OnePlus 15 pronto al debutto globale con batteria da 7.300 mAh e ricarica da 120W

OnePlus 15 debutta a livello globale il 13 novembre

Dopo il lancio ufficiale in Cina lo scorso 28 ottobre, il nuovo OnePlus 15 è pronto per arrivare sul mercato globale. La data da segnare in calendario è il 13 novembre 2025, giorno in cui il brand presenterà ufficialmente il suo flagship con Snapdragon 8 Elite Gen 5 anche nei mercati internazionali.

La conferma più importante riguarda la batteria: a differenza di molti produttori cinesi che riducono la capacità energetica nei modelli globali per conformarsi alle normative locali, OnePlus ha scelto di mantenere invariata la batteria da 7.300 mAh già vista sulla versione cinese.

Questa scelta colloca il OnePlus 15 tra i pochi top di gamma internazionali con una capacità superiore ai 7.000 mAh, un traguardo finora condiviso solo con il Nubia Z80 Ultra.

Batteria record e ricarica ultra rapida

Il nuovo OnePlus 15 non si limita alla sola capacità, ma punta anche alla velocità. Il dispositivo supporta la ricarica cablata SuperVOOC da 120W e quella wireless da 50W, mantenendo le stesse specifiche della versione cinese.

Secondo l’azienda, questa combinazione consente di raggiungere il 100% di carica in meno di 25 minuti tramite cavo, mentre la modalità wireless garantisce un pieno energetico in circa 45 minuti.

A differenza di altri competitor, OnePlus è riuscita a mantenere invariata la tecnologia di ricarica anche nel modello internazionale, senza compromessi in termini di sicurezza o compatibilità con gli standard europei.

Per gestire l’elevata potenza termica, lo smartphone integra una camera di vapore potenziata che ottimizza la dissipazione del calore, garantendo prestazioni stabili anche durante sessioni di gaming prolungate o registrazioni video in 8K.

Display, prestazioni e software: un flagship completo

Il OnePlus 15 continua la tradizione della serie introducendo un display OLED da 6,78 pollici con refresh rate di 165Hz e campionamento del tocco a 3.200Hz, offrendo una reattività senza precedenti. La luminosità di picco raggiunge livelli record, assicurando una visibilità ottimale anche alla luce diretta del sole.

A bordo, il processore Snapdragon 8 Elite Gen 5 prodotto con il processo a 3 nm di TSMC garantisce potenza ed efficienza, affiancato da RAM LPDDR5X e storage UFS 4.1.

Come sempre, la versione globale arriverà con OxygenOS 16 basato su Android 16, al posto della ColorOS utilizzata in Cina. L’interfaccia offrirà nuove funzioni AI, animazioni più fluide e un sistema di gestione energetica ottimizzato per sfruttare al massimo la capiente batteria da 7.300 mAh.

Sul piano della protezione, lo smartphone gode di diverse certificazioni di resistenza all’acqua e alla polvere, posizionandosi tra i flagship più robusti del momento.

OnePlus 15: potenza estrema senza compromessi

Il OnePlus 15 si presenta come uno dei flagship più equilibrati e completi del 2025. Con Snapdragon 8 Elite Gen 5, una batteria da 7.300 mAh e ricarica da 120W, il brand punta a offrire un’esperienza premium in tutti gli scenari d’uso — dal gaming intensivo alla produttività quotidiana.

Rispetto ai principali rivali, come Galaxy S26 Ultra e Xiaomi 17 Pro, il nuovo modello di OnePlus spicca per il bilanciamento tra potenza e autonomia, senza sacrificare velocità di ricarica né design.

Il debutto globale del 13 novembre rappresenterà quindi un momento chiave per l’azienda, che consolida la propria posizione nel segmento premium Android, mantenendo fede al suo motto: “Never Settle.”

Scheda tecnica sintetica – OnePlus 15

  • Display: OLED 6,78”, 165Hz, 3.200Hz touch sampling
  • Processore: Snapdragon 8 Elite Gen 5 (3 nm)
  • RAM / Storage: LPDDR5X + UFS 4.1
  • Batteria: 7.300 mAh
  • Ricarica: 120W cablata / 50W wireless
  • Sistema operativo: OxygenOS 16 basato su Android 16
  • Raffreddamento: Camera di vapore ad alta efficienza
  • Protezione: Certificazioni multiple IP
  • Prezzo previsto: da 899 € circa (mercato globale)

Con questo modello, OnePlus riafferma la sua filosofia di innovazione continua e dimostra che la versione globale non deve più essere sinonimo di compromessi.

Lascia un commento