Recensione Google Pixel 7a
Un medio di gamma che parla con i big
Come ogni primavera Google implementa la propria proposta hardware lanciando lo smartphone che secondo i piani del produttore deve andare a presidiare la fascia media del mercato.
Google Pixel 7a è il nuovo device mid level di Big G, terminale che deve andare a riprendere parecchie delle specifiche introdotte in autunno in Google Pixel 7 e 7 Pro con un particolare riguardo però al prezzo, nettamente più contenuto dei fratelli maggiori.
Un’operazione che nella passata stagione era riuscita con l’ottimo e apprezzato Google Pixel 6A, capace di portare la vera esperienza Google in un device intermedio e con specifiche inferiori.
Pixel 7a riesce ancor più a entrare nella parte, risultando uno smartphone che, praticamente, non ha nulla da invidiare al fratello Pixel 7, riuscendo quindi a essere ugualmente prestante e funzionale.
Un medio di gamma che sul campo riesce a essere un “quasi” top, con il vantaggio, non sottovalutabile soprattutto con l’arrivo della bella stagione, di essere estremamente leggero e compatto. E proposto a un prezzo di 509 Euro a listino…
GOOGLE PIXEL 7a : Voto 8.3
Pro
- Compatto e ben costruito
- IP67
- Software scattante
- Prestazioni
- 5 anni di major update e di sicurezza
- Comparto cam e video da top di gamma
- Feedback aptico
- Ricarica wireless
Contro
- Ricarica lenta
- Cornici display accentuate
- Design molto identificativo, ma non per tutti
CONFEZIONE DI VENDITA GOOGLE PIXEL 7a : Voto 5
Il nuovo nato in casa Big G è un Pixel vero, nel bene e nel male, e come Pixel 7 e 7 Pro riprende la scarna dotazione di vendita, contenuta nella classica piccola scatola in cartone bianco che, molto minimalista e tech.
I soli cavo dati Usb C e adattatore per trasferimento dati rapido sono ciò che troviamo al suo interno, oltre alla manualistica e all’immancabile strumento per apertura vano nano sim.
Una dotazione di vendita che ricalca quella proposta dagli altri colossi della tecnologia mobile e che obbliga il consumatore finale a un esborso economico ulteriore per acquistare la custodia protettiva e la pellicola di protezione per il display, accessori indispensabili per il 90% degli utenti.
Discorso diverso per ciò che riguarda il carica batterie, perché in questo caso sarà possibile utilizzarne uno generico che tutti noi possediamo.

COSTRUZIONE DESIGN E ERGONOMIA GOOGLE PIXEL 7a : Voto 8.5
Google riprende la filosofia costruttiva introdotta con successo con la precedente generazione di Pixel, migliorandone però qualche aspetto.
Come per la serie 6, anche la versione “a” di Pixel 7 differisce dai fratelli maggiori per la sola back cover che in questo caso è in policarbonato con verniciatura lucida, a differenza del vetro utilizzato per 7 e 7 Pro, mentre la Pixel bar che caratterizza il design degli smartphone Google, che ricordiamo essere la “striscia” posteriore dove sono collocati i sensori del comparto fotocamera, è ora in alluminio riciclato esattamente come i fratelli maggiori, al contrario del precedente 6a dove era anch’essa in plastica.
Il frame è invece in metallo satinato, al pari dei modelli più costosi, mentre il display è protetto da Gorilla Glass 3.
Assemblato con una cura da device di livello superiore, Pixel 7a è inoltre certificato IP67, caratteristica che troviamo in pochissimi smartphone di questa fascia di mercato e che permette al piccolo Pixel di essere resistente a acqua e polvere.
Google Pixel 7a è disponibile nelle colorazioni nero, bianco, azzurro e corallo (esclusiva online di Google Store), con la prime che è oggetto della nostra recensione che, seppur elegante alla vista, trattine numerose ditate.
Frontalmente il pannello da 6.1 pollici ha al suo interno la piccola selfie cam, posta in posizione centrale, mentre le cornici, perfettamente simmetriche, sono in pieno stile Pixel: ci sono e si vedono, ma questo oramai è un segno distintivo del design degli smartphone made in Big G che sinceramente a noi piace perché dona quel carattere che difficilmente troviamo in altri device, tremendamente tutti simili.
Il design è tipicamente Pixel e va a riprendere esattamente quello proposto in autunno in Pixel 7. Sembra infatti alla vista un suo gemellino e ne differisce solo per le dimensioni più contenute che sono di 72,9x152x9 mm con un peso di 194 grammi.
Uno stile quindi tipicamente Pixel, in grado di differenziare i device di mamma Google da tutti gli altri, amato dai fans del produttore e, invece, discusso da chi non ama questi terminali. Permangono quindi la barra posteriore e le cornici imponenti del display, ancora più marcate e di impatto nel pannello del 7a che ricordiamo essere di 6.1 pollici.
Un terminale estremamente compatto se consideriamo gli standard attuali, con un peso che sale rispetto a 6a per la presenza di materiali migliori, di certificazione IP e di un sistema di ricarica wireless.
Perfetta quindi è l’ergonomia e la maneggevolezza del piccolo Pixel, di qualche mm più compatto di Pixel 7, estremamente comodo sia da utilizzare che da trasportare.
Nonostante la scivolosità della back cover, il frame in alluminio permette a Pixel 7a di essere ben impugnato e quindi risultare saldo nella mano anche se utilizzato senza cover protettiva.
Pixel 7a cresce rispetto al suo predecessore in qualità costruttiva, avvicinandosi sempre di più ai terminali Google più importanti, con il quale condivide praticamente tutto, al netto della back cover in policarbonato.
DISPLAY GOOGLE PIXEL 7a : Voto 8.5
Finalmente Google ha dotato il suo entry level “a” di un display altamente performante e moderno, a differenza del pannello presente su 6a, criticato dai molti per una frequenza di aggiornamento anacronistica che si fermava a soli 60 Hz.
Ed ecco invece 7a dotato di un pannello OLED da 6,1 pollici di diagonale, risoluzione 1080×2400 FHD+, HDR10+, frequenza di aggiornamento fino a 90 Hz, densità 429 ppi e luminosità di picco di circa 1000 nit.
Come detto in precedenza le cornici marcate fanno si che il rapporto sul corpo del device sia del 84.3%, unico fattore che in un certo senso potrà essere criticato, anche se ricordiamo essere un fattore distintivo del design del Pixel 7a .
Le qualità del pannello sono elevate e direttamente proporzionali alla scheda tecnica con colori pieni e ben contrastati, ottimo bilanciamento, neri profondi e bianchi accessi e perfetti angoli di visualizzazione.
La luminosità di picco non è tra le più elevate, ma comunque durante il nostro test anche all’aperto e sotto la luce diretta del sole non abbiamo riscontrato criticità, cosa che presumiamo sia dovuta anche all’ottimizzazione software che solo Google è capace di attuare sulle componentistiche dei suoi terminali.
Tutto ciò che si richiede a un moderno display nel 2023.
Ci sono degli interventi software di Google che permettono di settare il display e di personalizzarne a piacimento la sua fruizione, come per esempio la modalità colore che può essere naturale o adattiva.
Parlando invece della frequenza di aggiornamento, tallone d’Achille del precedente “a” di Google, ora invece abbiamo un valore di 90 Hz che risulta più consono all’importanza del terminale, anche se non raggiunge i 120 Hz che sono oramai quasi uno standard della categoria.
L’esperienza d’uso è fluida, con il software che ci permette di settare questo valore o a 60 Hz oppure di farlo gestire autonomamente dall’intelligenza artificiale che deciderà quando ci sarà la necessità di aumentarlo fino a 90 Hz.
Immancabile nei Pixel e quindi anche nel 7a l’ottimo e fruibile Always on, così come presenti modalità lettura e tema scuro, tutti programmabili anche in fasce orarie.
Andando a analizzare i sensori, capiamo con piacere che Google ha lavorato molto su di essi.
Se ricordate i precedenti Pixel recensiti peccavano in un finger print lento e talvolta impreciso, così come il sensore di luminosità automatica non risultava essere scattante, mentre ottimo era quello di prossimità.
Pixel 7a invece risulta essere in queste specifiche il miglior Pixel che al momento la nostra redazione ha testato, meglio anche dei fratelli maggiori, con un sensore di impronte digitali che finalmente è rapido e preciso, così come quello di luminosità automatica sempre pronto a adeguarsi alle condizioni ambientali.
Inoltre con grande gioia degli utenti il piccolo Pixel eredita dai fratelli maggiori anche lo sblocco col viso, incredibilmente omesso da Google nella serie 6.
Anche questo funziona molto bene e riesce a riconoscere il volto velocemente anche in scarse condizioni di luminosità, risultando quindi affidabile e comodo nell’utilizzo.
Ottimo quindi il passo avanti del display rispetto alla precedente generazione, con un pannello che ora è praticamente lo stesso di quello montato su Pixel 7 e con l’unica tangibile differenza nelle dimensioni di 0,2 pollici inferiori.

HARDWARE GOOGLE PIXEL 7a : Voto 8.5
Scheda tecnica Google Pixel 7a
- Dimensioni: 152×72,9×9 mm
- Peso: 194 grammi
- SoC: Google Tensor G2 5G 2.85 GHz(5 nm)
- GPU: Mali-G710 MP7
- Memoria:
- RAM: 8 GB LPDDR5X
- ROM: 128 GB UFS 3.1
- Reti: 5G Dual SIM (Nano Sim+Esim)
- Connettività:
- NFC
- Bluetooth 5.3
- WiFi 6e a/b/g/n/ac
- GPS + GLONASS
- Display: 6,1″ OLED FHD+, 90 Hz
- Fotocamere:
- Primaria da 64 MP: f/1,9 Ois PDAF Laser AF
- ultra grandangolare da 13 MP: f/2.2
- Anteriore: 13 MP: f/2.2
- Batteria:
- 4.385 mAh
- Ricarica con cavo a 20 Watt
- Wireless 18 Watt
Il “cuore” di Pixel 7a è lo stesso che pulsa all’interno dei fratelli maggiori Pixel 7 e 7 Pro ed è rappresentato dal processore Tensor g” da 2.85 Ghz, realizzato in collaborazione con Samsung con un processo produttivo a 5 nanometri, coadiuvato da 8 Gb di memoria Ram DDR5X e da 128 Gb di memoria utente UFS 3.1, non espandibile.
Una CPU che come abbiamo già testato nei precedenti Pixel non raggiunge l’efficienza e le prestazioni dei top Qualcomm e Mediatek, ma che ci sembra molto più adeguato per un terminale collocato nella fascia “a” rispetto alla sua presenza in un top di gamma.
Partendo quindi da questo presupposto le prestazioni di Pixel 7a ci hanno convinto in tutte le situazioni di utilizzo, con anche una dissipazione di calore che nonostante la sezione inferiore del terminale ci è sembrata buona.
Parliamo di temperature perché il processore Tensor G2 non ha la stessa efficienza e la stessa capacità di controllare questo valore delle ultime CPU Qualcomm, tendendo a surriscaldarsi dopo un intenso utilizzo nel tempo e conseguentemente a consumare più energia.
Un fenomeno che nel Pixel 7a è meno marcato rispetto ai fratelli maggiori, anche per una migliore ottimizzazione software e per la natura del device che si presta meno a utilizzi intensi e complessi per via del pannello più piccolo e per una tipologia di utenza diversa. Per fare un esempio pratico, il cliente medio che acquista il 7a e meno avvezzo a lunghe sessioni gaming o a elaborare complessi e pesanti fogli di calcolo rispetto a un utente che opta per un top o premium di gamma.
Inoltre la scelta del policarbonato per la back cover agevola la dissipazione del calore e la rende molto più efficiente rispetto al vetro presente in Pixel 7 e 7 Pro.
Esperienza d’uso quindi fluida e gradevole, grazie anche a un display che ne permette l’attuazione e a un software che è il vero valore aggiunto di tutti i device made in Google capace di sopperire alle limitazioni hardware, come solo Apple sa fare.
A livello di comunicazione Pixel 7a è dotato di tutto ciò presente sui suoi fratelli maggiori, con supporto alle reti 5G, E-sim, Bluetooth 5.3 e WiFi 6e, GPS Glonass, NFC, porta Usb C 3.2 e doppio speaker audio.
L’audio stereo viene riprodotto attraverso gli speaker posti uno sul frame inferiore e l’altro che viene ricavato dalla capsula altoparlante posta nel display. L’ascolto è buono e fedele, non al livello dei top di gamma per qualità e per presenza di bassi, ma comunque di volume elevato e privo di fastidiosi fruscii, adeguato alla categoria di appartenenza.
Spettacolare come in tutti i Pixel è il motorino della vibrazione e il relativo feedback riprodotto, mai ronzante ma, allo stesso tempo perfettamente percettibile. Una vera goduria, passateci il termine, è scrivere attivando la vibrazione al tocco.
Pixel 7a è quindi un vero Pixel, con la capacità di colmare le lacune hardware attraverso un software perfettamente studiato sul primo e ottimizzato in tutto e per tutto.
Ma nel caso specifico di 7a l’hardware messo a disposizione da Big G è ottimo e decisamente sopra la media dei diretti competitor, capace di mettere tutti in difficoltà, a differenza dei fratelli maggiori che, condividendone gran parte della scheda tecnica, vanno in difficoltà con il confronto diretto con altri top e premium.
FOTOCAMERA GOOGLE PIXEL 7a : Voto 8.5
- Fotocamere:
- Primaria da 64 MP: f/1,9 Ois PDAF Laser AF
- ultra grandangolare da 13 MP: f/2.2
- Anteriore: 13 MP: f/2.2
Sarò ripetitivo ma è difficile trovare difetti nelle fotocamere dei Pixel, qui se proprio vogliamo cercare il pelo nell’uovo possiamo dire che manca uno zoom ottico, che ritengo valido da almeno 3.5x in su, e la modalità notturna non è perfetta, c’è un pochino di rumore digitale, per il resto è il solito Pixel, foto ben definite e luminose, macro e modalità ritratto perfette, buonissima cam frontale e video fluido e nitido.
SOFTWARE GOOGLE PIXEL 7a : Voto 9.5
Google Pixel 7a è dotato di Android 13 con patch di sicurezza aggiornate a aprile 2023.
Android nella sua più pura e reale essenza, in grado di offrire la stessa splendida esperienza d’uso di Pixel 7 e 7 Pro.
Lo stile dell’interfaccia grafica è minimale, dominata da Material You che solo nei Pixel è visibile ovunque e perfettamente integrato in tutto l’OS.
Sono presenti tutte le personalizzazioni che già abbiamo visto negli altri device della serie 7 e che non stiamo a descrivere nuovamente, poiché sono esattamente le stesse.
Il sistema operativo gira alla perfezione, aiutato da un potente hardware a supporto che permette di avere un’esperienza d’uso inarrivabile per qualsiasi altro device della categoria, con la massiccia presenza dell’intelligenza artificiale che va a inserirsi perfettamente in tutte le Google Apps, che, manco a dirlo, sono perfettamente integrate e ottimizzate.
Immancabili sono le funzionalità speciali come i sottotitoli automatici, la trascrizione del testo, now playng e il riconoscimento da parte del dialer di spam e identificativo chiamante.
OS spettacolare che non ha indecisioni, lag e impuntamenti, navigabile attraverso un perfetto sistema di gesture e un efficiente e allo stesso tempo semplice multitasking.
Google inoltre garantisce ben 5 anni di major update e lo stesso periodo di aggiornamenti mensili di sicurezza, rendendo 7a acquisto intelligente e longevo nel tempo.
Non aggiungiamo altro, avrete capito da queste poche parole che stiamo parlando del miglior sistema operativo che possiate utilizzare in ambito Android, con la capacità che solo Google ha di migliorarlo in continuazione, di implementarlo e stravolgerlo come nessuno altro sa fare.
D’altronde stiamo parlando dello smartphone di Google, a buon intenditore poche parole.
Perché non abbiamo dato il massimo dei voti al software? Per il semplice motivo che siamo sicuri, come accaduto nella precedente generazione dei Pixel, che questo valore verrà raggiunto nel tempo, grazie alle continue innovazioni e ottimizzazioni che Google rilascia nei suoi rapidi aggiornamenti.
AUTONOMIA VELOCITA’ DI RICARICA E RICEZIONE GOOGLE PIXEL 7a : Voto 8
La batteria integrata non removibile da 4.385 mAh permette a Pixel 7a di coprire una giornata standard di utilizzo, mentre se quest’ultimo sarà intenso arrivare a sera sarà possibile, ma con qualche accortezza.
Prestazioni elevate e una serie di funzionalità evolute fanno si che il consumo energetico per forza di cose ne subisca penalizzazione, anche perché il processore Tensor G2 abbonda in prestazioni, ma non in ottimizzazione della gestione energetica.
Google come sempre ci mette una “pezza” a livello software e arrivare a sera anche con un utilizzo intenso come il nostro è stato possibile, bilanciando il display con i vari settaggi.
Quello che invece è sotto la media è la velocità di ricarica, ferma a 20 Watt in cablato e a 18 in wireless, presente in Pixel 7a come sui fratelli maggiori.
Ricaricare il nuovo piccolo Pixel richiederà quindi molto più tempo rispetto ai diretti competitor, che si sono standardizzati a circa 60W come valore massimo.
Molto buona invece sia la ricezione che la qualità delle chiamate vocali, sempre chiare e nitide. Il segnale radio viene ricevuto in modo stabile e coerente e l’unico appunto che al momento possiamo fare è una relativa lentezza nel passaggio tra le reti 4 e 5G, imputabile presumibilmente a un software ancora da sviluppare.
Solo un appunto e rilevabile solo per i pochi che utilizzano la rete 5G in italia.
PREZZO GOOGLE PIXEL 7a
Google Pixel 7a ha un prezzo di listino di Euro 509, che nell’offerta di lancio prodotto comprendono gli auricolari TWS Pixel Buds A del valore commerciale di Euro 99 fino al 22 Maggio.
Un esborso economico che è perfettamente in linea con i contenuti dello smartphone e che lo pongono in una situazione di competitività rispetto a altre proposte di brand concorrenti, che non riescono a essere ugualmente completi.
È un terminale di fascia media con specifiche elevate e come tale viene collocato dalla casa madre.
CONSIDERAZIONI FINALI E VALUTAZIONE PIXEL 7a : Voto 8.3
Senza girarci troppo intorno diciamo subito che Google ha fatto nuovamente centro e il Pixel 7a è la miglior proposta di fascia media attualmente disponibile, in grado di dare fastidio nelle specifiche più importanti anche a terminali più costosi e collocati in categorie di mercato superiori.
Un device costruito e assemblato perfettamente, certificato IP67 come pochi altri nella fascia di appartenenza, dotato finalmente di un ottimo display OLED a 90 Hz e dello stesso processore, potente, dei fratelli maggiori.
Ergonomico e compatto, adatto quindi anche ai detrattori dei “padelloni”, riesce a contenere in sé l’essenza Google grazie a un software spettacolare e che promette di essere longevo nel tempo grazie ai 5 major update, che danno quindi anche un valore aggiunto all’acquisto e all’investimento iniziale.
Il comparto multimediale è di primo livello, con ottiche e soprattutto elaborazione post scatto che permettono di catturare immagini e girare video equiparabili ai migliori smartphone in commercio, con la sola limitazione fisica della mancanza di uno zoom ottico che, però, viene aggirata grazie alla famigerata e spettacolare applicazione fotocamera di Google.
Autonomia e soprattutto velocità di ricarica sono gli unici appunti che ci sentiamo di sottolineare, con la prima che però non è un problema, mentre ci saremmo aspettati dei tempi di ricarica inferiori. Viene inoltre introdotto il supporto ricarica wireless, altra specifica non comune in questa categoria di prezzo.
Che aggiungere se non che allo stato attuale Google Pixel 7a è il miglior device di fascia media e che definirlo medio di gamma è alquanto riduttivo visto cosa è in grado di fare e soprattutto come lo sa fare.
Non è perfetto, ma è la miglior proposta attualmente disponibile che ha come suo unico competitor, paradossalmente, il suo fratello maggiore Pixel 7 con il quale condivide il 90% delle specifiche e che, seppur più costoso a listino, può essere reperito nelle varie offerte ad un prezzo simile.
A chi lo consigliamo?
A tutti coloro che vogliono uno smartphone prestante, compatto e completo, in grado di avere tutto ciò che serve e capace di competere con i migliori device in ambito fotocamera, con un software spettacolare, ad un prezzo che ci sentiamo di dire concorrenziale visti gli standard attuali.
A chi lo sconsigliamo?
A chi cerca un device che ha come prerogativa principale l’estetica, dove Pixel rimane un terminale che o lo si ama, come noi, o non piace affatto.