Recensione Unihertz Jelly Max : il più piccolo smartphone 5G al mondo
In un panorama tecnologico privo di novità la rampante Unihertz si distingue con proposta alternative, in grado di distinguerla dalla massa dei produttori con device unici.
Ricordiamo brevemente che Unihertz è un produttore diverso dai soliti canoni ai quali siamo abituati e specializzato in smartphone realmente diversi soprattutto nella forma.
Vengono infatti realizzati terminali con tastiere estese, che vanno a rievocare i gloriosi BlackBerry e dispositivi, come nel caso di Jelly Max, di dimensioni ridotte.
Lo smartphone che oggi vi mostriamo è il nuovissimo Jelly Max, il più piccolo dotato di connettività 5G che mai è stato realizzato.
Sarà disponibile a Ottobre 2024 ed è in questo momento oggetto di una campagna su Kickstarter dove è possibile preordinarlo ad un prezzo di circa 240 Euro.
Unihertz Jelly Max : Voto 8.2
Pro
- Ergonomia top
- Design gradevole
- Prestazioni in linea con un “normale” medio di gamma
- Memoria espandibile
- Connessione 5G
- Ricarica rapida
- Autonomia eccellente
- Prezzo concorrenziale
Contro
- Lettore impronte digitali scomodo
- Display LCD
- Sensore di luminosità poco preciso
Confezione di vendita Unihertz Jelly Max
Nel piccolo box in cartone rigido bianco è ben riposto lo smartphone con pellicola protettiva preinstallata, oltre al quale il produttore fornisce il classico cavo Usb C e un carica batterie rapido da 66W, quest’ultimo presente a differenza della maggior parte dei produttori che in nome di una pseudo tutela dell’ambiente evita di inserirlo…
Costruzione design e ergonomia Unihertz Jelly Max : Voto 8.5
Jelly Max è uno smartphone particolare che si distingue per le sue dimensioni ridotte rispetto agli attuali standard riportandoci indietro di qualche decennio.
Queste influenzano inevitabilmente anche il design del terminale, con Jelly Max che differisce anche in questo caso totalmente da tutti gli smartphone attualmente disponibili in commercio.
È un piccolo “tozzo” dispositivo, costruito completamente in materiale plastico che però al tatto restituisce un buon feeling e una sensazione di buona fattura.
Tozzo, proprio così, perché quello che è stato risparmiato in lunghezza e larghezza che corrispondono rispettivamente 128.7 e 62.7 mm per forza di cose è stato riversato nello spessore, che è di 16.3 millimetri.
Nonostante ciò e grazie alla sua back cover arrotondata Jelly Max si tiene molto agevolmente nella mano, rendendolo estremamente maneggevole e gradevole da utilizzare anche solo con una mano.
Il peso di certo non contenuto di 180 grammi è però concentrato tutto in una piccola sezione, risultando quindi amalgamato e non fastidioso.
La parte anteriore presenta il piccolo, sempre per i moderni standard, display da 5.05 pollici che rende quindi piacevolissimo l’utilizzo di Jelly Max essendo comunque in grado, nonostante la sezione, di svolgere tutte le operazioni richieste nei moderni smartphone: navigare in internet, consultare email, social e persino giocare sarà comunque possibile senza limitazioni.
Una delle maggiori difficoltà per Unihertz è stato posizionare in modo agevole e comodo pulsanti e interfacce, vista la piccola sezione disponibile.
Jelly Max ha sulla sua parte sinistra i tasti volume, su quella destra quello on/off e un pulsante programmabile, nella parte superiore microfono secondario e porta Irda, in basso porta Usb C e il microfono principale.
Sul retro della back cover è invece posizionato il fingerprint, al di sopra del quale in un’isola antracite sono presenti il comparto fotocamera composto da due sensori e un flash led e lo speaker audio.
Lo spazio come si suol dire è quello che è, e Unihertz ha dovuto cercare ogni singolo millimetro per posizionare porte e interfacce utilizzando la parte posteriore della back cover, solitamente priva di dispositivi di input.
Molto particolare la finitura del retro, una plastica lucida che in alcune sezioni mostra in trasparenza parti della componentistica interna del device, offrendo un aspetto moderno e tech.
Sui lati inferiori della back cover Unihertz ha inserito due piccoli led RGB circolari fungono da indicatori di stato e sono personalizzabili attraverso il software: indicano la ricezione di notifiche, di chiamate, la ricarica e le chiamate perse.
Jelly Max fa quindi delle dimensioni compatte il suo punto di forza, un progetto che reputiamo riuscito poiché esso risulta non solo piccolo, ma gradevole da utilizzare in tutte le moderne funzionalità attese in uno smartphone, il tutto con anche un tocco di carattere e design che mai guasta. L’unica mancanza nella costruzione di questo piccolo smartphone è una protezione IP.
Display Unihertz Jelly Max : Voto 7.5
Unihertz Jelly presenta uno schermo IPS LCD da 5,05 pollici con una risoluzione HD+ di 720 x 1520 pixel.
Un pannello che risulta gradevole alla vista, con cornici ridotte e una forma ovale che si amalgama allo stile del device. Sulla sua parte superiore sinistra è posizionata la selfie cam, mentre l’altoparlante di sistema è visibile al centro.
Nonostante la tecnologia IPS LCD il pannello ci ha soddisfatto per colori e contrasto risultando nitido e bilanciato.
La luminosità non è elevata, ma comunque sufficiente per un utilizzo del device anche in ambienti molto luminosi o sotto la luce diretta del sole.
Il sensore di prossimità funziona perfettamente risultando rapido e preciso, mentre lento al momento risulta quello di luminosità automatica, che fatica ad adattarsi alle condizioni esterne e che, quando lo fa, risulta alquanto pigro.
Il feedback aptico è il classico degli smartphone di media gamma, non morbido e piacevole, ma comunque nemmeno fastidioso: deciso quanto basta.
Nonostante alcuni limiti, lo schermo del Unihertz Jelly offre una buona qualità visiva in un formato che privilegia la portabilità e la maneggevolezza. Le dimensioni contenute dello schermo e la risoluzione HD+ sono ben bilanciate dalla qualità della tecnologia IPS e dalla buona luminosità, rendendo il dispositivo adatto a chi cerca un telefono più piccolo ma non vuole compromessi significativi sulla qualità del display.
Hardware Unihertz Jelly Max : Voto 8.5
Al cuore di questo dispositivo troviamo il processore Mediatek Dimensity 7300, un octa-core che opera a una frequenza di 2,5 GHz e che è realizzato con un processo produttivo di 4 nanometri, accompagnato da 12 GB di RAM LPDDR5 e 256 GB di memoria interna UFS 3.1.
Il dispositivo offre flessibilità nella gestione delle SIM con un carrellino che può alloggiare due nanoSIM o una nanoSIM e una microSD, permettendo così agli utenti di espandere la memoria.
Molto buone sono le prestazioni del piccolo Jelly Max, grazie a un hardware che non sfigura se paragonato a quello dei classici medi di gamma standard, grazie a un processore moderno e prestante, equilibrato nei consumi energetici e nella gestione del calore, ma anche da Ram e Rom veloci e superiori a molti altri device anche più costosi.
Una delle caratteristiche più notevoli di questo smartphone è la sua capacità di supportare la rete 5G, che lo rende, secondo l’azienda, il più piccolo smartphone 5G al mondo.
Oltre al 5G, il dispositivo è equipaggiato con Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.4 e Irda, offrendo così agli utenti una gamma completa di opzioni wireless ad alte prestazioni. Il chip NFC integrato amplia ulteriormente la sua utilità, permettendo pagamenti mobili facili e sicuri.
Un aspetto interessante è il bottone programmabile situato sul fianco del dispositivo, che può essere impostato per eseguire tre funzioni diverse; questa personalizzazione offre agli utenti la possibilità di adattare il telefono alle proprie esigenze specifiche, migliorando l’efficienza nell’uso quotidiano del dispositivo.
L’audio multimediale è mono, riprodotto dallo speaker posto sulla back cover: questo risulta accettabile in qualità e potenza, ma la posizione del diffusore risulta scomoda per eventualmente ascoltare musica o comunque fruire di contenuti multimediali se si appoggia Jelly Max su una superficie piana come una scrivania.
Un piccolo ma potente smartphone, che durante il nostro test mai ci ha creato limitazioni di utilizzo, nonostante le sue piccole dimensioni e il timore di surriscaldamenti, che mai si sono verificati.
Software Unihertz Jelly Max : Voto 8.0
Come ben sappiamo l’efficacia del software è tanto importante quanto le specifiche hardware e il nuovo modello di Unihertz Jelly si presenta con Android 14 stock, promettendo un’esperienza utente pulita e veloce.
Il dispositivo opera con una versione stock di Android 14, il che è notevole considerando il ritardo storico degli smartphone Unihertz nell’aggiornamento delle loro versioni software. Questa scelta garantisce un’interfaccia utente fluida e priva di bloatware, ottimizzando le risorse e migliorando l’esperienza complessiva dell’utente.
Uno degli aspetti distintivi di questo modello è l’inclusione di un’app preinstallata contenente vari “strumenti”.
Questa app può essere particolarmente utile per gli utenti che necessitano di funzionalità utilitarie immediate, come la registrazione delle chiamate, senza dover scaricare software aggiuntivo.
Un’altra caratteristica degna di nota è la possibilità di personalizzare il tasto universale dello smartphone.
Questo menu di personalizzazione permette agli utenti di assegnare al tasto funzioni specifiche a seconda delle loro esigenze, migliorando l’efficacia e la velocità di accesso alle applicazioni o alle funzionalità più utilizzate.
L’interfaccia del Jelly risulta essere estremamente reattiva e durante i test non sono stati rilevati rallentamenti, evidenziando come l’hardware sia perfettamente in grado di supportare il sistema operativo e le applicazioni quotidiane.
Questa sinergia tra hardware e software assicura che il dispositivo mantenga prestazioni elevate anche sotto stress.
Unici appunti sono alcune traduzioni, non perfette, e una politica di aggiornamenti che potrebbe rivelarsi lenta e non sicura nella timeline.
Fotocamera Unihertz Jelly Max : S.V.
L’unità di test in nostro possesso ci è stata fornita dal produttore a scopo recensione e quindi è una versione ancora non definitiva.
Come preannunciato da Unihertz questa soffre di un bug al comparto fotocamera che rende le foto catturate tendente al rosa/rosso e palesemente imprecise, il che ci impedisce di fornire un giudizio ed effettuare un test in merito.
Il comparto fotocamera comunque risulta a livello hardware ben fornito, con un sensore principale da 100 MP, un sensore zoom da 8 MP a 3.2X e una selfie cam da 32 MP.
Ci riaggiorneremo in merito non appena Unihertz rilascerà l’aggiornamento software in grado di correggere questo bug.
Autonomia Unihertz Jelly Max : Voto 8.5
Jelly Max è equipaggiato con una batteria da 4.000 mAh, una scelta che influisce notevolmente sul suo spessore e sul peso.
Una scelta però inevitabile in un’era in cui l’uso intensivo degli smartphone è la norma e di conseguenza la capacità della batteria risulta fondamentale.
Questa scelta progettuale si traduce in benefici tangibili in termini di durata della batteria, permettendo agli utenti di superare la giornata piena di utilizzo senza necessità di ricariche intermedie.
Jelly Max è progettato per minimizzare il consumo di energia: questo è reso possibile grazie all’ottimizzazione del software e all’efficacia con cui l’hardware gestisce le risorse, risultando in un’autonomia che supera le aspettative degli utenti più esigenti.
Accanto all’elevata capacità di conservazione energetica, il dispositivo spicca per la sua capacità di ricarica ultra-rapida.
Con un supporto per la ricarica a 66W, è possibile ricaricare la batteria fino al 90% in soli 20 minuti risultando utile per gli utenti che necessitano di brevi periodi di ricarica durante giornate intense e offrendo una soluzione praticamente immediata per il rifornimento energetico.
Conclusione e valutazioni finali Unihertz Jelly Max : Voto 8.2
Giunti alla conclusione di questa recensione possiamo affermare che Unihertz Jelly Max è uno smartphone che ci ha soddisfatti nell’utilizzo quotidiano.
Quindi indipendentemente dalle dimensioni, che sono il vero core del device, Jelly Max grazie al suo prestante hardware, a un ottimo quantitativo di Ram e Rom, tra l’altro anche veloci e con quest’ultima espandibile, risulta ideale per un utilizzo “standard”, al pari di un normale dispositivo di dimensioni superiori.
Ecco quindi il punto: dimensioni a parte Jelly Max potrebbe essere definito come un medio di gamma tradizionale.
Ma proprio il minimo ingombro lo rende unico, il più piccolo device al mondo dotato di connettività 5G, proprio come ci ricorda Unihertz.
Lunghezza e larghezza sono proporzionali al piccolo display da 5.05 pollici, mentre lo spessore risulta superiore alla media, anche se l’ergonomia della back cover fa si che Jelly Max risulti comodo da maneggiare e da trasportare.
Uno spessore che ci porta a un altro grande punto di favore di Jelly Max, ovvero l’ampia autonomia garantita dalla batteria che è da 4.000 mAh e che quindi ha determinato un device non sottile, ma meglio così.
Jelly Max infine ha diverse chicche aggiuntive, come la ricarica rapida e un software snello, praticamente stock, oltre che dei comodi e anche vistosi led RGB che vanno a completare un’estetica accattivante fatta di una finitura che fa intravedere parte dei circuiti interni.
Non abbiamo menzionato la fotocamera perché il sample in nostro possesso, preserie, soffre di un bug che ci impedisce di testarne le potenzialità.
Unihertz Jelly Max è un piccolo e potente smartphone 5G proposto a un prezzo più che congruo di Euro 240 circa, che sicuramente saprà ritagliarsi una nicchia di utenza stanca dei “padelloni”, ma che allo stesso tempo non vuole rinunciare alle tecnologie moderne.