HTC e Harman Kardon: perché non proporre la partnership a livello internazionale?

Qualche mese fa ho scritto un articolo relativo alla dubbia qualità delle cuffie date in dotazione con gli attuali smartphone top di gamma, riportando alla memoria la partnership tra Htc e Beats Audio nella famiglia Sensation. Grazie a quell’accordo l’azienda taiwanese riuscì ad includere nella confezione un paio di auricolari qualitativamente superiori alla media, e personalmente apprezzai tantissimo quella scelta.

Purtroppo però il Sensation XE ed il Sensation XL sono stati gli unici due smartphone Htc ad avere in dotazione degli auricolari “premium”, una scelta che personalmente non ho mai compreso.

Infatti con una concorrenza così agguerrita, includere un accessorio del genere all’interno delle confezioni di vendita potrebbe essere quel “quid” in più per farsi scegliere dai consumatori (soprattutto da coloro che utilizzano tanto lo smartphone come lettore MP3).

Per tale ragione ho accolto con disappunto la notizia che l’Htc M8 Harman Kardon Edition sarà disponibile solo nel mercato statunitense, e non ci sono praticamente speranze di vederlo ufficialmente dalle nostre parti.

Per chi non lo sapesse, Harman Kardon è un’azienda che produce apparecchiature di riproduzione video e audio HI-FI molto apprezzate dagli audiofili. Io stesso ho avuto modo di provare un paio di cuffie della suddetta marca, e devo dire di essere rimasto impressionato dalla qualità sonora.

L’M8 realizzato in partnership con la Harman Kardon possiede degli accorgimenti software realizzati appositamente dall’azienda, e contiene all’interno della confezione di vendita un paio di auricolari dal valore commerciale di 140 dollari.

Capite bene che le polemiche relative al prezzo elevato del nuovo Htc One sarebbero potute essere placate sul nascere proponendolo direttamente in un’unica versione, ovvero la Harman Kardon Edition. Sono sicuro che tantissime persone avrebbero speso di buon grado i 729 euro, e allo stesso tempo Htc avrebbe recuperato un po’ di reputazione perduta.

Ma allora perché non proporre a livello internazionale questa partnership? Misteri di un’azienda che pare mettercela tutta per non uscire dalla crisi.

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