Settembre, tempo di backup! Ecco alcuni consigli per il proprio telefono e per una corretta strategia aziendale

Quante volte abbiamo perso i nostri dati, le foto più belle, i video ricordo delle vacanze per non aver effettuato al momento giusto e in modo corretto il backup? Utilissimo a livello personale e fondamentale a livello aziendale come strategia intrinseca al business e all’operatività, Ermes ci svela alcuni consigli per eseguirlo al meglio in ottica B2B e B2C.

Prima di tutto qualche informazione su Ermes. Ermes – Intelligent Web Protection nasce all’interno dell’incubatore I3P del Politecnico di Torino nel 2018 da un’idea di Hassan Metwalley: sviluppare un algoritmo di intelligenza artificiale per proteggere gli utenti dagli attacchi informatici, uno scudo evoluto capace di individuare sofisticati malware e minacce che sfuggono ai tradizionali sistemi di sicurezza. Oggi Ermes rappresenta una eccellenza italiana delle realtà specializzate in AI Cybersecurity.

Ma torniamo al nocciolo della questione, il backup. È un termine che deriva dall’inglese, letteralmente, riserva o supporto, il backup consiste nel creare una copia dei propri contenuti su un altro dispositivo che può essere sia una memoria esterna fisica che un cloud. Spesso non ci si rende conto della sua urgenza e dei rischi che si corrono nel non effettuare un salvataggio per molto tempo, nonché della necessità di liberare spazio dal proprio telefonino. Quanto siamo legati alle foto e ai video, soprattutto al termine di una vacanza? Con alcuni semplici accorgimenti, si può eludere facilmente il rischio di perdere tutto!

Nel caso invece di aziende, è sempre necessario sviluppare e mettere in atto una buona strategia di backup dei dati e delle infrastrutture al fine di preservare correttamente i dati, contrastare la minaccia dei ransomware ed evitare che i sistemi vengano compromessi operativamente. In quest’ottica, infatti, il backup è una strategia che fa bene al business, alleato della cybersecurity. Ora ecco alcuni suggerimenti da seguire:

I consigli per il backup del proprio telefono

1) Più metodi di backup: affidarsi ad un unico metodo può essere talvolta rischioso, per questo è sempre meglio utilizzare una combinazione di opzioni diverse per salvare i propri dati, come ad esempio il backup su hard disk esterno, servizi cloud e backup offline (come le chiavette USB). 

2) Servizi di cloud storage: è consigliato utilizzare i servizi di cloud storage affidabili come Google Drive, Dropbox o iCloud per archiviare i dati importanti online, utilizzando sempre password complesse con l’autenticazione a due fattori per una maggiore sicurezza.

3) Backup automatici: impostare backup automatici su base regolare è una buona best practice che permette di salvare i dati in modo automatico, senza doversi ricordare di farlo manualmente, riducendo così il rischio di perdere dati a causa della dimenticanza. 

4) Backup del sistema operativo: Fare anche il backup del sistema operativo può permettere di ripristinare completamente il computer in caso di problemi.

5) Aggiornamenti regolari: è fondamentale mantenere aggiornato il software che si utilizza per i backup, inclusi i servizi cloud e i programmi di backup automatico.

Il backup per le aziende secondo Ermes 

1) Definire una strategia di backup in base all’impatto sul business in caso di perdita dei dati: una strategia deve tenere conto dei dati che si vogliono replicare e di una serie di parametri come la frequenza, il supporto (es: disco locale, cloud, nastro, CD), il tipo di backup (completo o differenziale), il tipo di cifratura, il tipo di compressione e verifica di integrità. bisogna comprendere di quali volumi si parla per poter prevedere i tempi e quindi determinare frequenza di backup e costi.

2) Effettuare un backup periodicamente in base alla strategia definita sia per mantenere una copia dei dati che esso ospita, sia per conservare una copia della configurazione o dello stato del sistema operativo. Occorre partire dagli asset aziendali più importanti, come informazioni sensibili, piani strategici, contratti, database con dati dei clienti, dati finanziari, codice software, ecc.

3) È sempre buona pratica conservare i backup in duplice copia e salvare le copie possibilmente su supporti diversi, ad esempio su cloud e su nastro magnetico; è bene anche adottare una strategia di conservazione off site che sia geograficamente distribuita in modo tale che i backup siano co-locati in zone e sistemi non troppo vicini in caso di catastrofe (terremoti, incendi).

4) I backup vanno sempre testati: una strategia di backup che non è stata testata è potenzialmente non funzionante e quindi inutile e occorre, quindi, condurre dei test periodici per assicurarsi che le tecniche e gli strumenti utilizzati per i backup siano funzionanti ed efficaci.

“Il backup è, da un punto di vista strategico, uno dei primi baluardi difensivi per le imprese e i privati. Infatti, garantisce la resilienza di fronte a minacce quali ransomware, cancellazioni accidentali o malfunzionamenti hardware. Credo sia fondamentale riuscire a seguire la strategia “3-2-1” (tre copie, due media, una off-site) parallelamente all’uso della crittografia e alle verifiche periodiche dell’integrità dei dati. In questo periodo storico in cui, finalmente, la sicurezza delle informazioni è un punto fondamentale delle strategie di business, i backup si rivelano la migliore ancora di salvezza per la continuità operativa” commenta Francesco Rochira, Chief Information Security Officer di Ermes Cyber Security.

Ulteriori informazioni su questo argomento e su Ermes possono essere trovate seguendo questo link.


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