Indagine UE: 4 influencer su 5 non forniscono indicazioni sui contenuti a pagamento

Nel vasto e complesso panorama del marketing digitale, gli influencer occupano una posizione di rilievo, incanalando l’attenzione di milioni di utenti attraverso le loro piattaforme social e canali YouTube. Tuttavia, dietro i facili sorrisi e le offerte allettanti, si cela una realtà che potrebbe non essere così trasparente come ci si aspetta.

Secondo uno studio condotto nell’Unione Europea, quattro influencer su cinque non riescono a divulgare adeguatamente i contenuti sponsorizzati, comunemente noti come “sponcon“. In un contesto normativo, sia nell’UE che negli Stati Uniti, è vietato accettare denaro per la creazione di contenuti senza dichiararlo come pubblicità. Nonostante ciò, l’indagine su 576 influencer ha rivelato che quasi tutti (il 97%) hanno pubblicato sponcon, ma l’80% non ha fornito alcuna indicazione che quel contenuto fosse a pagamento.

Nonostante l’anonimato degli influencer coinvolti nello studio, la Commissione Europea ha confermato che indagherà su 358 di loro in modo più approfondito e, se necessario, emetterà sanzioni.

Ma non è tutto. Lo studio ha rivelato anche che 119 influencer hanno promosso attività non salutari o pericolose, tra cui il consumo di alcolici, trattamenti medici discutibili e consigli finanziari rischiosi.

La Commissione ha commentato: “Le pratiche di marketing problematiche illustrano l’importanza di avere una legislazione moderna e robusta che garantisca una giustizia digitale per i consumatori online“.

Il nodo della questione, ovviamente, è la mancanza di applicazione delle leggi. I governi possono redigere ogni sorta di normativa che richiede agli influencer di seguire linee guida etiche, ma ciò non significa nulla se non c’è un modo efficiente per scoprire e punire coloro che infrangono le regole. Finché ciò non avverrà, spetta ai consumatori comprendere che c’è una probabilità molto alta che l’influencer che stanno guardando non stia dicendo loro che è semplicemente un portavoce pagato per un marchio.

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