Expedia rivela le abitudini dei viaggiatori italiani
Mobile Index e Vacation Deprivation 2014 di Expedia.it, due ricerche sull’utilizzo dei dispositivi mobili dei viaggiatori e il loro atteggiamento nei confronti di ferie e vacanze.
Gli studi hanno delineato l’identikit del viaggiatore moderno, con dati significativi per l’Italia:
- Gli italiani rinunciano ad una settimana di ferie l’anno: avremmo diritto a 28 giorni di ferie l’anno, ma rinunciamo di fatto a 7 preziossimi giorni di relax
- Necessità di staccare dal lavoro? Ecco che il 63% degli italiani dice di avere bisogno di ferie, contro una media europea del 48% e mondiale del 54%
- Ma il 97% degli italiani porta con sé almeno un dispositivo mobile quando viaggia per piacere, il 98% quando viaggia per lavoro;
- Gli italiani riescono davvero a “staccare dal lavoro” durante le ferie? Ben il 37% dichiara di controllare le email una o più volte al giorno, contro la media mondiale del 14%, ma sempre meno di altri come i viaggiatori degli Emirati Arabi (44%) che controllano le email almeno una volta al giorno. I più bravi a rilassarsi e staccare dal lavoro sono nell’ordine i tedeschi (il 63% non controlla mai le email), i danesi (60%) e svedesi e olandesi (55%).
- Più del 73% degli italiani si è connesso in roaming durante le vacanze
- Le attività più frequenti in mobilità sono:
- Email e messaggistica (60%)
- Utilizzo di mappe e navigatori (56%)
- Video e foto (53%)
- Meteo (51%, contro una media mondiale del 38%)
- Perché gli italiani rinunciano alle ferie che gli spettano?
- La decisione di posticipare e risparmiare giorni di ferie per l’anno successivo (20%)
- Il lavoro autonomo non permette loro di assentarsi (18%)
- Gli impegni di lavoro (17%)
- La necessità di risparmiare (15%)
- La difficoltà nel coordinare le tempistiche (15%)
- A cosa siamo disposti a rinunciare pur di aggiungere un giorno extra di vacanza e regalarci un po’ di felicità in più? La ricerca rivela che i lavoratori italiani rinuncerebbero, per un’intera settimana, a:
- Cibo spazzatura (65%)
- Bevande alcoliche (47%)
- Social media (41%)
- Televisione (38%)
- Caffè (34%)
- Sesso (14%)
- Smartphone (18%)
- Internet (17%)