Recensione Poco F5
Sorprendentemente di qualità
La giovane Poco, che ricordiamo essere sub brand del colosso Xiaomi, aggiorna la propria serie F, che da sempre è quella più completa e priva di compromessi.
E il nuovo Poco F5, insieme al suo fratello maggiore Pro, ne è piena dimostrazione perché mai come quest’anno riesce a essere in pieno espressione della filosofia del brand: un terminale prestazionale, dotato delle specifiche fondamentali richieste dalla maggior parte degli utenti evoluti, ma capace di contenere il prezzo di vendita ad una cifra che si attesta tra le 400 e le 500 Euro, pienamente in linea con i contenuti e con l’innegabile aumento generalizzato dei prezzi, al quale però Poco ha cercato di contenere l’impatto riuscendo a rimanere in linea con la precedente serie F4.
Inoltre Poco F5 porta al debutto l’ottimo processore Qualcomm Snapdragon 7+ Gen 2, capace di prestazioni che rendono lo smartphone piacevolmente rapido e fluido, quasi al pari dei top di gamma e premium della passata stagione dotati di CPU ben più blasonate e costose.
Poco F5 in sintesi è il medio di gamma che riesce meglio a incarnare questa definizione.
POCO F5 : Voto 8.5
Pro
- Eccezionali prestazioni grazie a Snapdragon 7+ Gen 2
- Sottile leggero e ben assemblato (IP53)
- Display AMOLED 120 Hz bello e definito
- Android 13 al lancio
- Ottimo audio stereo Dolby Atmos
- Connettività complete di jack audio e porta Irda
- Buona autonomia e velocità di ricarica
Contro
- Sensori cam secondari non di livello
- Sensore di impronte digitali laterale posto in posizione scomoda
- Prezzo al lancio e senza promo impegnativo e non da “Poco”
CONFEZIONE DI VENDITA POCO F5 : Voto 8.5
Aggressivo e vistoso il look del box, nero con scritte e loghi Poco gialli, generoso nelle dimensioni e contente, oltre lo smartphone:
- Carica batterie rapido da 67W
- Cavo dati Usb C
- Custodia in tpu trasparente ultra slim
- Pellicola protettiva preinstallata
- Strumento per estrazione carrello dual nano sim
- Manualistica
Apprezzabile la presenza del carica batterie rapido in grado di sfruttare la tecnologia presente nello smartphone, di una buona e utilissima pellicola protettiva preinstallata e soprattutto di una cover in tpu molto ben fatta e sottile, che protegge il device senza influire particolarmente su forme e sottigliezza.
Come sempre Poco riesce a fornire una confezione di vendita completa di tutto ciò che serve, e come sempre sottolineiamo il fatto che non sono molti i produttori che riescono a offrire una dotazione completa di tutto ciò che il cliente necessita out of the box.

COSTRUZIONE DESIGN E ERGONOMIA POCO F5 : Voto 8.5
In pieno stile Poco anche F5 ha una costruzione di ottima qualità, ma che va a utilizzare materiali plastici in primis per contenere i costi di produzione ed avere un prezzo al pubblico più concorrenziale e, in seconda battuta, per risultare estremamente leggero e compatto, nonostante le generose dimensioni del display.
La back cover quindi è in policarbonato ed è disponibile in tre colorazioni:
- Carbon Black
- Blue
- Snowstorm White
Il device ha rifinitura in simil carbonio che dona aspetto tech e moderno, su sfondo lucido che inesorabilmente trattiene numerose ditate.
Al suo interno è contenuto il comparto cam principale che però, controcorrente rispetto ad altri competitor, non è racchiuso all’interno di una sezione a se stante, ma è composto da tre suddivisi cerchi ognuno dei quali dedicato al sensore specifico, con i due di maggiori dimensioni posti verticalmente, mentre accanto ad essi è presente il terzo, più piccolo, ed il flash led.
Una soluzione stilistica gradevole alla vista, molto moderna, e che permette di contenere la sporgenza del comparto fotocamera, praticamente a filo con la back cover.
Il frame con finitura opaca e molto gradevole è nel suo lato sinistro libero da ogni interfaccia, in quello destro è posizionato il bilanciere del volume e il tasto di accensione/spegnimento con annesso il sensore di impronte digitali, nella parte superiore invece troviamo il microfono, il blaster Irda, il primo speaker e il graditissimo jack audio da 3,5 mm mentre in basso vi sono carrello dual nano sim, microfono, porta Usb C e secondo speaker stereo.
La parte frontale è dominata dall’ampio display piatto da 6,67 pollici di diagonale che spicca per uno stile pulito e perfettamente integrato nello smartphone, con profili sottilissimi e perfettamente simmetrici e la seflie cam di dimension ridotte posta al centro.
Come detto in precedenza Poco F5 è uno smartphone estremamente maneggevole e gradevole da utilizzare con le dimensioni di 161,1x75x7,9 mm su 181 grammi, dove spiccano sottigliezza e peso, ambedue estremamente ridotte nonostante si stia parlando di uno smartphone con generoso display.
Ottimo quindi il lavoro di Poco e molto intelligente la scelta di utilizzare più leggera plastica rispetto a vetro e metallo, che sono si materiali premium, ma che forse non si addicono alla tipologia di smartphone che la casa madre voleva realizzare.
Inoltre è da lodare la presenza del jack audio in un terminale cosi sottile, che però è solo certificato IP53 quindi resistente ai soli spruzzi d’acqua e polvere.
Poco F5 è quindi uno smartphone molto ben costruito con un design altamente tech e fresco, che fa della semplicità delle sue linee carattere distintivo, oltre che estremamente maneggevole e gradevole grazie al suo peso, ridotto e bilanciato, e a uno spessore che si riduce sotto gli 8 millimetri.
DISPLAY POCO F5: Voto 8.5
Molto bello il display OLED da 6,67 pollici di diagonale e risoluzione FHD+ 1080×2400, refresh rate fino a 120 Hz, densità di 335 ppi e luminosità massima di 1.000 nit, HDR10+, Dolby Vision e protetto da Gorilla Glass 5.
Spiccano le cornici ridottissime di questo display che rendono un’esperienza immersiva che francamente non ci aspettavamo su un device di fascia media e che abbiamo gradevolmente constatato.
Un display ben contrastato, con un’ottima gamma di colori equilibrati e reali e con i soliti neri profondi e bianchi accesi tipici dei pannelli di qualità ai quali Poco e Xiaomi ci hanno abituati.
Inoltre la leggibilità è garantita in qualsiasi situazione grazie a una buonissima luminosità di picco, che sfiora i 1.000 nit e che permette a Poco F5 di essere utilizzato anche sotto la diretta luce del sole ed in qualsiasi angolazione.
La frequenza di aggiornamento può essere settata in modo automatico, bassa a 60 Hz o alta a 120 Hz. Durante il nostro test abbiamo optato per la selezione automatica e abbiamo avuto a disposizione uno smartphone sempre molto fluido e scattante con l’intelligenza artificiale che ha sempre regolato la frequenza in modo opportuno.
Purtroppo invece anche F5 dispone di un Always On che non può essere sempre visualizzato a schermo, ma che deve essere richiamato manualmente al tocco o con il movimento dello smartphone. Un vero peccato visto che la tecnologia del display consentirebbe, come fa in altri smartphone di casa Poco e Xiaomi, un always on “vero” e molto più comodo.
I sensori di prossimità e di luminosità automatica svolgono bene il loro compito anche se quest’ultimo non risulta essere sempre rapido.
HARDWARE POCO F5 : Voto 9.0
Scheda tecnica Poco F5
- Dimensioni: 161,1x75x7,9 mm
- Peso: 181 grammi
- SoC: Qualcomm Snapdragon 7+ Gen 2 2,91 Ghz (4 nm)
- GPU: Adreno 725
- Memoria:
- RAM: 8/12 GB LPDDR5X
- ROM: 256 GB UFS 3.1
- Reti: 5G Dual SIM (Dual Nano Sim)
- Connettività:
- NFC
- Bluetooth 5.3
- WiFi 6 a/b/g/n/ac
- GPS + GLONASS
- Usb C 2.0
- Jack audio 3,5
- Irda
- Display: 6,67″ OLED 120Hz FHD+
- Fotocamere:
- Primaria da 64 MP f/1,8 Ois PDAF
- ultra grandangolare da 8 MP: f/2.2
- macro 2 MP f/2.4
- Anteriore: 16 MP: f/2.5
- Batteria:
- 5.000 mAh
- Ricarica con cavo 67W
Poco/Xiaomi è il primo produttore ad utilizzare il processore 2,91 Qualcomm Snapdragon 7+ Gen 2 da ben Ghz e processo produttivo a 4 nanometri, supportato da GPU Adreno 725, 12 Gb di memoria Ram DDR5X che se espansa virtualmente arriverà fino a 20 Gb e 256 Gb, in questo caso fissa, di memoria Rom UFS 3.1.
Sorprendenti sono le prestazioni di questo nuovo processore made in Qualcomm, che va a riprendere l’ottima esperienza già avuta in passato con le cpu della famiglia 7, storicamente azzeccate, migliorandone velocità, gestione di energia e calore e ponendolo quasi al pari dello Snapdragon 8+ Gen 1 in termini assoluti.
Sorprendenti quindi sono sia le prestazioni in qualsiasi ambito di utilizzo, così come la gestione del calore che beneficia inoltre della tecnologia proprietaria LiquidCool 2.0 ed infine i consumi energetici, che sono anch’essi estremamente contenuti per un terminale capace di girare in modo fulmineo e continuativo, senza blocchi, rallentamenti o lag improvvisi.
Le connettività sono complete di supporto 5G, dual nano sim, WiFi 6, Bluetooth 5.3, GPS Glonass, NFC, USB C 2.0, audio stereo, porta Irda ed infine a sorpresa anche il sempre utile e gradito jack audio da 3.5 mm, posizionato sulla parte superiore in un terminale che ricordiamo essere spesso solo 7,9 mm.
L’audio stereo certificato Dolby Atmos è garantito dai due altoparlanti posti asimmetricamente uno sulla parte superiore del frame, che sfrutta anche lo speaker principale posto sul display, ed un altro nella parte inferiore destra.
Questi hanno un volume d’ascolto molto buono e decisamente superiore alla media dei competitor sulla stessa fascia di mercato, con anche una qualità che si allinea e che riesce a esprimere ottimi bassi, perfettamente udibili, mentre i medi e gli altri solo quando vengono riprodotti a volumi elevati tendono a mixarsi rimanendo un po’ intrecciati tra loro. Comunque l’esperienza multimediale è più che positiva e promossa.
Molto rapidi e precisi anche i sensori di luminosità automatica e prossimità, fisico e non virtuale, mentre quello di impronte digitali ha un posizionamento che a nostro avviso è soggetto a tocchi involontari con conseguenti sblocchi non richiesti, pur rimanendo fin troppo prestazionale per quello detto poco fa.
Più che soddisfacente anche il motorino della vibrazione, non morbido e gradevole come quello presente nei terminali top e premium di casa Poco/Xiaomi, ma comunque udibile ed efficace, senza risultare ronzante come quello presente negli smartphone di fascia medio bassa.
Per tutto quello che abbiamo scritto reputiamo allo stato attuale Poco F5 il miglior medio di gamma per prestazioni e rapidità di calcolo, terminale che riesce a dare filo da torcere a smartphone posizionati in fasce nettamente superiori grazie a una CPU davvero ben concepita e realizzata da Qualcomm.
FOTOCAMERA POCO F5 : Voto 7.5
Fotocamere:
- Primaria da 64 MP f/1,8 Ois PDAF
- ultra grandangolare da 8 MP: f/2.2
- macro 2 MP f/2.4
- Anteriore: 16 MP: f/2.5
La fotocamera non è mai stato il punto di forza della serie Poco, molto più orientata sulle prestazioni, in questo caso abbiamo un buon sensore principale che rende molto bene in condizione di luce ottimale ma che ha una notturna un po’ frettolosa, la conseguenza sono scatti un po’ bui e rumorosi, stesso discorso per la grandangolare, luci ed ombre anche nella macro, non sempre riesce a mettere a fuoco correttamente, bene la frontale, nel complesso direi che c’è da lavorare sul software di elaborazione, il video è invece apprezzabile ed abbastanza fluido.
SOFTWARE POCO F5 : Voto 8.5
Anche in questo caso abbiamo la gradita sorpresa di Android 13 nativo che viene implementato dalla MIUI 14 personalizzata per Poco da Xiaomi.
Finalmente un Poco di tutto rispetto che riesce a ad avere nativamente l’ultima versione di Android disponibile, e non come in passato dove sia Poco che Xiaomi optavano per la precedente versione anche su terminali di tutto rispetto posizionati nella fascia medio alta del mercato.
La versione MIUI a bordo di Poco F5 è praticamente la stessa che abbiamo recentemente recensito su Redmi Note 12 Pro e Xiaomi 13 (QUI e QUI le nostre prove complete), con la sola differenza di un tema con uno stile più giovanile e fresco, caratterizzato da icone tondeggianti.
Per il resto tutto ciò che è presente sui terminali Xiaomi è perfettamente riproposto su Poco F5, con una miriade di temi scaricabili gratuitamente dallo store dedicato ed in grado di stravolgere completamente lo stile dello smartphone, centro di controllo classico o MIUI in stile Apple iPhone, icone grandi, gesture, cartelle e scorciatoie, multitasking, game center e tutto ciò che oramai ben conosciamo della MIUI, interfaccia grafica in continua evoluzione ed in grado sempre di più di adattarsi ai gusti degli utenti globali, senza però mai perdere quel tocco di orientalità che la contraddistingue.
Il sistema gira molto ma molto bene, rapidissimo e fluido forse ancor di più di molti terminali Poco e Xiaomi anche di fasce superiori, a dimostrazione delle bontà dell’hardware di Poco F5 e di quanto ben sia stato ottimizzato il software su di esso.
Peccato invece per Always on display, che risulta si essere completo e ampiamente personalizzabile sia in stile che in contenuti, ma che come accade su tutti i terminali Poco e Xiaomi di fascia medio alta, c’è ma non c’è…poiché non ha la possibilità di essere costantemente visualizzato e quindi perde la sua funzionalità principale, dovendo essere richiamato o toccando il display o muovendo lo smartphone.
Molte inoltre sono le applicazioni e giochi installati nativamente nella MIUI 14, anche se disinstallabili senza problematiche.
Riguardo agli aggiornamenti, altro fattore fondamentale per convincere i potenziali clienti, non abbiamo notizie ufficiali, ma presumiamo che al pari di Xiaomi anche Poco garantisca 3 anni di major update e 4 di aggiornamenti di sicurezza, molto buono considerato che finalmente il terminale viene lanciato con l’ultima versione Android disponibile ufficialmente, non perdendo quindi subito un major update, come accadeva con i precedenti Poco.
AUTONOMIA VELOCITA’ DI RICARICA E RICEZIONE POCO F5 : Voto 8.5
Nonostante sia un terminale che fa della maneggevolezza, del peso e della sottigliezza punti di forza, Poco F5 ha una batteria integrata non removibile da ben 5.000 mAh, con supporto ricarica rapida cablata fino a 67W sfruttabile attraverso il carica batterie dedicato fornito nella confezione di vendita.
Il risultato è più che soddisfacente e si riesce ad arrivare a fine giornata senza il minimo pensiero e senza dover ricorrere a cariche aggiuntive di emergenza o sicurezza.
Abbiamo inoltre notato una costanza nella richiesta di energia, che cala senza picchi e in modo lineare nel corso della giornata garantendo quindi sempre il pieno controllo.
Ottimo quindi il risultato, considerando anche peso, spessore, bontà del display e prestazioni garantite dalla CPU, un mix che pone Poco F5 in un perfetto equilibrio, tutto ai massimi livelli senza in ogni caso preoccuparsi della carica residua.
La carica appunto, solo cabalata a differenza del modello Pro, ha una velocita massima di 67W e tramite il carica batterie dedicato permette di effettuare un ciclo completo in poco meno di un’ora, mentre da 0 a 50% circa ci vorranno invece poco più di 15 minuti.
Anche la ricezione è molto buona e a nostro avviso migliore dei precedenti Poco, questo presumiamo grazie al frame in plastica e al processore dotato di un’ottima parte radio, che permette inoltre un passaggio immediato dalle reti 4G a quelle 5G.
La qualità delle chiamate vocali è buona, non eccezionale, ma comunque in linea con gli altri competitor, fatta eccezione per alcuni che eccellono in questo frangente (Motorola e Google su tutti). Qualche difficoltà con le chiamate in vivavoce, un po’ metalliche e allontanate, mentre in capsula nessun problema.
PREZZO POCO F5
Poco F5 è disponibile in Italia QUI sul sito del produttore ad un prezzo consigliato al pubblico di:
- Euro 399,90 per la versione 8/256 Gb (listino Euro 429,90)
- Euro 449,90 per la versione 12/256 Gb (listino Euro 479,90)
Un prezzo leggermente superiore a quanto solitamente siamo abituati per uno smartphone Poco, ma giustificato dai molti contenuti tecnologici presenti sul terminale.
Riteniamo sia più in linea con il brand la versione con 8 Gb di memoria Ram, più che sufficienti a far girare perfettamente tutto il sistema, con un risparmio netto di Euro 50.
Un prezzo che sicuramente nei prossimi mesi calerà ancora, rendendo il Poco F5 un terminale da tenere in seria considerazione anche per utenti esigenti.
CONSIDERAZIONI FINALI E VALUTAZIONE POCO F5: Voto 8.5
Come avrete facilmente intuito leggendo la nostra recensione, Poco F5 ci ha piacevolmente sorpreso e ci ha soddisfatto pienamente.
Un importante step di crescita rispetto al predecessore F4, che migliora praticamente tutti i fondamentali dello smartphone rendendolo una vera soluzione per chi vuole possedere un “quasi” top di gamma, ma con una spesa contenuta sotto le 500 Euro.
I materiali utilizzati rimangono plastici, anche se di buona qualità e assemblati perfettamente con la certificazione IP53 a testimoniare ciò.
Questa scelta però va a beneficiare l’ergonomia e il peso ridotto, che rende Poco F5, grazie anche alla sua sottigliezza e alle sue linee semplici e decise, estremamente comodo da maneggiare e trasportare nonostante il suo ampio display da 6,67 pollici.
Quest’ultimo, insieme a un processore che Qualcomm ha realizzato con la massima cura, capace di garantire ottime prestazioni paragonabili alle versioni top della passata stagione, sono i fiori all’occhiello del terminale e nettamente superiori alla media dei competitor.
Molto buono l’audio multimediale stereo, la ricezione, l’autonomia e la velocità di ricarica, mentre il comparto cam, con il sensore principale stabilizzato otticamente, riesce a catturare scatti in linea con i competitor più blasonati, soffrendo solo in condizioni di luminosità difficoltosa.
Ottima la presenza nativa di Android 13, che ci fa capire quanto sia importante per Poco questo nuovo F5, con una MIUI 14 praticamente identica a quella presente sui terminali Xiaomi che sta sempre più raggiungendo livelli di affidabilità e semplicità di utilizzo, proprio come piace agli utenti occidentali.
Poco F5 è un ottimo medio di gamma, che eccelle in prestazioni, display e ergonomia e con la sola pecca di avere un prezzo al lancio che, seppur adeguato, lo mette in diretta concorrenza con altri temibili smartphone, primo tra tutti Motorola Edge 40, ma senza dimenticare Google Pixel 7a, i “cugini” Xiaomi Redmi Note 12 Pro e Xiaomi 13 Lite ed infine Samsung Galaxy A54, solo per citare i più accreditati e recenti.
Uno smartphone che noi consigliamo a chi fa delle prestazioni e dell’ergonomia specifiche fondamentali per il proprio utilizzo, in questo caso Poco F5 sarà il terminale ideale in questa fascia di mercato, in grado di primeggiare su tutti i concorrenti grazie al suo processore Snapdragon 7+ Gen 2 in grado di garantire molto in termini di velocità, gestione del calore e dei consumi, al pari degli ex top di gamma 2022.
Un ottimo mid level che ci ha stupito e piacevolmente accompagnati nel nostro lungo test.