna diventa uno strumento da lavoro vero, con l’unica limitazione delle app Android che, su alcuni fronti, sono ancora inferiori alle controparti desktop.

OnePlus Pad 3 con keyboard

Esperienza multimediale

Chi pensa che un tablet serva solo per guardare Netflix sul divano, qui avrà pane per i suoi denti. OnePlus Pad 3 è una vera macchina da intrattenimento. Il grande display da 13,2″ unito ai 144 Hz, al formato 3:2 e agli 8 speaker creano un effetto immersivo che, onestamente, su Android non si vede spesso.

Abbiamo guardato intere puntate di serie in streaming, film in Full HD su Netflix (grazie al supporto Widevine L1) e video 4K su YouTube senza un singolo tentennamento. Anche il rendering in Adobe Lightroom Mobile e Premiere Rush avviene con sorprendente velocità per un dispositivo mobile. Può gestire editing foto base, tagli video leggeri e anche modellazione 3D semplice (con app compatibili) senza battere ciglio.

Il gaming è una passeggiata: Genshin Impact, Call of Duty Mobile, Asphalt 9, PUBG girano a dettaglio massimo e framerate stabili, con temperature mai fastidiose. L’audio potente aiuta moltissimo nella percezione ambientale, e lo schermo grande fa la differenza nei titoli più cinematografici.

Connettività e limiti

Sul piano delle connessioni, abbiamo:

  • Wi-Fi 7
  • Bluetooth 5.3
  • USB-C 3.2 Gen 1

La connessione è sempre stabile, la banda è pienamente sfruttata su Wi-Fi 6/6E e reti Mesh moderne. Si sente però l’assenza di una versione LTE o 5G: se cercate un dispositivo da usare fuori casa con una SIM, questo non fa per voi.

Manca anche un lettore d’impronte: niente sensore sotto al display né integrato nel tasto power. Lo sblocco è affidato al riconoscimento facciale 2D, che è veloce in buone condizioni di luce, ma ovviamente poco sicuro.

Audio OnePlus Pad 3

8 speaker che cambiano tutto

Non lo diciamo per abbellire la scheda tecnica: l’audio del OnePlus Pad 3 è davvero uno degli aspetti che più ci ha colpito nell’uso quotidiano. Non è solo potente — cosa che ormai ci si aspetta da un tablet di fascia alta — ma è spaziale, bilanciato, e sorprendentemente immersivo. Tanto che abbiamo deciso di dedicargli una sezione a parte.

Sotto la scocca ci sono 8 speaker, disposti simmetricamente: 4 woofer e 4 tweeter, per una separazione stereo reale, efficace sia in verticale che in orizzontale. La differenza si sente subito: la scena sonora è ampia, tridimensionale, con un’ottima gestione dei medi e degli alti, e bassi pieni per essere un dispositivo così sottile.

Che si tratti di una serie su Netflix, una sessione di gaming, un video su YouTube o un meeting su Meet, l’audio ha sempre quella marcia in più. Anche al massimo volume non ci sono vibrazioni né distorsioni evidenti, segno che il telaio è stato progettato per contenere la pressione sonora senza perdere rigidezza strutturale.

Nel gaming, la separazione dei canali è eccellente: in Call of Duty Mobile, ad esempio, si percepiscono chiaramente i suoni direzionali, e questo migliora anche il gameplay. Per film e musica, la resa dinamica è più che sufficiente per non far rimpiangere una soundbar o cuffie economiche.

Ovviamente, manca il jack da 3,5 mm, ma il supporto Bluetooth 5.3 con codec aptX Adaptive assicura una resa wireless di ottimo livello con le cuffie giuste. Anche con le Nothing Headphone (1) e le Sony WH-1000XM5, la sincronizzazione è impeccabile e la qualità resta alta anche in modalità a bassa latenza.

In videochiamata, il microfono cattura bene la voce e gli speaker rendono chiaro ogni intervento, anche in ambienti non silenziosi. Qui lo si sente che il target del dispositivo non è solo l’intrattenimento ma anche la produttività audio-visiva.

Software e AI OnePlus Pad 3

OxygenOS 15 è finalmente da tablet

Chi ha usato tablet Android in passato sa che, spesso, il software era poco più di una versione ingrandita dell’interfaccia smartphone. Con OnePlus Pad 3, questa percezione cambia. OxygenOS 15, basato su Android 15, è una delle esperienze software più coerenti e funzionali mai viste su un tablet Android.

Non solo gira sempre fluido, sfruttando al massimo i 144 Hz del display, ma è pensato per sfruttare lo spazio extra in modo intelligente. E lo fa senza confonderti con overlay pesanti o soluzioni troppo “creative”: qui tutto è essenziale, veloce, e focalizzato sulla produttività.

Android 15 su OnePlus Pad 3

Open Canvas e multitasking fluido

La vera rivoluzione è Open Canvas, il nuovo sistema multitasking introdotto da OnePlus per i suoi tablet. Permette di lavorare con fino a 3 app contemporaneamente in finestra, gestite in modo flessibile: si possono ridimensionare, sovrapporre, spostare oltre il bordo visibile dello schermo e richiamare con un solo swipe.

Il bello è che le app non si congelano mai, anche lasciandole in background. Un PDF, una pagina web, una nota: tutto rimane attivo. E il passaggio da un’app all’altra è istantaneo. Siamo finalmente di fronte a un multitasking vero, non finto come su tanti altri dispositivi Android.

OnePlus Pad 3 multitasking con Open Canvas

E se colleghi il Pad 3 alla tastiera magnetica, si attiva una modalità “quasi desktop” con dock inferiore, barra delle app recenti, scorciatoie rapide e supporto completo per mouse e trackpad. Non sarà Windows, ma per molte attività quotidiane è davvero sufficiente.

Intelligenza artificiale che serve davvero

OnePlus ha introdotto una serie di funzioni AI che non sembrano messe lì solo per moda. Sono utili, concrete e ben integrate.

  • AI Writer ti aiuta a scrivere testi, rispondere alle mail, formulare messaggi più professionali o sintetici.
  • Summarize è una manna per studenti e professionisti: può estrarre in automatico i punti chiave di un documento, un articolo web o un file PDF.
  • Gemini integrato (il nuovo assistente Google AI) può essere richiamato anche a schermo intero, ed è capace di dare supporto contestuale, completare frasi o aiutarti con ricerche e organizzazione.
  • La funzione Smart Cut & Share permette di catturare porzioni di testo o immagini da qualsiasi app e salvarle in una dashboard condivisa con il telefono OnePlus.

Tutto questo gira in locale dove possibile, senza dover sempre passare da cloud o attese inutili. In più, l’AI è disattivabile: se non la vuoi, basta un toggle. Non è imposta.

Personalizzazioni OxygenOS: tutto dove serve

OxygenOS 15 offre un buon livello di personalizzazione, senza complicare l’interfaccia. Puoi cambiare stile delle icone, dimensioni della griglia, animazioni di sistema, layout della home in modalità desktop o tablet, e scegliere il livello di trasparenza dei menu contestuali.

È possibile attivare gesture avanzate, come lo swipe per ridurre le finestre, drag & drop tra app in split screen, e shortcut laterali con barra flottante, in stile Samsung Dex o iPadOS.

Tra le chicche:

  • Modalità Focus per ridurre le distrazioni durante lo studio/lavoro.
  • App Locker con impronta digitale (se usi un device associato).
  • Sincronizzazione OnePlus Cloud per note, screenshot, impostazioni e file.
  • Integrazione con l’ecosistema OnePlus: puoi trasferire file al volo dal tuo smartphone, condividere la clipboard, ricevere notifiche o rispondere ai messaggi dal tablet se usi un telefono OnePlus.

Supporto e aggiornamenti a lungo termine

Uno dei vantaggi concreti è il supporto software: OnePlus promette 3 major update Android (quindi fino ad Android 18) e 6 anni di patch di sicurezza, che lo proiettano oltre il 2030. Per un tablet Android è un impegno quasi inedito. Non solo marketing: anche l’esperienza degli ultimi due anni ci conferma che OnePlus, lato update, è migliorata parecchio.

Fotocamere OnePlus Pad 3

Fanno il loro dovere, senza ambizioni

Non ci si compra un tablet per fotografare. E OnePlus lo sa. Le fotocamere di Pad 3 non vogliono stupire, né giocare alla pari con quelle di uno smartphone. Vogliono semplicemente funzionare quando serve, e nel nostro utilizzo è esattamente quello che fanno.

Sul retro troviamo un sensore da 13 megapixel:un modulo semplice, a fuoco fisso, con apertura f/2.2. Gli scatti sono discreti in buona luce, con colori naturali e un livello di dettaglio sufficiente per scansioni, documenti o qualche foto occasionale. Quando la luce cala, però, la qualità crolla rapidamente: rumore, perdita di nitidezza e tempi di scatto lunghi rendono gli scatti notturni poco utilizzabili. Ma, ripetiamolo, non è questo il suo mestiere.

fotocamera OnePlus Pad 3

Molto più importante è la fotocamera frontale, da 8 megapixel, posizionata sul bordo orizzontale. Ed è un bene, perché così nelle videochiamate si guarda dritto in camera, come su un portatile. È un sensore senza autofocus, ma il campo visivo è ampio e la qualità è più che adeguata per Meet, Zoom, Teams o qualsiasi altra app da remoto.

Anche l’audio in registrazione è buono, grazie ai microfoni integrati con cancellazione del rumore ambientale. Nelle nostre prove, la voce è risultata sempre chiara, anche con rumori di fondo leggeri o in ambienti non trattati.

La UI della fotocamera è la solita di OnePlus: minimale, reattiva, con pochi fronzoli. Niente modalità Pro, niente zoom digitale decente, e i video si fermano al 1080p a 30 fps per entrambe le camere. Di più non serviva.

Batteria e ricarica OnePlus Pad 3

Maratona da top di gamma

Quando prendi in mano un tablet da 13,2 pollici e lo usi per lavorare, guardare video, disegnare, navigare e magari anche giocare, è facile pensare che dovrai correre al caricatore ogni sera. E invece no.

OnePlus Pad 3 integra una batteria da 12.140 mAh, una delle più grandi mai viste su un tablet consumer. Ma non è solo una questione di numeri: qui c’è un lavoro evidente di ottimizzazione tra hardware e software, che porta a risultati davvero concreti.

Nelle nostre giornate tipo – uso misto tra scrittura, video, navigazione e un’oretta di gaming – abbiamo superato le 13 ore di schermo attivo senza sforzi. E con uso leggero si arriva tranquillamente ai 2 giorni pieni. In standby consuma pochissimo: lasciato acceso con connessione Wi‑Fi e notifiche attive, ha perso solo il 3% in 24 ore. Segno che OxygenOS 15 è ben calibrato anche nei processi in background.

SuperVOOC 80W: ricarica veloce, davvero

Quando arriva il momento di ricaricare, ci si aspetterebbe un’agonia da tablet. E invece OnePlus Pad 3 si affida alla ricarica rapida SuperVOOC da 80 watt, che in meno di 1 ora e 30 minuti porta la batteria da 0 a 100%.

Nei nostri test:

  • 20% in 10 minuti
  • 50% in 25 minuti
  • 100% in circa 88 minuti

È una delle ricariche più rapide in assoluto nel panorama tablet, e diventa particolarmente utile in mobilità: bastano 15-20 minuti attaccati alla presa per avere una mezza giornata di utilizzo garantita.

Ecosistema e accessori OnePlus Pad 3

Tastiera e penna fanno la differenza

Un tablet da solo può fare tanto, ma è con i giusti accessori che si trasforma davvero in uno strumento completo. OnePlus Pad 3, in questo senso, non si limita ad accompagnare qualche gadget secondario, ma punta su una vera estensione funzionale, progettata in parallelo al dispositivo.

OnePlus Magnetic Keyboard

La tastiera magnetica ufficiale è uno degli accessori che consigliamo senza esitazioni. Si aggancia in un attimo tramite i pin pogo sul retro del tablet e, una volta montata, offre un’esperienza di digitazione sorprendentemente valida. I tasti hanno una corsa di circa 1,5 mm, la distanza è ben studiata, e il feedback è secco ma non rumoroso. Sì, si scrive davvero bene.

Il touchpad integrato è ampio, supporta gesture multitouch e funziona anche nel multitasking di Open Canvas. È fluido, preciso, e rende il tablet molto più simile a un piccolo laptop. Perfetto per lavorare in mobilità o in viaggio, con dimensioni ancora gestibili anche su un tavolino da treno o aereo.

Magnetic Keyboard OnePlus Pad 3

L’angolazione dello stand è fissa, ma già ben inclinata per lavorare alla scrivania o sul divano. È un po’ più rigida rispetto alla Magic Keyboard di Apple, ma anche più leggera e meno ingombrante. Il rivestimento è in ecopelle, morbido al tatto, ma attenzione a graffi e impronte.

OnePlus Stylo 2

Anche la penna Stylo 2 è stata aggiornata, ed è compatibile sia con Pad 3 che con il modello precedente. Si aggancia magneticamente sul lato lungo del tablet, dove si ricarica in wireless.

Supporta 4096 livelli di pressione, rilevamento dell’inclinazione e ha una latenza molto bassa. In scrittura la sensazione è naturale, quasi priva di ritardi, e grazie alla finitura opaca del display il tratto scivola con il giusto attrito. Perfetta per appunti a mano libera, schizzi, disegni tecnici o anche solo per navigare con precisione.

C’è anche un tasto funzione sulla penna, programmabile per passare da penna a gomma o attivare funzioni rapide come screenshot o copia testo. In alcune app come Noteshelf, Nebo o Bamboo funziona perfettamente.

Concorrenza e alternative OnePlus Pad 3

OnePlus Pad 3 non è un tablet entry-level né un prodotto pensato per l’utente casuale. Parliamo di un dispositivo da 599 a 699 euro, che punta a chi cerca prestazioni da top di gamma, display generoso e produttività seria, senza però voler entrare nell’ecosistema Apple. E in questa fascia, la concorrenza non manca.

iPad Pro M4 (13″)

Il rivale più diretto, anche solo per dimensioni e ambizioni, è l’iPad Pro M4 13. Ma qui il confronto è più di principio che di prezzo: il modello base parte da 1.469 euro, senza accessori. A suo favore ha:

  • Display OLED tandem da 1600 nit
  • Chip M4 da workstation
  • Ecosistema iPadOS con centinaia di app ottimizzate
  • Supporto Apple Pencil Pro

Contro? Prezzo altissimo, tastiera costosa, e ambiente Apple chiuso. Se non si vive già nell’ecosistema Apple, il Pad 3 è più flessibile e accessibile.

Samsung Galaxy Tab S9 Ultra / S10 Ultra (in arrivo)

Altro concorrente serio, già presente sul mercato con S9 Ultra e a breve con S10 Ultra. Display AMOLED da 14,6″, penna inclusa e supporto DeX per una vera esperienza desktop. Prezzi a partire da 999 euro, quindi ben sopra Pad 3, ma con un pacchetto completo.

Punti forti:

  • Display AMOLED top
  • Ecosistema Samsung (con SmartThings, Galaxy Buds, ecc.)
  • Buona politica update

Pad 3 regge meglio se si considera il prezzo e la leggerezza, ma perde in versatilità desktop.

Xiaomi Pad 7 Pro

Meno potente, ma interessante per chi ha un budget sotto i 500 euro. Ha display LCD da 12,1″, chip Dimensity 9200+, audio stereo e una versione di MIUI ottimizzata. Buon prodotto per media e gaming, ma:

  • Software meno maturo
  • Aggiornamenti più incerti
  • Ecosistema meno integrato

OnePlus Pad 3 costa di più, ma è un dispositivo di livello superiore in ogni ambito.

Notebook o ultrabook?

Domanda lecita: a 699 euro, non conviene prendere un portatile? Dipende. Se la produttività passa da Excel, Photoshop o software desktop complessi, sì.

Ma se si lavora sul cloud, si scrive, si naviga, si fa videoconferenza e si cerca portabilità, Pad 3 ha un enorme vantaggio in leggerezza, autonomia e versatilità touch + penna OnePlus Pad 3 si posiziona come l’unico tablet Android di fascia alta veramente competitivo nel 2025, capace di stare sotto ai 700 euro senza sacrificare potenza, aggiornamenti o supporto professionale.

Conclusioni e valutazione finale OnePlus Pad 3

OnePlus Pad 3 è probabilmente il miglior tablet Android che ci sia capitato tra le mani negli ultimi anni. Non perché sia perfetto — e non lo è — ma perché è coerente.

Coerente nella potenza, nella costruzione, nell’autonomia, nel comparto audio, e soprattutto in come mette insieme hardware e software in modo credibile, stabile, usabile.

Il display da 13,2 pollici non è OLED, ma è ampio, fluido e ben calibrato. L’audio a otto speaker fa davvero la differenza in ogni contesto, e il chip Snapdragon 8 Gen 3 Elite garantisce prestazioni di fascia alta anche nei carichi più pesanti. Il vero valore aggiunto, però, lo troviamo nel software: OxygenOS 15 ha finalmente senso su un tablet. Open Canvas funziona, la gestione delle finestre è naturale, e le funzioni AI non sono solo fumo, ma strumenti reali per chi lavora o studia.

L’autonomia è da record, la ricarica è rapidissima, e l’esperienza con tastiera magnetica e penna Stylo 2 è tra le più riuscite nel mondo Android. Certo, la mancanza del 5G e di un lettore di impronte si fa sentire, così come l’assenza di un pannello OLED a questo prezzo lascia un piccolo amaro in bocca. Le fotocamere, poi, sono lì giusto per dovere di firma. Ma la verità è che, una volta che inizi a usarlo, queste mancanze finiscono per contare meno del previsto.

OnePlus Pad 3 è un dispositivo che si lascia usare con piacere, ogni giorno. Per lavorare, scrivere, guardare contenuti, prendere appunti o disegnare, è sempre pronto, veloce e affidabile. Non cerca di fare mille cose male, ma fa molto bene tutto ciò per cui è stato pensato.

Se state cercando un tablet Android potente, moderno, con un software all’altezza, autonomia eccellente e un pacchetto accessori completo, questa è attualmente la scelta più solida sotto i 700 euro.

Fuori dal mondo Apple, e con tutta l’intelligenza (artificiale e non) che serve davvero.

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