Recensione Nothing Phone (1)
Nothing, everything or so and so
L’attesa è stata lunga, e dopo mesi di rumors, post su tutti i social possibili e immaginabili, render, finalmente il Nothing Phone (1) è giunto tra le nostre mani.
Tanta attesa dunque, perfettamente orchestrata da Carl Pei ed il suo staff, che forti dell’esperienza precedentemente vissuta ai tempi di OnePlus, cercano di bissarne la strategia marketing .
Certo che i tempi non sono più quelli di OnePlus, i competitor ora sono molti e agguerriti, ma comunque Nothing cercherà di crearsi il suo spazio.
Le ambizioni sono altissime, lo stesso Pei ha dichiarato di voler diventare l’Apple di Android testualmente, ma ci riuscirà ?
NOTHING PHONE 1 : Voto 8.0
Pro
- Interfaccia Glyph
- Back cover trasparente
- Ottimo display
- Comparto cam di livello
- Software ben curato
Contro
- Design poco originale
- Certificazione solo IP53
- Autonomia mediocre
- Audio di bassa qualità
- Confezione di vendita essenziale
- Prezzo elevato
CONFEZIONE DI VENDITA NOTHING PHONE (1) : Voto 7.0
La particolare confezione di vendita, piatta e molto più larga di quelle che solitamente abbiamo modo di vedere, è completamente in cartone riciclato di colore nero. All’apertura dobbiamo letteralmente strappare la linguetta, che non sarà più ricomponibile, come accadeva per gli auricolari tws Nothing Ear 1.
Contiene al suo interno :
- Smartphone
- Cavo dati Usb Type C
- Spilletta per aprire il vano sim
- Pellicola protettiva preinstallata
Dotazione di serie ridotta al minimo indispensabile, come spesso accade nei più diffusi flagship 2022, qui Nothing ha preso spunto da Samsung e Apple, volendo ripercorrerne le orme nel bene e aimè anche nel male…
Comunque la pellicola protettiva è di qualità elevata, e la “spilla” per estrarre il carrello nano sim curato nei dettagli con un design inconfondibile.

COSTRUZIONE ED ERGONOMIA NOTHING PHONE (1) : Voto 8.0
Il primo smartphone proposto dal nuovo progetto di Carl Pei è senza ombra di dubbi particolare e ben costruito.
La back cover, in vetro Gorilla Glass 5, è completamente piatta. Ma la sua vera originalità sta nel fatto di essere trasparente, mostrando al di sotto alcuni dei componenti, nascosti in una texture in plastica che li rende belli da vedere. E non finisce qui, il tutto con una serie di enormi led luminosi che vengono attivati dall’interfaccia Glyph, che ne gestisce le varie funzionalità, oltre alle due cam che compongono il comparto fotocamere principale, poste in alto a sinistra.
I gruppi di led sono quattro : il primo circonda il comparto cam, il secondo grande e circolare sagoma la sezione della ricarica wireless, il terzo scende al di sotto dello stesso verso la porta di ricarica Usb Type C, mentre l’ultimo sale verso la parte destra ricordando la mela di Apple. Inoltre è presente un piccolo led rosso che si attiva utilizzando l’acquisizione video.
Frontalmente è posizionato l’ampio display da 6.55 pollici di diagonale anch’esso protetto da Gorilla Glass 5, interrotto da una piccola selfie cam posta in alto a sinistra, perfettamente simmetrico e dotato di un profilo sottile. Da notare la posizione dell’altoparlante, incredibilmente nascosto tra lo stesso display e il frame, quasi invisibile.
Il frame, in alluminio, è di spessore ridotto e presenta una finitura opaca. Ha nella parte sinistra i tasti volume, in quella destra il tasto accensione/spegnimento, in alto il microfono ed in basso carrello dual nano sim, porta Usb Type C e speaker.
Nothing Phone (1) gode della certificazione IP53 contro acqua e polvere.
È disponibile nelle colorazioni bianca, decisamente più vistosa, e nera, più sobria e elegante. In ogni caso l’interfaccia Glyph riesce a svolgere il suo compito egregiamente risultando perfettamente visibile in ambedue le versioni.
Non è uno smartphone compatto, con dimensioni di 159.2×75.8×8.3 mm, mentre il peso è ben bilanciato e di 194 grammi.
L’ergonomia è buona, agevolata dallo spessore ridotto, ma controbilanciata da una larghezza non indifferente.
Stilisticamente riprende il design di Apple iPhone, nelle sue ultime versioni, risultando quasi una sua copia.
Non ci sono dubbi, i designer di Nothing si sono ispirati senza se e senza ma agli iPhone 12 e 13 nelle versioni Max, in tutti i loro dettagli. Messi a confronto risulta palese la somiglianza, quasi spudorata.
La stessa interfaccia Glyph posteriore ricorda la mela di Apple, con un restyling più moderno e dimensioni nettamente più ampie.
Nothing Phone (1) è uno smartphone che non passa inosservato, anche perché la maggior parte delle persone che lo noteranno avranno il dubbio chi chiedersi che tipo di iPhone è. Ci è capitato durante il periodo del nostro test, quindi il suo design è originale per ciò che riguarda i led luminosi, mentre per tutto il resto sa di già visto, troppo ispirato agli smartphone Apple.
Comunque è ben costruito, solido, dando una sensazione premium più alta della fascia di prezzo nel quale è collocato. I dettagli sono stati ben curati, a partire dalla scelta dei materiali, al loro assemblaggio, al trattamento oleofobico di ottima qualità.
Peccato solo per la mancanza di originalità in un progetto che avrebbe potuto essere unico.
DISPLAY NOTHING PHONE (1) : Voto 9.0
Il pannello utilizzato da Nothing per il suo primo smartphone è un ottimo OLED da 6.55 pollici di diagonale, risoluzione FHD+, refresh rate fino a 120 Hz e frequenza campionamento al tocco di 240 Hz, HDR10+, 10 bit, 1200 nits di picco luminosità e 402 ppi di densità, protetto da Gorilla Glass 5.
Un display di qualità, non LTPO come su molti smartphone premium, ma comunque davvero bello e fruibile. I colori sono brillanti e contrastati, i neri profondi ed i bianchi accesi, ottima sia la luminosità che gli angoli di visualizzazione.
Il refresh rate è preimpostato a 120 Hz, ma può essere abbassato a 60 Hz ottenendo un’ottimizzazione dei consumi energetici.
Il sensore di prossimità è fisico e svolge perfettamente il suo compito, così come quello di luminosità automatica e quello di impronta digitale, posto all’interno del display e sempre rapido e preciso. Tutto ineccepibile.
Non manca la funzionalità Always On Display, ben fatta, completa e con una texture che riprende i led luminosi, molto bella e curata.
Anche a livello estetico Nothing ha curato i dettagli del display : la cornice seppur non ridotta, è perfettamente simmetrica e riprende le forme e le linee del frame, donando quel tocco di classe che è tipico del produttore al quale si ispira…

HARDWARE NOTHING PHONE (1) : Voto 8
Scheda tecnica Nothing Phone (1)
- Dimensioni: 159.2×75.8×8.3 mm
- Peso: 194 grammi
- SoC: Qualcomm Snapdragon 778G+ 5G 2.5 Ghz ( 6 nm )
- Memoria:
- RAM: 8/12 GB LPDDR4X
- ROM: 128/256 GB UFS 3.1
- Reti: 5G Dual SIM
- Connettività:
- NFC
- Bluetooth 5.2
- WiFi a/b/g/n/ac
- GPS + GLONASS
- Display: 6,55″ OLED FHD+, 120 Hz
- Fotocamere:
- Primaria da 50 MP: f/1,9 Ois PDAF Laser AF
- ultra grandangolare da 50 MP: f/2.2
- Anteriore: 16 MP: f/2,5
- Batteria:
- 4.500 mAh
- Ricarica con cavo a 33 Watt
- Wireless 15 Watt
- Inversa 5 Watt
Nothing ha optato per un processore da medio di gamma che consiste nel Qualcomm Snapdragon 778G+ con processo produttivo a 6 nanometri, GPU Adreno 642L, 8/12 Gb di memoria Ram e 128/256 Gb di memoria utente non espandibile.
Una scelta che ha deluso molti fans dell’ex Ceo OnePlus, desiderosi di un hardware prestante e super fulmineo.
Il processore Snapdragon 778G+, insieme al buon quantitativo di memoria Ram e ad un sistema operativo che risulta snello e prestante rende l’esperienza d’uso molto buona, sia nell’ambito quotidiano/lavorativo, che in quello ludico/gaming.
Il sistema gira sempre in modo fluido senza la presenza di lag o rallentamenti e con un contenimento delle temperature d’esercizio più che buono. Non abbiamo mai riscontrato significativi surriscaldamenti neanche in queste torride giornate estive.
La connettività è completa e comprende oltre al supporto 5G, dual nano sim, WiFi 6.0 e Bluetooth 5.2, GPS Glonass, NFC, porta Usb C. Manca invece il jack audio da 3.5 mm.
L’audio multimediale viene riprodotto da due speaker, uno dei quali classico posto nel frame inferiore, mentre l’altro ibrido e posto nella capsula del display anteriore. La qualità è solo discreta, con uno sbilanciamento tra lo speaker inferiore più potente e quello superiore meno performante. Anche il volume di ascolto è solo nella media.
I sensori come detto in precedenza funzionano perfettamente e sono privi di indecisioni; molto gradite sono la presenza di un classico sensore di prossimità fisico e il posizionamento del sensore di impronte digitali comodo da attivare.
Una buona dotazione hardware quindi, probabilmente non la migliore in questa fascia di prezzo, ma che comunque consente di avere uno smartphone pronto e scattante, completo di tutte le connettività necessarie e privo di mancanze di rilievo.
Certo è che magari sarebbe stato più gradito dai fans l’adozione, per esempio, di un validissimo Snadragon 870, come accade in altri competitor ( Realme, Xiaomi per citarne alcuni ) oppure dei moderni e prestanti MediaTek di ultima generazione, che permettono contenimento di costi senza influire sulle prestazioni elevate.
Detto ciò, comunque, anche lo Snapdragon 778G+ riesce a esprimere potenza a sufficienza, ma è un processore che altri competitor utilizzano in terminali di prezzo inferiore, cosa che non è stata molto gradita da tutti coloro che fanno della scheda tecnica una discriminante importante per l’acquisto del nuovo dispositivo.
SOFTWARE NOTHING PHONE (1): Voto 9
Nothing Phone (1) ha a bordo Android 12 con personalizzazione Nothing OS 1.1.0.
Una versione praticamente stock di Android, molto simile a quella apprezzata sui Google Pixel o sugli ultimi smartphone Motorola, con alcune interessanti chicche specifiche studiate dal team di Carl Pei e soprattutto una sezione in grado di gestire l’interfaccia Glyph posta sulla back cover.
Tutto risulta quindi molto schematico, ordinato e per gli utenti Pixel familiare, a partire dal drawer delle applicazioni, per passare alla home screen ed infine alla tendina delle interazioni, tutte in stile Google.
Le personalizzazioni però ci sono, piccole e razionali, visibili soprattutto a livello estetico, con font stile led che riprende il logo Nothing nell’Always On Display, nei widget dedicati al meteo e all’orologio appositamente studiati dalla casa madre per il suo primo smartphone e nei titoli dei sottomenù all’interno delle impostazioni.
La tendina delle interazioni è quella già vista sui Pixel, ma con la personalizzazione Nothing che prevede la forma circolare delle sezioni Bluetooth e WiFi, se ingrandite attraverso un ulteriore swipe verso il basso.
Presente una sezione dedicata al collegamento con autovetture Tesla, che non abbiamo potuto testare inquanto non in possesso di auto di questo brand, e una gaming space, anche se meno articolata di quelle testate in altri OS.
Un Adnroid 12 snello e rapido, proprio come piace alla nostra redazione, con tutte le sue caratteristiche base come per esempio personalizzare i pacchetti di icone, gli sfondi, i colori adattivi, le griglie, la modalità scura programmabile, ecc..
Ma la vera chicca di Nothing Phone (1) è l’interfaccia Glyph, che gestisce i led posti nella back cover posteriore. Questi sono utilizzati principalmente per segnalare chiamate e notifiche.
Sono presenti dieci suoni preimpostati per le chiamate voce e ulteriori 10 per le notifiche, ognuno dei quali ha una sequenza differente di attivazione a ritmo dei led, più o meno vistosa a discrezione del possessore dello smartphone.
Ognuno dei toni o delle suonerie può essere assegnato in modo esclusivo ai diversi contatti presenti nella nostra rubrica, in modo tale da personalizzare e riconoscere facilmente chi ci sta chiamando.
Per quanto riguarda invece le notifiche, possiamo inoltre aggiungere nuovi suoni creando dei mix personalizzati con i led posteriori.
Il led inferiore inoltre segnala la ricarica del terminale e si attiva quando lo stesso è sotto carica.
Ci sono poi delle funzionalità avanzate :
- Passa a Glyph, che permette di appoggiare lo smartphone con interfaccia volta verso alto per attivare notifiche e chiamate silenziose senza luci, per garantire la concentrazione in determinati momenti
- Visualizzazione della musica, per sincronizzare l’interfaccia Glyph a ritmo di musica durante l’ascolto multimediale.
L’interfaccia Glyph infine può essere programmata in fasce orarie con accensioni e spegnimenti personalizzati anche in base a giorni feriali e festivi.
È possibile inoltre attivare i led quando giriamo un video, in modo da rendere il tutto più scenografico, oppure per le foto ritratto, come un flash aggiunto.
I led inoltre si attivano quando utilizziamo Nothing Phone (1) in ricarica wireless inversa, appoggiandoci sopra per esempio le Nothing Ear (1). In questo caso il grande led circolare si attiverà automaticamente.
Non mancano le funzionalità nascoste : una delle quali permette, creando un contatto fake di nome abra, ed associando un qualsiasi tono Glyph di attivare un menù segreto che permette di utilizzare i led luminosi a ritmo di musica anche visualizzando video su YouTube o quelli inviati da amici e conoscenti nei vari social network.
Sicuramente le interazioni con le applicazioni e la possibilità di utilizzo della nuova interfaccia saranno implementate con ulteriori aggiornamenti software, ma già allo stato attuale ci sono innumerevoli possibilità di utilizzo, anche se i toni sono solo 10.
Non va dimenticato che Nothing ha promesso ai propri clienti 3 major update e 4 anni di aggiornamenti di sicurezza, in modo da rendere sempre attuale e longevo il suo primo smartphone.
Il sistema operativo quindi funziona molto bene, è rapido ordinato e razionale e presenta solo personalizzazioni grafiche dove possibile, che peraltro si limitano al font stile led e a qualche widget dedicato ( meteo e orologio ).
Ottimo lavoro da parte di Nothing, nulla di stravolgente, ma solo abbellimenti e personalizzazioni non invasive, con il tocco dell’interfaccia Glyph che è altamente utilizzabile, ma promette sicuri e interessanti aggiornamenti di stile e funzionalità, oltre che compatibilità con applicazioni di terze parti.
FOTOCAMERA NOTHIG PHONE (1) : Voto 8.0
- Fotocamere:
- Primaria da 50 MP: f/1,9 Ois PDAF Laser AF
- ultra grandangolare da 50 MP: f/2.2
- Anteriore: 16 MP: f/2,5
Nothing Phone 1 è dotato di un buon comparto fotografico, il sensore principale da 50MP ci consente di ottenere scatti ben definiti e luminosi in ogni condizione di luce, abbiamo fatto dei test in interno e in cantina ed il rumore è minimo, lo stesso dicasi per la ultra grandangolare, anch’essa da 50MP, non abbiamo notato alcuna distorsione, non male le macro e lo zoom 2X, anche se non è ottico, video in 4k definito ma un po’ traballante nei cambi di scena.
AUTONOMIA E RICEZIONE NOTHING PHONE (1) : Voto 8.0
La batteria integrata non removibile ha una capacità di 4.500 mAh, con supporto ricarica rapida fino a 33W cablata, wireless 15W ed inversa 5W.
Un’autonomia accettabile, che ci permette di coprire un’intera giornata lavorativa senza eccessivi affanni, ma non in tranquillità.
Le ore di display che possiamo ottenere variano dalle 5 alle 6, in base ai contenuti e alla frequenza di aggiornamento preimpostata.
Nella media quindi, ovviamente più si andrà a sollecitare l’interfaccia Glyph e più ci sarà un consumo energetico, anche se sinceramente ci possiamo ritenere soddisfatti, anche grazie al processore Snapdragon 778G+ che è ben bilanciato tra prestazioni e consumi e al software ben ottimizzato.
I tempi di ricarica non sono fulminei, ma comunque accettabili : con ricarica cablata possiamo ottenere il 50% della carica in circa 30 minuti ed il 100% in poco più di un’ora. Lontano da molti competitor dotati di supporti da 80W e oltre, ma comunque discreti.
Molto buona invece la ricezione sia dati che voce, anche in condizioni difficili. La qualità delle chiamate è garantita dai 3 microfoni che riducono bene i rumori circostanti, oltre che dal buon altoparlante che lavora bene, molto meglio che quando viene utilizzato in ambito multimediale.
CONSIDERAZIONI FINALI E RAPPORTO QUALITA’ PREZZO NOTHING PHONE (1): Voto 8.0
Nothing Phone (1) viene proposto ad un prezzo al pubblico di :
- Euro 499 versione 8/128 Gb
- Euro 529 versione 8/256 Gb
- Euro 579 versione 12/256 Gb ( disponibile tra qualche settimana )
È uno smartphone di ultima generazione, che si colloca in un mercato altamente competitivo, a differenza di quanto accadeva ai tempi di OnePlus, dove Pei, ai tempi Ceo della giovane azienda, puntava tutto su prestazioni super e prezzi contenuti.
I tempi sono diversi, ora Nothing deve fare i conti con Xiaomi, Motorola, Vivo, Oppo e Realme che all’epoca della prioma OnePlus o non esistevano ( Realme ) o che non erano presenti nel mercato globale, ma solo in Cina.
Senza dimenticare Samsung, sempre più competitiva anche nella fascia media, o con frequenti super offerte per i suoi prodotti di fascia medio alta, che abbattono sensibilmente i costi portandoli molto vicini a quelli richiesti da Nothing per il suo primo smartphone.
Nothing Phone (1) è uno smartphone che suscita curiosità, che deriva dal maestrale hype creato da Pei ed il suo team, ma non solo. Dal fatto che rappresenta qualcosa di diverso in un mercato piatto, privo di novità in grado di creare motivo per acquistare.
Nel concreto è un buon medio di gamma, ha un buon processore di ultima generazione, è ben costruito, con materiali più che buoni, un comparto cam di ottimo livello e privo di sensori inutili, un ottimo display ed infime un software pulito e ordinato.
Pecca invece nell’autonomia, solo mediocre, nella qualità audio che è solo discreta, nella ricarica a soli 33W, e soprattutto nel design, fin troppo ispirato agli ultimi iPhone 12/13 Pro Max.
Inoltre Nothing è un’azienda giovane, con del potenziale, ma ancora acerba, e in un mercato che a differenza dei tempi di OnePlus è diventato altamente competitivo, a nostro avviso sarebbe stato opportuno proporre il nuovo Phone (1) ad un prezzo più competitivo dei 499 Euro chiesti inizialmente, comprendenti, tra l’altro, il solo smartphone con cavo di connessione.
L’esperienza di Andy Robin e il suo Essential Phone è l’esempio di quello che proprio non auguriamo a Nothing.
L’interfaccia Glyph è una buona idea, capace di destare curiosità e creare effetto wow, ma da sola, al momento, non può bastare per competere con terminali del calibro di Xiaomi 12X, Realme GT2, Google Pixel 6, che, allo stesso prezzo o poco più, offrono prestazioni e contenuti tecnologici ben più elevati.
Un buon inizio con delle idee incoraggianti, ma siamo sicuri che Nothing possa fare di meglio, in rapporto al prezzo richiesto per il proprio smartphone.