“Intelligenza Artificiale nel lavoro: uno studio di Jabra rivela divario tra decision makers e dipendenti”
Jabra, leader mondiale nelle soluzioni audio e video professionali, ha pubblicato un nuovo studio globale che esplora l’impatto dell’intelligenza artificiale (IA) nei luoghi di lavoro, evidenziando differenze significative nella percezione tra Decision Makers (DM) e dipendenti. Mentre i DM vedono l’IA come uno strumento per incrementare la produttività, i dipendenti la considerano più come un mezzo per migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata.
Il rapporto, basato su interviste a 1.800 DM e 4.200 dipendenti provenienti da vari paesi, indaga sulle aspettative e sulle preoccupazioni legate all’utilizzo dell’IA. Mostra come, nonostante le promesse di maggiore efficienza, ci sia una tensione crescente riguardo alle reali applicazioni di queste tecnologie, specialmente in relazione alla salute mentale e alla gestione del tempo libero.
Le promesse dell’IA: alleggerire il carico di lavoro
I risultati dello studio indicano che molte delle attività quotidiane, come gestire e-mail e partecipare a riunioni, sono percepite dai dipendenti come poco contributive ai risultati aziendali. L’automazione tramite IA di queste mansioni potrebbe liberare tempo prezioso, che i dipendenti desiderano impiegare per migliorare il proprio benessere generale piuttosto che per incrementare ulteriormente la produttività.
Formazione e fiducia nell’IA
Tuttavia, emerge una significativa riluttanza a delegare all’IA attività ritenute più significative, come quelle creative e innovative. Solo il 10% dei dipendenti si sente confortevole nell’utilizzare l’IA per queste funzioni, sottolineando il valore attribuito al coinvolgimento personale in compiti che richiedono giudizio umano e creatività.
Il divario generazionale nell’adozione dell’IA
L’adozione dell’IA mostra anche un chiaro divario generazionale, con Millennials e Gen Z più aperti verso questa tecnologia rispetto ai Boomers. I giovani, in particolare, vedono l’IA come uno strumento che può supportare il loro sviluppo professionale e personale, indicando una maggiore probabilità di utilizzare queste tecnologie sul posto di lavoro.
Il contesto italiano
In Italia, l’indagine di Jabra evidenzia una bassa adozione dell’IA tra i professionisti, nonostante una consapevolezza elevata delle sue potenzialità. I professionisti italiani si dimostrano scettici sui benefici dell’IA nel migliorare la qualità del lavoro, ma riconoscono il suo potenziale nel risparmiare tempo, che preferirebbero dedicare alla formazione professionale e al benessere personale.
Riccardo Brenna, Head of Research and Marketing Insights di Jabra, enfatizza l’importanza di un approccio equilibrato all’IA, che deve essere utilizzata per migliorare il lavoro senza sostituire l’elemento umano essenziale. La tecnologia deve essere un alleato dei dipendenti, non una fonte di stress ulteriore.
Per ulteriori informazioni su come orientarsi nel futuro del lavoro guidato dall’intelligenza artificiale, visitate https://www.jabra.com/thought-leadership/ai-at-work