Foremyc vince il James Dyson Award 2025 per l’Italia

Si chiama Foremyc il progetto vincitore per l’Italia del James Dyson Award 2025. Il concorso internazionale promosso dalla James Dyson Foundation sfida studenti e giovani ingegneri a proporre soluzioni concrete a problemi del mondo reale.
Il progetto è un ecosistema di sensori che monitora suolo, microclima e salute degli alberi. I dati alimentano un gemello digitale della foresta. In questo modo diventa possibile prevedere rischi, pianificare interventi e proteggere meglio gli ecosistemi.
Foremyc: tecnologia e natura insieme
Il team di progetto è composto da ex studenti dello IED di Milano: Iari Vanoschi, Bartolomeo Chinali, Federico Luigi Gabrieli e Francesco Cantoni. L’ispirazione è arrivata dopo la tempesta Vaia. Di fronte a intere foreste abbattute, hanno deciso di creare uno strumento utile ai tecnici forestali.
Il sistema è formato da più sensori che lavorano in sinergia. TERRAE misura umidità del suolo, temperatura e luce. ABES rileva la presenza di coleotteri con un sensore ottico. FOMES, fissato al tronco, monitora crescita e stabilità dell’albero. Infine, GIBBA raccoglie i dati e li invia al cloud tramite rete LoRaWAN.
Grazie a queste funzioni, i tecnici possono consultare le informazioni su una dashboard chiara e intuitiva. Di conseguenza hanno una visione aggiornata della foresta, albero per albero. Inoltre, il gemello digitale diventa sempre più preciso con l’aumentare dei dati raccolti.
Il progetto, testato con il Consorzio Forestale di Valle Averara, si distingue per semplicità d’uso e completezza. Non si limita a un parametro, ma incrocia dati da suolo, aria, tronchi e insetti.
Nivor e Halia: innovazioni al fianco di Foremyc
Accanto a Foremyc sono stati premiati altri due progetti italiani. Nivor, di Isabella Campana, è un airbag anti-valanga compatibile con molti zaini da alpinismo. Oltre a garantire galleggiamento, permette di respirare aria pulita grazie a valvole dedicate e a un filtro HEPA.
L’altro progetto è Halia, sviluppato da un team dell’Università di Bologna. Combina un inalatore sostenibile, un boccaglio riutilizzabile e un’app connessa. In questo modo riduce i rifiuti plastici e migliora l’aderenza alla terapia dell’asma.
La giuria e la fase internazionale
Gli oltre cento progetti italiani sono stati valutati da Eric Serra di Dyson, Massimo Temporelli e Riccardo Cambò. La giuria ha scelto Foremyc perché unisce un impatto ambientale forte a un design funzionale e contestuale.
Ora i tre finalisti italiani accedono alla fase internazionale del concorso. I vincitori globali saranno annunciati il 5 novembre da James Dyson. Il premio finale è di 36.000 euro, mentre ai finalisti internazionali andranno 6.000 euro ciascuno.
Approfondimento: un futuro più consapevole
La vittoria di Foremyc dimostra che il design può incidere concretamente sulla sostenibilità. Infatti, il progetto non solo aiuta i tecnici forestali, ma sensibilizza anche cittadini e istituzioni.
Grazie a strumenti semplici, chi lavora nei boschi potrà prevenire danni e reagire con più rapidità. Allo stesso tempo, la società intera è invitata a vedere le foreste come luoghi vivi e indispensabili.