Recensione Poco F6 : le prestazioni possono anche essere a buon mercato
Poco, che ricordiamo essere sub brand di Xiaomi, ha recentemente rinnovato la sua serie F, da sempre caratterizzata da eccellenti prestazioni proposte a prezzi nettamente inferiori alla diretta concorrenza.
Poco F6 è il modello base della serie che presenta anche la versione premium Pro.
Un terminale che bada al sodo, con il nuovo processore Qualcomm Snapdragon 8s Gen 3 in grado di ottenere prestazioni di livello assoluto, quasi equiparabili agli smartphone premium da 1000 e oltre Euro.
Completano il pacchetto un display eccellente, sistema audio potente, un comparto fotocamera che eccelle nel sensore principale Sony LYTIA-600 da 50 MP, autonomia e velocità di ricarica ed infine un design che, seppur basico, ha in spessore e peso i suoi punti di forza.
Insomma un eccellente smartphone proposto ad un prezzo di listino di Euro 449 per la versione 8/256 Gb o di 499 per quella 12/512 Gb, ma che risulta facilmente reperibile online ad un prezzo medio di 350/400 Euro rendendolo uno dei migliori terminali 2024 come rapporto qualità/prezzo.
Poco F6 : Voto 8.25
Pro
- Prestazioni superiori alla categoria di appartenenza
- Memorie rapide
- Display eccellente
- Autonomia e velocità di ricarica
- Audio stereo di qualità
- Sensore principale Sony LYTIA-600
- Sottile e leggero
- Ottima dotazione di vendita
Contro
- Software troppo macchinoso, anche se fluido
- Ultragrandangolare solo sufficiente
- Sensore di prossimità virtuale
- No e-sim
Confezione di vendita Poco F6
Il cartonato nero con scritte gialle, tipico dei device Poco, contiene:
- Smartphone con pellicola protettiva preinstallata
- Caricabatterie da 90W
- Cavo Usb C
- Custodia protettiva
- Strumento estrazione carrello dual nano sim
- Manualistica
Tutto ciò che occorre per un corretto utilizzo out of the box, con la gradita presenza del caricabatterie Turbo Charger da 90W, un valore aggiunto sicuramente da tenere in considerazione.
Costruzione design e ergonomia Poco F6 : Voto 8.0
POCO dimostra con il modello F6 che è possibile realizzare un dispositivo che non solo è bello da vedere ma anche piacevole e pratico da usare.
Il corpo del POCO F6, sia frame che back cover, sono realizzati in plastica, ma di alta qualità, che mantiene il dispositivo leggero e facile da maneggiare.
Nonostante il peso contenuto in soli 180 grammi, la robustezza non viene compromessa grazie all’impiego del vetro Gorilla Glass Victus, noto per la sua resistenza agli urti e ai graffi. Inoltre, la certificazione IP64 garantisce una protezione affidabile contro la polvere e gli spruzzi d’acqua, rendendo il POCO F6 un compagno ideale per l’uso quotidiano in una varietà di ambienti.
Presenta un design che cattura immediatamente l’attenzione, grazie a scelte estetiche audaci e funzionali.
Gli anelli della fotocamera, ora più grandi, non solo conferiscono un aspetto distintivo al dispositivo, ma migliorano anche la qualità dell’illuminazione grazie al nuovo flash LED circolare, posizionato alla loro destra: un dettaglio che non è solo una scelta stilistica, ma migliora sensibilmente le prestazioni fotografiche in condizioni di scarsa luminosità, offrendo agli utenti la possibilità di catturare immagini chiare e dettagliate.
Il design ergonomico del POCO F6 merita una menzione speciale.
Il pannello posteriore leggermente curvato non solo aggiunge un tocco estetico ma garantisce anche una presa sicura e confortevole, con i pulsanti di accensione e volume sono posizionati strategicamente per essere facilmente raggiungibili, migliorando notevolmente l’usabilità del dispositivo. Questa disposizione permette agli utenti di interagire con il telefono in modo intuitivo, senza dover riposizionare la mano o cambiare la presa.
Sorprende anche il suo spessore ridotto in soli 8 mm, che permette, insieme a peso e forma, di ben maneggiare il terminale anche senza l’utilizzo della cover protettiva, consentendone una presa sempre sicura nonostante la finitura della back cover sia liscia, ma anche questa ben realizzata non trattenendo polvere e ditate.
Poco F6 è disponibile nelle colorazioni black, green e titanium, tutte centrate e adatte alla tipologia di prodotto.
Ci ha sorpreso in positivo per sensazione di qualità e piacevolezza di utilizzo. Inizialmente eravamo scettici, un terminale realizzato completamente in plastica non avrebbe soddisfatto i nostri standard.
Ma dobbiamo dare atto a Poco e Xiaomi di aver scelto materiali di ottima qualità, seppur non nobili, e di averli assemblati in modo perfetto. Inoltre la semplice scelta di azzardare sulla collocazione del comparto fotocamera ha reso Poco F6 unico e distinto rispetto alla massa di smartphone tutti uguali.
Display Poco F6 : Voto 8.5
POCO F6 è dotato di un display flat da 6.67 pollici denominato “Crystal Res Flow”, caratterizzato da una risoluzione di 1080p+, capacità HDR10+ e Dolby Vision, luminosità fino a 2400 nits, frequenza di aggiornamento di 120Hz e un rapporto schermo-corpo vicino al 90%.
Protetto dal Gorilla Glass Victus, il dispositivo promette un’ottima resistenza agli urti e ai graffi, un dettaglio non comune in questa fascia di prezzo.
Esteticamente curato con profili sottili e selfie cam, piccola e discreta, posta in alto al centro, è in grado di rimanere ben definito e visibile anche sotto la luce diretta del sole, grazie alla sua luminosità che raggiunge ben 2400 nit come picco e che mediamente si attesta a 1200 nit.
Offre colori vivaci e realistici, con le numerose opzioni che inoltre permettono di personalizzare i colori attraverso il menu delle impostazioni di HyperOS.
Con una frequenza di aggiornamento di 120Hz, il display è sufficientemente veloce per garantire un’esperienza utente fluida e reattiva. Anche se non è un pannello LTPO, che permetterebbe una regolazione più fine della frequenza per migliorare l’efficienza energetica, il dispositivo alterna tra 60Hz e 120Hz, che è adeguato per la maggior parte degli usi quotidiano.
Rapido e preciso risulta il sensore di impronte digitali under display posizionato in basso al centro e facilmente raggiungibile anche utilizzando F6 con una sola mano, mentre al momento risultano anche ben calibrati e perfettamente funzionanti il sensore di prossimità, purtroppo virtuale, e quello di luminosità automatica, storicamente tallone d’Achille dei device Poco e Xiaomi.
Peccato per l’assenza di un vero Always On, qui presente solo in parte, con la solita limitazione Xiaomi/Poco che impedisce via software ai device della categoria media di visualizzare le informazioni se non al tocco del pannello o muovendo lo smartphone.
Hardware Poco F6 : Voto 9.0
Scheda tecnica Poco F6
- Dimensioni: 160.5×74,5×8,0 mm
- Peso: 180 grammi
- SoC: Qualcomm Snapdragon 8s Gen 3 3.0 Ghz (4 nm)
- GPU: Adreno 735
- Memoria:
- RAM: 8/12 GB DDR5X
- ROM: 256/512 GB UFS 4.0
- Reti: 5G Dual SIM (Dual Nano Sim)
- Connettività:
- NFC
- Bluetooth 5.4
- WiFi a/b/g/n/ac
- GPS + GLONASS
- Irda
- Speaker stereo
- Display: 6,67″ AMOLED FHD+ 120 Hz
- Fotocamere:
- Primaria da 50 MP f/1,6 PDAF Ois
- Grandangolare 8 MP f/1.4
- Anteriore: 20 MP: f/2.2
- Batteria:
- 5.000 mAh
- Ricarica con cavo a 90 Watt
Il cuore pulsante del POCO F6 è il nuovo Snapdragon 8s Gen 3, fabbricato con un processo produttivo a 4 nm. Nonostante le percezioni comuni possano suggerire una potenza inferiore rispetto al Snapdragon 8 Gen 3, la realtà mostra che Qualcomm ha posizionato il 8s Gen 3 per offrire un bilanciamento ideale tra alta efficienza energetica e prestazioni robuste.
Il chipset è affiancato da una GPU Adreno 735 e da una vasta quantità di memoria: 8/12 GB di RAM DDR5X e 256/512 GB di memoria interna UFS 4.0, non espandibile.
Durante i nostri test, il POCO F6 ha mostrato prestazioni eccezionali in vari scenari d’uso, mantenendo un’efficienza energetica comparabile con altri dispositivi premium testati nel 2024. Il telefono ha gestito senza problemi anche le attività più gravose, come il gaming avanzato e l’editing video, senza surriscaldamenti signiicativi, ma solo sporadici che non hanno generato rallentamenti o disagi.
POCO F6 non lesina sulle connessioni: supporta dual sim, WiFi 6, Bluetooth 5.4, NFC, e USB C 2.0, Irda.
Mancano il jack audio da 3.5 mm, presente sul predecessore, e il supporto e-sim, ma nonostante ciò reputiamo idonea alla collocazione di mercato la dotazione di connettività.
L’audio stereo è garantito da un sistema ibrido costituito dallo speaker principale e dall’altoparlante di sistema ed è in grado di offrire, come in quasi tutti i device Poco/Xiaomi, un’esperienza sonora immersiva e di alta qualità, con un suono chiaro e dettagliato anche a volumi elevati, con forse una leggera tendenza alle frequenze basse, che però non vanno a prevaricare con sostanza sui medi, gli alti e le voci, sempre udibili.
Anche il sistema di feedback aptico del dispositivo merita una menzione: sebbene in alcuni casi possa apparire leggermente tenue, fornisce un’esperienza tattile soddisfacente e arricchisce l’interazione con il dispositivo.
Una dotazione hardware estremamente completa che pone Poco F6 come smartphone più prestazionale nella sua categoria, in grado di rivaleggiare senza difficoltà con device che costano quasi il doppio.
Software Poco F6 : Voto 7.5
Poco F6 è dotato di Android 14 personalizzato con HyperOS.
L’azienda ha promesso 3 major update e 4 anni di aggiornamenti periodici che solitamente vengono rilasciati in termini accettabili, anche se necessitano di adattamenti alla complessa UI presente.
Un’interfaccia grafica che praticamente è la stessa presente sui device Xiaomi, fatta eccezione per il launcher Poco preinstallato su F6, che presenta icone tonde e menù a tendina graficamente diverso.
Non lo abbiamo mai nascosto: non siamo estimatori della MIUI, o HyperOS come viene ora definita.
La troviamo troppo complessa e caotica, piena di sottosezioni e di navigazione complicata. La trasformazione da MIUI a HyperOS ha portato qualche vantaggio in termini di fluidità e stabilità, ma permangono ancora troppe complessità che portano gli utenti a perdersi nella sua struttura, così come permangono diversi problemi di compatibilità con accessori e periferiche di terze parti, talvolta non ben supportate o riconosciute dall’OS di Poco e Xiaomi.
Inoltre troppe, ma davvero tante, sono le applicazioni preinstallate, giochi e giochini che a dire il vero sono rimovibili facilmente, ma che ci infastidiscono.
Di contro ci sono delle funzionalità apprezzabili, come la fluidità e la stabilità, l’ampissima possibilità di personalizzazione e le future applicazioni AI che sicuramente verranno implementate, vista la compatibilità con l’hardware prestante.
Al momento troviamo le Air Gestrure, poco utili, ma di sicuro impatto, con le quali è possibile interagire con alcune funzionalità del device senza toccare lo stesso, ma solo con gesti della mano da circa 20 cm o la possibilità di abbassare e alzare la luminosità del display in base al nostro sgurado.
Manca inoltre una modalità desktop con l’interazione tra Poco F6 e schermi esterni limitata a un semplice mirroring: anche in questo caso sarebbe ora di implementare una funzionalità sempre più richiesta dagli utenti.
Fotocamera Poco F6 : Voto 8.0
Il cuore del sistema fotografico del POCO F6 è il nuovo sensore Sony LYT 600 da 50MP completato da una fotocamera ultragrandangolare da 8MP, la stessa presente su Poco F5.
Nuova è invece la selfie cam da 20 MP.
Durante il giorno, la fotocamera principale del POCO F6 mostra una capacità notevole di cattura dei dettagli, con un bilanciamento del colore e una gamma dinamica che soddisfano le aspettative, anche se la resa dei toni della pelle e l’effetto naturale delle immagini non sono all’altezza di altri device. In questo caso però interviene il buon software di elaborazione post scatto a porre rimedio, correggendo sensibilmente gli scatti.
In condizioni di scarsa luminosità ambientale POCO F6 gestisce bene le sfide della fotografia notturna con la fotocamera principale, mentre soffre con la grandangolare che pecca in nitidezza e pulizia di immagine.
Lo zoom digitale riesce a esprimere risultati soddisfacenti fino a una portata di 3X, oltre alla quale il rumore digitale man mano prende il sopravvento. Il valore massimo ottenibile è di 10X.
Il sensore grandangolare da 8 MP, lo stesso presente in quasi tutti i dispositivi di fascia media, permette di catturare scatti accettabili e nulla più, con una discreta quantità di dettagli e una gestione sufficiente del rumore digitale.
Buona invece la selfie cam da 20 MP, capace di scattare auto ritratti con colore e contrasto veritieri, ben bilanciati e, grazie a un’ampiezza aumentata, in grado di soddisfare anche per selfie di gruppo.
In termini di registrazione video, il POCO F6 supporta riprese fino a 4K a 60fps con la fotocamera principale, offrendo stabilizzazione efficace e risultando fluida, in linea con le nostre aspettative.
POCO F6 si presenta come un dispositivo con un comparto fotocamere di alto livello per la sua fascia di prezzo risultando, nonostante le sue limitazioni, un dispositivo che merita considerazione per chi cerca un equilibrio tra costo, efficienza e qualità fotografica.
Autonomia e qualità chiamate Poco F6 : Voto 8.5
La batteria integrata da 5.000 mAh è supportata da un sistema di ricarica rapido fino a 90W, ottenibile attraverso il carica batteria fornito nella dotazione di vendita.
Un amperaggio elevato che unito all’ottimo processore ci ha permesso di concludere la nostra classica giornata test con un residuo energia di circa 30%, facendoci pensare che utilizzando non professionalmente e intensamente il device, come invece noi abbiamo fatto, non risulti utopico raggiungere le due giornate piene con una singola ricarica.
Il sistema a 90W è uno dei più rapidi della categoria e permette a Poco F6 di concludere un intero ciclo 0/100% in circa 35/40 minuti risultando quindi comodissimo per eventuali ricariche giornaliere d’emergenza.
Molto buona sia la ricezione, che in questo periodo estivo abbiamo stressato in giro per il nord Italia, che la qualità delle chiamate vocali, sempre pulite e nitide grazie a microfoni eccelsi e posizionati bene dal produttore.
Prezzo Poco F6
Poco F6 ha un costo di listino che varia dalle 449 Euro alle 499 Euro richieste per la versione top 12/512 Gb, da noi caldamente consigliata.
Non è difficile però trovare numerose offerte online che abbattono queste cifre portandole a 350/400 Euro e ponendo Poco F6 come uno dei protagonisti assoluti della fascia media del mercato, altamente consigliato a chi vuole possedere un terminale moderno, completo e prestazionale alla cifra di un normale medio di gamma.
Conclusioni e valutazione finale Poco F6 : Voto 8.25
Poco F6 è uno smartphone completo e moderno che fa delle prestazioni il suo principale punto di forza.
Un processore decisamente superiore alla categoria di appartenenza, con memorie veloci e un ottimo sistema di dissipazione del calore ne fanno smartphone tra i più rapidi e fluidi che mai abbiamo provato nel segmento medio del mercato.
Poco però a differenza degli altri anni ha curato non solo le prestazioni, ma è riuscita a combinare un ottimo mix di specifiche anche dove solitamente era deficitaria.
Migliora notevolmente il comparto fotocamera ora dotato dell’apprezzatissimo sensore Sony LYTIA-600 e il design del terminale, sempre basico e privo di materiali premium, ma studiato per dare allo smartphone una sorta di carattere e unicità che mai avevamo apprezzato nei precedenti device del marchio.
Molto bello il display, ottima la ricezione e l’autonomia, supportata anche da un prestante ed efficiente sistema di ricarica a 90W, tra i più rapidi del settore.
Da lodare infine la dotazione di serie del terminale, completa come poche nella categoria e non.
Ci è invece piaciuto meno il software, non all’altezza dei competitor, anche se ben supportato con 3 major update e 4 anni di aggiornamenti periodici.
Così come rimaniamo scettici nel constatare che, nonostante i passati problemi, Poco continui a montare un sensore di prossimità virtuale che, al momento, funziona bene, ma non ci dà quella sensazione di affidabilità che invece abbiamo con quelli fisici in un lungo periodo di utilizzo.
Mancano supporto e-sim e ricarica wireless, ma queste assenze a nostro avviso non sono così pesanti nel giudizio del terminale, uno dei migliori sicuramente nella categoria al di sotto delle Euro 500.