Recensione Xiaomi 14T : concreto, potente e presto intelligente

Come da buona abitudine Xiaomi apre l’autunno con il lancio della serie flagship T, da sempre sinonimo di specifiche avanzate proposte a prezzi adeguati.

Una serie, la T, che porta numerose delle funzionalità già viste nei premium numerici del colosso asiatico, andando a limare qualche dettaglio sicuramente di secondaria importanza in nome di un elevato rapporto qualità/prezzo.

Xiaomi 14T e il fratello maggiore 14T Pro sintetizzano alla perfezione questa filosofia, andando ancor di più ad elevare l’ottima esperienza d’suo già avuta a scorsa stagione con la serie 13T.

Due smartphone di fascia alta, che portano una qualità fotografica di primo livello con la solida collaborazione Leica, prestazioni elevate grazie ai potenti processori Mediatek e non di secondaria importanza, per la prima volta su un device Xiaomi, interessanti funzionalità AI sviluppate internamente, oltre alla funzionalità Google cerchia e cerca, fino ad ora esclusiva solo dei device made in Big G o dei Samsung Galaxy.

Abbiamo avuto l’opportunità di testare il modello “base” Xiaomi 14T, proposto dal produttore ad un prezzo di listino che parte da Euro 649,90 per la versione 12/256 Gb, arrivando alle 699,90 per la versione, consigliata, da 12/256 Gb.Un prezzo reso ancor più appetibile dall’immancabile offerta early bird che prevede in omaggio un tablet Redmi Pad Pro e un carica batterie rapido da 67W.

Tutte le offerte lancio, la campagna di trade in e i dettagli commerciali sono disponibili sul sito mi.com

Xiaomi 14T : Voto 8.6

Pro

  • Sottile e maneggevole
  • IP68
  • Design semplice, funzionale ed elegante
  • Bellissimo display AMOLED 144 Hz
  • Prestazioni elevate in tutti gli ambiti
  • Supporto e-sim
  • Comparto fotocamera completo e versatile
  • Supporto Leica
  • Funzionalità AI in arrivo
  • Eccellente audio Dolby Atmos
  • Ottima autonomia e ricarica veloce
  • Rapporto qualità/prezzo

Contro

  • Realizzato in policarbonato
  • Manca uscita video
  • Foto in notturna migliorabili

Confezione di vendita Xiaomi 14T

Nel box in cartone bianco sono presenti, oltre allo smartphone con pellicola protettiva preinstallata, il cavo dati/ricarica Usb A to C e una cover in tpu opaco dedicata, con lo strumento estrazione carrello dual nano sim e la manualistica che vanno a completare il corredo.

Manca per la prima volta in un device Xiaomi il caricabatterie, con il produttore che va ad adeguarsi alla tendenza dei principali competitor, mentre comoda è la presenza della cover protettiva, ben fatta anche se di colorazione nero opaco, che va quindi a nascondere la particolarità della finitura del device.

A “soccorso” però arriva l’ottima offerta lancio che prevede, nel caso dello Xiaomi 14T, il carica batterie da 67W in omaggio.

Costruzione design e ergonomia Xiaomi 14T : Voto 8.5

Il nuovo top di gamma di casa Xiaomi è un terminale semplice e raffinato.

Sia la back cover che il frame sono realizzati in materiali plastici, una scelta che risulta in continuità con la precedente serie T.

Se dal punto di vista della pura qualità questa potrebbe risultare deludente, va anche però detto che l’utilizzo del policarbonato va a influire positivamente sul peso, che nel caso del 14T è ridotto, e non da meno sulla penetrazione del segnale radio con conseguente ricezione ottimizzata.

Inoltre Xiaomi ha ben rifinito sia la back cover, con verniciatura lucida, che il frame piatto e opaco, andando perfettamente a visivamente simulare l’utilizzo di vetro e metallo.

Tutto ciò perfettamente e minuziosamente assemblato e certificato IP68, con resistenza massima a polvere e immersioni in liquidi.

L’ampio display da 6.67 pollici di diagonale, piatto, è invece protetto da Gorilla Glass 5, garantendo quindi un’estrema resistenza a graffi e urti.

Xiaomi 14T è uno smartphone come detto in apertura stilisticamente semplice, ma per questo motivo risulta essere a nostro avviso elegante e visivamente coerente.

Tutto il suo design è lineare, con profili piatti e sottili, display flat e back cover che perfettamente si integra con essi; è disponibile nelle colorazioni Titan Blue, oggetto della nostra recensione, Titan Black e Titan Gray, oltre che nella particolare Lemon Grass che si differenzia dalle altre per una texture PU a base biologica.

La back cover ha al suo interno il comparto fotocamera principale, di forma squadrata con angoli curvi che pochissimo sporge dal corpo centrale e contenete i tre sensori, il flash led e il logo Leica.

Il piatto e sottile frame, con angoli arrotondati, ha sulla parte destra il bilanciere del volume e il tasto on/off, quest’ultimo con finitura zigrinata che agevola l’utilizzo, la parte sinistra libera, sulla parte superiore è posizionato il microfono per la riduzione dei rumori mentre in basso vi sono carrello dual nano sim, porta Usb C, speaker e microfono principale.

Il display da 6.67 pollici è dotato di profili sottilissimi, piatto come tutto il device ed interrotto solo da una piccola selfie cam posta al centro, integrandosi perfettamente con lo stile pulito e minimale del device. Il sensore di impronte digitali è facilmente raggiungibile anche utilizzando 14T con una sola mano.

Xiaomi 14T, nonostante le sue dimensioni di 160.5×75.1×7.8 mm ed un peso di 195 grammi è un terminale che facilmente si impugna e gradevolmente si utilizza, grazie proprio alla sua forma lineare, ai profili sottilissimi e a uno spessore ridotto che, unito a un peso perfettamente bilanciato, ne fanno uno dei migliori smartphone di generose dimensioni che abbiamo testato in termini di ergonomia. La presa è sicura e agevolata anch’essa dalle forme lineari.

Il nuovo serie T è uno smartphone sobrio e molto elegante che a noi stilisticamente è davvero piaciuto grazie alle sue forme semplici che lo rendono un comodo parallelepipedo, e al suo essere piatto e lineare in tutte le sue composizioni. oltre che all’estrema cura nell’assemblaggio.

Belle sono anche le finiture che vanno a simulare materiali nobili molto bene, donando anche visivamente una sensazione premium.

Display Xiaomi 14T : Voto 9.0

Lo smartphone è dotato di un pannello CrystalRes AMOLED da 6.67 pollici, refresh rate fino a 144 Hz e risoluzione 2712×1220 pixel, HDR10+, Dolby Vision, profondità del colore a 12 bit e luminosità di picco di 4.000 nit, con 446 ppi di densità.

Esteticamente accattivante e centrato nel design del terminale grazie al suo essere flat, risulta essere non solo altamente tecnologico, ma anche attento alla salute degli occhi con il suo valore di 3840 PWM Dimming e la certificazione TUV Rheinland che ne attestano l’alta riduzione di emissioni di luci blu che come sappiamo sono particolarmente dannosi alla vista.

Un display di elevate qualità visive, fluido grazie al suo refresh rate che tocca picchi, ove necessario, di 144 Hz, definito e contrastato grazie a una risoluzione 1.5K e capace di riprodurre una vasta gamma dinamica con i suoi 12 bit.

Inoltre la luminosità massima che raggiunge un picco di 4.000 nit permette di utilizzare agevolmente e senza cali prestazionali in qualsiasi condizione ambientale e inclinazione.

Ottima è la resa nello streaming video, grazie al supporto HDR10+ e alla certificazione Dolby Vision che vanno ancora una volta a rafforzare l’attenzione e la qualità che Xiaomi mette nella scelta dei pannelli sulla serie T, mai lasciata in secondo piano rispetto alla serie numerica flagship.

Numerose sono le opzioni messe a disposizione nella HyperOS di Xiaomi, così come estremamente comoda è la presenza di un Always On Display competo e altamente personalizzabile, che risulta essere anche nella serie T programmabile in fasce orarie e fornire quel valore aggiunto che ci si aspetta vedendo questa funzionalità e non, come purtroppo accade in altri device, limitato a solo 10 secondi o poco più, perdendo quindi il suo senso.

Perfetto il funzionamento del sensore di luminosità automatica, sempre preciso e pronto, di quello di impronte digitali, anch’esso come sempre nei device Xiaomi fulmineo e soprattutto di quello di prossimità, spesso punto debole dei terminali del produttore ma che, in questo caso, ci ha ampiamente soddisfatti: imparare dagli errori del passato è possibile e Xiaomi probabilmente lo ha fatto.

Hardware Xiaomi 14T : Voto 8.5

La serie T di Xiaomi viene spinta dai processori Mediatek, che nel caso di 14T risulta essere il Dimensity 8300 Ultra da 3.35 Ghz realizzato con processo produttivo a 4 nm.

Una scelta, quella dei processori Mediatek, che se in passato poteva sembrare un economico ripiego ora proprio non lo è più, come dimostrano gli enormi progressi effettuati dal produttore che risulta essere in grado di giocarsela con il colosso Qualcomm e risulta scelta di numerosi top e premium di gamma, non solo Xiaomi.

Dimensity 8300 Ultra è un’opzione che, per dare un termine di paragone, può essere equiparata a Snapdragon 8s Gen 3, condividendone numerose specifiche: un processore apprezzato per potenza erogata e gestione di temperature e consumi energetici, proprio come il Mediatek montato su 14T.

A supporto Xiaomi 14T propone una GPU Mali G615-MC6, 12 Gb di memoria Ram DDR5X espandibili via software e 256/512 Gb di memoria Rom UFS 4.0, in questo caso fissa.

Tutte specifiche di primo livello che permettono a 14T di raggiungere elevatissime prestazioni in qualsiasi ambito di utilizzo, anche quando le richieste di potenza sono esose come editing foto/video o gaming evoluto.

Una potenza sempre costante e coerente, che non soffre di cali e che non subisce blocchi derivanti da surriscaldamenti, grazie all’efficiente e ampio, oltre che noto, sistema di dissipazione del calore realizzato da Xiaomi e evoluto costantemente nel corso degli anni.

C’è ben poco da dire e praticamente nulla da opinare sulle prestazioni, elevatissime, di 14T.

Completissimo anche a livello connettivo, Xiaomi 14T è dotato di supporto e-sim, dual nano sim, WiFi 6E, Bluetooth 5.4, GPS Glonass, NFC, Usb C 2.0 e speaker stereofonici.

Da notare la gradita e importante presenza del supporto e-sim che per esempio risultava grave mancanza del flagship 14 Ultra, oltre che di un sistema audio stereofonico ibrido che, come in quasi tutti i device Xiaomi, è da riferimento.

La riproduzione multimediale viene garantita dall’altoparlante principale e dallo speaker dedicato posizionato nel frame che permettono, anche grazie al supporto Dolby Atoms, di avere un’esperienza appagante e qualitativamente elevata anche a volume sostenuto, con bassi tondi e profondi, medi presenti e alti acuti, tutti perfettamente bilanciati e percettibili, una vera gioia per gli amanti del genere.

Ottimo è il feedback aptico generato dal motorino della vibrazione, non ai livelli eccelsi di altri brand, ma comunque che riesce a essere udibile senza risultare ronzante e fastidioso.

Xiaomi 14T in un prezzo che reputiamo estremamente interessante riesce a fornire una dotazione hardware capace di garantire prestazioni elevate e in grado di rivaleggiare con device premium proposti a prezzi nettamente superiori, con poche rinunce, tra le quali, per essere davvero esigenti, spicca la mancanza di un’uscita video.

Software Xiaomi 14T : Voto 8.0 (in attesa delle funzionalità AI)

Il nuovo top di gamma di casa Xiaomi viene commercializzato con interfaccia grafica HyperOS basata su Android 14.

Il supporto previsto dal produttore per il nuovo 14T prevede 4 anni di major update e 5 di aggiornamenti periodici, un aspetto sempre molto importante e mai da sottovalutare per garantire una vita tecnologica adeguata all’investimento economico effettuato e che in questo caso ci sembra più che soddisfacente ed adeguata alla categoria di appartenenza.

HyperOS nasce dalle basi della collaudata MIUI, user interface che ha sancito il riconoscimento mondiale del produttore cinese.

Questa con la “trasformazione” in HyperOS ha subito pochi cambiamenti grafici ed estetici, non andandosi, giustamente, a snaturare, ma è stata resa sempre più fluida e reattiva, oltre che razionalizzata.

Permane l’ampia possibilità di personalizzazione grazie ai temi, tantissimi, presenti nello store dedicato, la possibilità di definire il drawer con un aspetto a cassetto o tipico di Xiaomi ed in stile iOS, un centro controllo che presenta tantissime opzioni e alcune chicche qua e là come la possibilità di utilizzare il finger print per misurare i battiti cardiaci, le finestre a scomparsa, la app clonate, il secondo spazio e molto altro ancora.

Ma quello che rende particolarmente appetibile Xiaomi 14T e il suo fratello maggiore T Pro è l’introduzione, per la prima volta in un device Xioami, di funzionalità AI, alcune di esse realizzate dal produttore con tecnologie proprietarie, altre concesse da Google.

Purtroppo il nostro test è stato effettuato prima che queste funzionalità AI fossero rilasciate, quindi ci riserviamo la facoltà di aggiornare questa recensione e di completarla al momento opportuno.

Possiamo però preannunciarvi che molto presto Xioami 14T riceverà la funzionalità cerchia e cerca, fino ad ora riservata ai device Google Pixel e ai Samsung dotati di GalaxyAI, oltre che il pieno supporto Gemini.

Parallelamente Xiaomi ha sviluppato proprie featueres AI in grado di sfruttare il potente hardware a disposizione di 14T.

Queste includono AI Notes, AI Recorder per traduzioni in tempo reale, AI Film per una registrazione video impeccabile, e AI Portrait per ritratti AI-renderizzati, AI Interpreter per le traduzioni in tempo reale, AI Image Editing e AI Subtitles.

Esporremo quindi tutte queste ampie possibilità di Xiaomi 14T non appena queste arriveranno sull’unità di test in nostro possesso.

HyperOS non solo migliora la fluidità del sistema ma ridefinisce radicalmente l’esperienza utente, integrando funzionalità AI che coprono cinque aspetti fondamentali della vita quotidiana: ricerca, voce, testo, immagine e video. Questo approccio rivoluzionario trasforma le interazioni tra gli utenti e i loro dispositivi, rendendo ogni azione più intuitiva e personalizzata.

HyperOS introduce anche tre nuove funzionalità che migliorano la connettività e l’integrazione tra dispositivi: sincronizzazione delle chiamate, passaggio di app e trasferimento della riproduzione. Queste funzioni assicurano una transizione fluida e senza interruzioni tra differenti piattaforme e dispositivi, migliorando significativamente l’efficienza delle operazioni quotidiane.

Il Link to Windows, inoltre, migliora l’integrazione con i personal computer, permettendo un’operatività incrociata più liscia e efficiente, e consolidando l’esperienza utente tra mobile e desktop.

HyperOS con tutte le nuove implementazioni AI potrebbe elevare l’esperienza d’uso dei device Xiaomi che, fino ad ora, non era stata capace di rivaleggiare con altri importanti marchi.

L’intelligenza artificiale sviluppata da Xiaomi potrebbe cambiare anche il nostro approccio alla HyperOS, sempre un po’ guardingo, perché abbiamo capito che il potenziale è elevato e non limitato al solo smartphone, ma esteso all’enorme ecosistema Xiaomi, un vantaggio che il produttore ha e deve sfruttare nei confronti di altri interpreti del mercato globale.

Fotocamera Xiaomi 14T : Voto 8.5

Xiaomi fa leva sulla collaborazione esclusiva con Leica, capace di portare soluzioni hardware e software innovative elevando l’esperienza imaging dei terminali.

La nuova serie Xiaomi 14T, al pari della flagship 14, sono dotati del sistema Leica Vario Summilix che si compone di tre sensori:

  • Il principale Sony IMX906 da 50 MP f/.17 stabilizzato con Ois
  • Leica telephoto camera da 50 MP con zoom ottico 2.6X f/1.9
  • Sensore grandangolare Leica da 12 MP f/2.2

La selfie cam è una 32 MP

Il cuore del sistema fotografico del Xiaomi 14T è il sensore Sony IMX906, uno dei più avanzati sul mercato. Questo sensore, abbinato a un versatile sistema a tripla fotocamera, permette di sperimentare con una vasta gamma di lunghezze focali, da 15mm a 100mm.

La qualità degli scatti catturati è decisamente elevata in condizioni di luminosità ambientale ottimale, dove le immagini risultano contrastate, dettagliate, dotate di un’ampia e veritiera gamma cromatica.

Colori e dettagli vivaci quindi, con la possibilità di andare a creare numerosi effetti grazie ai filtri Leica, presenti nel software di acquisizione immagine.

Molto buona la gestione delle luci, con scatti in condizioni di penombra che risultano essere definiti e dettagliati, anche quando gestire le luminosità è molto complicato.

In condizioni di scarsa luminosità le foto che abbiamo acquisito ci hanno soddisfatto, anche se quando le luci artificiali prendono il sopravvento i dettagli non sono ancora perfettamente tangibili, con una perdita graduale di definizione e un leggero avvertimento di rumore. Siamo anche coscienti che questa sia la prima versione software, ancora tra l’altro non definitiva, del device e che presto arriverà un update capace di portare, oltre che funzionalità AI, anche un miglioramento di questo aspetto.

In ogni caso come potrete vedere voi stessi il risultato è apprezzabile già da adesso e siamo sicuri possa solo migliorare considerando anche che 14T a detta di Xiaomi avrà proprio nelle foto in notturna uno dei suoi punti di forza.

Il teleobiettivo da 50 MP si comporta molto bene, con anch’esso una resa del tutto proporzionale al sensore principale.

 Scatti belli e definiti con zoom ottico fino a 2.6X, di elevata qualità fino a 5X in qualsiasi condizione di luminosità ambientale, al di sopra del quale man mano che si aumenterà la portata inevitabilmente si presenterà un lieve rumore digitale, ma del tutto accettabile. I 50 MP di risoluzione ricordiamo che vengono in aiuto sempre, portando un elevata presenza di dettagli anche in scatti con zoom più spinto.

Ci sono piaciute gli scatti ritratto, aiutati dai filtri e algoritmi Leica, capaci di mettere il soggetto in primo piano ben staccato dallo sfondo e ottimamente profilato, in qualsiasi condizione di luminosità.

Buona, ma non al livello degli altri due sensori, la grandangolare, che grazie ai suoi 12 MP cattura paesaggi e senza particolari sforzi e soprattutto evitando il tremendo effetto a imbuto presente in sensori di scarsa qualità.

I 32 MP della selfie cam garantiscono scatti in linea con la categoria di appartenenza, anch’essi ampiamente migliorabili post scatto grazie alle numerose opzioni disponibili o durante l’acquisizione utilizzando i filtri e le modalità.

I video raggiungono una risoluzione 4K a 60 fps, risultando essere estremamente fluidi, qualitativi e stabilizzati.

Xiaomi mette a disposizione interessanti modalità di acquisizione video, ovviamente in collaborazione con Leica, capaci di aiutare gli amatori e anche i creator digitali.

Modalità Movie: Offre un rapporto d’aspetto di 2.39:1, aggiungendo un bokeh cinematografico e la possibilità di cambiare il fuoco automaticamente tra i soggetti.

Modalità MasterCinema: Registra video in HDR nel formato 10-bit Rec. 2020 a 4K 30fps, catturando una gamma dinamica estesa che riproduce fedelmente la complessità visiva dell’occhio umano.

Modalità Director: Introduce un’interfaccia cinematografica professionale con controlli avanzati, permettendo agli utenti di regolare minuziosamente ogni aspetto della loro produzione video.

Un enorme aiuto arriva quindi dal software a supporto che riesce a sfruttare il potente hardware a disposizione, fornendo modalità che sono presenti anche nelle foto.

“Leica Imagery” include: stili fotografici Leica, filtri Leica, modalità ritratto Leica, filigrana Leica ed infine il simpatico e vintage uono classico dell’otturatore Leica.

E anche nel comparto fotocamera è immancabile la presenza della AI denominata Xiaomi AISP, che include tecnologie come FusionLM, ColorLM, ToneLM e PortraitLM, capaci di ottimizzare l’esperienza fotografica attraverso l’UltraHDR e una raffinata modalità Master Portrait.

Abbiamo provato solo parte di tutte queste estreme potenzialità, penalizzati da condizioni meteo avverse che ci hanno impedito di fruire di tutto il potenziale imaging di Xiaomi 14T, ma il primo impatto, in attesa anche di update imminenti, è ampiamente soddisfacente.

Autonomia e qualità chiamate Xiaomi 14T : Voto 9.0

Xiaomi 14T monta una batteria da 5.000 mAh dotata di supporto ricarica cablata fino a 67W.

Un ampio amperaggio inserito in un device che ha uno spessore inferiore agli 8 mm che, senza penalizzare l’ergonomia e grazie a un processore equilibrato in consumi e prestazioni permette a 14T di avere, con il nostro utilizzo intenso/professionale, un’autonomia ottima che va a coprire ampiamente la nostra giornata tipica 7.00/21.00 con un residuo di circa 30%.

Il risultato ottenuto sfruttando tutte le potenzialità del terminale, utilizzato come strumento principale, con luminosità automatica.

Il supporto ricarica rapida a 67W permette di coprire un intero ciclo 0-100% in circa 40 minuti, ampiamente soddisfacente e in grado all’occorrenza di essere utilizzato come ricarica d’emergenza anche se, a nostro avviso, rarissime saranno le volte che 14T avrà questa necessità, a patto che ci si ricordi di ricaricarlo nelle ore notturne.

Peccato per la mancanza del supporto ricarica wireless, introdotto invece nel fratello maggiore Pro, dotato, a differenza della versione standard, di back cover in vetro.

La plastica utilizzata invece per la realizzazione di 14T porta un sensibile vantaggio nella ricezione, sia voce che dati, che durante il nostro test itinerante in diverse città europee è risultata impeccabile, con un forte segnale, stabile, veloci passaggi tra reti 4G e 5G e soprattutto un’ottima qualità delle chiamate vocali che sfruttano microfoni ben posizionati.

Prezzo Xiaomi 14T

Xiaomi 14T è disponibile da oggi su mi.com, Amazon e nelle maggiori catene di distribuzione elettronica ad un prezzo di listino di:

  • Euro 649,90 per la versione 12/256 Gb
  • Euro 699,90 per la versione 12/512 Gb, esclusiva dei mi store

Non poteva mancare la promo lancio, che prevede in omaggio un Redmi Pad Pro e un carica batterie rapido da 67W.

Un prezzo che già di suo, al netto della promo lancio, sarebbe appetibile ma che, nell’ottica appunto del suo esordio, lo rende tra i migliori come rapporto qualità/prezzo e potenziale best buy nel segmento top di gamma.

Considerazioni finali e valutazione Xiaomi 14T : Voto 8.6

Come il suo predecessore 13T, anche Xiaomi 14T è uno smartphone che ci ha ampiamente soddisfatti e che, probabilmente, risulta essere il miglior device di fascia alta proposto dal produttore in questo 2024.

Sappiamo che Xiaomi ha a catalogo device più potenti e prestazionali, 14 Ultra, 14 e 14T Pro, ma nell’ottica della centralità del prezzo la versione 14T è quella che meglio sa cogliere l’essenza di un produttore divenuto famoso nel mondo per il rapporto qualità/prezzo dei propri dispositivi.

Xiaomi 14T rinuncia a poco rispetto ai fratelli maggiori, ha materiali standard, non dispone ricarica wireless e ha un sistema a 67W contro i 100 e oltre degli altri, ma sono tutte features che, onestamente, passano in secondo piano rispetto alle 699 richieste per la versione 12/512, quella per noi più a fuoco.

E soprattutto il nuovo 14T avrà pieno supporto AI al pari della versione Pro e, probabilmente, anche dei fratelli maggiori 14.

Un device che ha pochissimi punti deboli, poche mancanze e pochi dubbi, ma che è in grado di esprimere un ottimo potenziale prestazionale, multimediale e fotografico, quest’ultimo però ancora da migliorare per raggiungere l’eccellenza aspettata dai proclami Xiaomi nelle foto in notturna, ma ricordiamo che Leica è presente e che lavora molto bene.

Se in passato avevamo criticato il timing di vendita delle versioni T, spesso sovrapposte a un calo fisiologico di prezzo dei modelli numerici flagship, quest’anno probabilmente non accadrà perché il colosso cinese ha deciso di non commercializzare la versione Pro in Europa, andando a togliere quello che per Xiaomi 13T e T Pro fù il maggior ostacolo.

Ora invece i nuovi 14T e T Pro si collocano in un segmento scoperto per Xiaomi, non in grado di aver concorrenza dal super flagship 14 Ultra, oggettivamente di un altro livello (anche economico) e nemmeno dalla versione 14 standard, che a differenza dei T monta un display da 6.36 pollici risultando un premium compatto. In attesa delle funzionalità AI ci sentiamo di consigliare Xiaomi 14T a tutti coloro desiderano possedere un vero top di gamma, prestazionale a 360 gradi, senza spendere cifre elevatissime.

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