Recensione Huawei Mate X3 : 6 mesi con l’unico pieghevole completo

Huawei Mate X3 è uno smartphone pieghevole che, probabilmente, non tuti conoscono.

Uno smartphone che rappresenta, a oggi, l’apice della tecnologia che Huawei ha voluto mostrare in tutto il mondo, ultimo dispositivo premium commercializzato globalmente dal colosso cinese.

Un dispositivo capace di raggruppare in esso tutto il know how ingegneristico che la casa madre ha e tutta l’esperienza che questa ha accumulato in anni di successo.

Huawei Mate X3 non ha avuto il giusto riconoscimento da parte del grande pubblico per due fattori fondamentali:

  • Le limitazioni imposte dal ban che gli impediscono di avere a bordo nativamente i servizi Google, oltre che la mancanza per lo stesso motivo del supporto 5G
  • Un prezzo di vendita elevato

Mentre il primo non è direttamente imputabile al produttore, il secondo invece ha probabilmente scoraggiato anche i più accaniti fans, come noi, del brand, spaventati dagli oltre 2.000 Euro chiesti a listino per possedere questo che è, francamente, un vero gioiello tecnologico.

Abbiamo avuto modo di utilizzare, grazie a Huawei Italia che ce lo ha reso possibile, questo che a nostro avviso, anche dopo il lancio di diversi e accreditati competitor, uno su tutti il “cugino” Honor Magi V2 (qui la nostra recensione completa), rimane il migliore dal punto di vista progettuale e ingegneristico, per via di soluzioni che nemmeno i più moderni e prestazionali foldable possono vantare.

Mate X3 riesce a far convivere in esso uno spessore limitato, certificazione IPX8, ricarica wireless e comparto fotocamera di primo livello.

Tutte queste specifiche a oggi non sono riscontrabili contemporaneamente in nessun device foldable.

Galaxy Fold 5 non vanta lo stesso design pur condividendo certificazione IPX8 e carica wireless, Honor Magic V2 invece, pur essendo più accattivante esteticamente grazie a un minor spessore, seppur di poco, non ha nessun grado di protezione e non dispone di carica senza cavo, OnePlus Open idem, pur avendo probabilmente un miglior comparto cam.

Questo solo per farvi capire cosa rappresenta per gli appassionati di tecnologia, come il sottoscritto, un device del calibro di Mate X3.

Abbiamo avuto modo di utilizzare come dispositivo principale Mate X3 per un lunghissimo test, durante il quale ne siamo stati soddisfatti al 100% e abbiamo capito ancor di più quanto manca nella competizione tecnologica un driver come Huawei, penalizzato come detto in precedenza da fattori dei quali non stiamo a discutere in questa recensione d’uso.

Huawei Mate X3 : Voto 9.0

Pro

  • Eccezionale e surreale qualità costruttiva
  • Cerniera e piega, questa impercettibile
  • Sottile e leggero, ma senza rinunce
  • IPX8
  • Due display 120 Hz LTPO bellissimi
  • Autonomia, ricarica cablata 66W e wireless 50W
  • Eccezionale comparto cam, da camera phone
  • Audio stereo di qualità

Contro

  • Manca certificazione HDR
  • Prezzo elevato
  • Espansione di memoria solo tramite NM card
  • Lettore impronte digitale scomodo

Non inseriamo nei contro la mancanza di 5G e servizi Google.

Costruzione design e ergonomia Huawei Mate X3

Come detto nella nostra lunga premessa, Huawei Mate X3 è a dir poco un gioiello di ingegneristica.

Quanto sia stato curato nella progettazione e nella realizzazione è ampiamente tangibile solo toccandolo e maneggiandolo.

Materiali di primo livello sono stati utilizzati per realizzare Mate X3, come non potevano esserci dubbi vista la collocazione super premium del device.

Eco pelle per il retro nella versione Green da noi testata, metallo per la struttura e la cerniera, vetro Kunlun per il display anteriore.

Materiali perfettamente assemblati e certificati IPX8, al pari solo di Fold 4/5 e Google Pixel Fold, che permettono qualora se ne avesse il “coraggio” addirittura di immergere lo smartphone nell’acqua senza subire danni per circa 30 minuti.

Un design futuristico, ma funzionale.

Un equilibrio perfetto tra eleganza e funzionalità, con una struttura che stupisce per la sua sottigliezza e per il meccanismo di apertura piatto a 180°, che lo rende un oggetto quasi surreale nella sua perfezione.

La sottigliezza di soli 11,1mm quando chiuso e di 5,3mm quando aperto pone il dispositivo anni luce avanti rispetto alla concorrenza, che solo nel Magic V2 può risultare concorrenziale in tal senso.

Da menzionare il comparto cam posteriore, posizionato all’interno di un cerchio in alluminio che, grazie al fatto di essere al centro della back cover e a uno spessore ridotto, nonostante la prestante presenza di sensori, riesce a far appoggiare Mate X3 su superfici piatte senza farlo risultare instabile.

Ma non solo spessore: lunghezza di 156,9 mm e larghezza da chiuso di 72,4 e da aperto di 141,5 mm lo rendono smartphone quasi “normale” e non il classico, ingombrante, pieghevole che, dopo solo pochi giorni e passato il classico effetto WOW, stanca e viene messo in disparte, se non da chi ne ha la reale necessità di utilizzo produttivo e lavorativo.

Infine il peso di soli 240 grammi, perfettamente bilanciati sulla sezione del device, lo pone al pari di un normale top di gamma, rendendolo comodo anche da trasportare, per esempio, nella tasca dei jeans, come abbiamo fatto per il lungo periodo che ci ha accompagnati.

Sempre in ambito usabilità, il display anteriore da 6.4 pollici, con il suo fattore forma “standard” e non stretto/lungo come quello, per fare l’esempio più popolare, di Fold 5, lo rende usabile come un normale smartphone da chiuso.

Una volta invece aperto avremo la presenza dell’ampio e luminoso display interno da ben 7.85 pollici, un mini tablet a portata di mano.

Il meccanismo di apertura e chiusura?

Semplicemente perfetto: abbiamo come ripeteremo più volte utilizzato per circa 6 mesi continuativi Mate X3, aprendolo e chiudendolo in continuazione con un device perfetto come il primo giorno di utilizzo.

Cerniera morbida con un meccanismo armonioso che permette di aprire in tutta sicurezza il display interno, senza rumori molesti o scatti bruschi, che ricordiamo essere in lega di alluminio e a doppia rotazione per ridurre i movimenti superflui e dare una maggiore affidabilità nel tempo.

Il display da chiuso non presenta spazi intermedi, da aperto è un “piatto” a 180 gradi come detto in precedenza quasi finto tale è la perfezione e l’impercettibilità della piega.

Comodi sono i tasti ed il loro posizionamento, con l’unico piccolo appunto nel posizionamento troppo superiore del sensore biometrico d’impronta, talvolta scomodo da raggiungere soprattutto a device aperto.

Mate X3 in definitiva è, ancora a Aprile 2024, il device pieghevole meglio realizzato e che si può tranquillamente definire migliore dal punto di vista realizzativo, ergonomico e ingegneristico.

Display Huawei Mate X3

Mate X3 dispone di due display.

Quello esterno è un 6.4 pollici OLED LTPO 120 Hz con risoluzione 1080×2504 pixel e protezione Kunlun Glass, mentre il pieghevole interno è un 7.85 pollici OLED LTPO 120 Hz con risoluzione 2224×2496 pixel.

Il pannello esterno è “da manuale”, nel senso che oltre ad avere specifiche da primo della classe ha nel fattore forma un punto di forza primario, grazie alla proporzione 20:9 che permette di utilizzarlo come se fosse un normale smartphone, andando quindi a inficiare super positivamente, per via dello spessore ridotto del terminale, nella vera essenza che rappresenta il pieghevole: uno smartphone da usare quotidianamente a 360 gradi che, all’occorrenza, diventa anche un piccolo tablet.

Tablet appunto, quello che è Mate X3 una volta aperto il display 7.85 pollici interno che anch’esso, al pari di quello esterno, grazie a una forma “quadrata” permette un’usabilità invidiabile da tutti i device foldable attualmente in commercio.

Un display interno che sfida le leggi della fisica, con una piega che sfida la percezione visiva per la sua quasi totale invisibilità.

Questo display non solo incanta per la sua qualità immagine ma si adatta anche dinamicamente al contenuto visualizzato grazie a una frequenza di aggiornamento variabile da 1Hz a 120Hz, ottimizzando il consumo energetico senza sacrificare la fluidità dell’esperienza utente.

Entrambi i display del Mate X3 brillano per luminosità e accuratezza cromatica, garantendo una visualizzazione ottimale sia in ambienti interni che esterni, pur non avendo luminosità di picco da record come i più attuali pannelli.

Ma alla fine quello che abbiamo apprezzato nel nostro lungo test è la piacevolezza d’utilizzo, con un fattore forma che ha reso possibile quello che ci aspettavamo da Mate X3: due device in uno, ma comodi da utilizzare a lungo termine.

Non ci dilungheremo in certificazioni HDR, assenti in X3, ma che non hanno influito nella fruizione di contenuti multimediali, o in nit o in ppi vari.

Quello che ci ha stupito, oltre alla qualità delle immagini, è la perfezione, anche dopo 6 mesi di intenso e continuativo utilizzo, della piega interna, che è rimasta tale e quale al primo giorno.

Credetemi, l’ho utilizzato tantissimo, trasportato ovunque, tenuto anche da seduto nella tasca anteriore dei jeans, mi ha accompagnato ovunque, ma è rimasto intatto e perfetto.

Non da poco, considerate le perplessità in merito alla longevità e affidabilità dei display pieghevoli e delle loro cerniere e tenuto conto di quanto sia perfetto da aperto, senza pieghe che inibiscano la fruibilità.

Hardware Huawei Mate X3

 Al centro delle prestazioni del Mate X3 troviamo il processore Qualcomm Snapdragon 8+ Gen 1 4G, una scelta che garantisce al dispositivo velocità e reattività insieme a una GPU Adreno 730, 12 GB di memoria Ram e 512 GB di memoria Rom.

Questo chip, pur essendo di alto livello, presenta tuttavia una mancanza notevole: l’assenza di supporto al 5G.

Come detto in precedenza non è una mancanza direttamente imputabile al produttore, come non lo è quella del mancato utilizzo dello Snapdragon 8 Gen 2 che, all’epoca del lancio del Mate X3, rappresentava l’espressione massima delle cpu Qualcomm.

Un hardware idoneo a un top di gamma, capace di avere notevoli prestazioni generali e di gestire al meglio il calore con relativi cali di prestazioni solo sporadici, ma che non “corre” come il resto del device, che rasenta la perfezione.

Molto complete le connettività che, al netto del supporto 5G, sono completissime e godono di dual sim, WiFi 6, Bluetooth 5.2, Irda, NFC, GPS Glonass, USB C con display port capace di sfruttare al meglio la modalità desktop, audio stereo.

Questo è riprodotto da due speaker di ottima qualità che riescono a esprimere un audio potente e ben bilanciato, con ottimo effetto stereo sia da aperto che da chiuso; nella prima opzione, però, per avere una riproduzione corretta con i due speaker occorre far attenzione a come di afferra Mate X3, onde evitare di coprire gli altoparlanti.

Difficile quindi dare colpe a Huawei per non aver utilizzato un processore più moderno, anche perché le prestazioni garantite dallo Snapdragon 8+ Gen 1 sono davvero vicinissime a quelle del successore e durante il nostro lunghissimo test ci hanno dato grandi soddisfazioni.

Ovviamente il prezzo richiesto dal produttore ci spinge a esigere sempre e comunque il massimo, anche se non bisogna mai e poi mai dimenticare che gran parte di quella cifra viene ampiamente giustificata dall’ingegnerizzazione e dalla costruzione di questo gioiello tecnologico.

Software Huawei Mate X3

Anche in questo caso vale quanto detto sopra in merito all’hardware.

Le limitazioni imposte consentono a Mate X3 di avvalersi di EMUI 13.1 basata su Android 13 e privo dei servizi Google.

Facciamo il punto su quanto è avvenuto durante il nostro test.

In una fase iniziale abbiamo utilizzato Mate X3 così come Huawei lo concepisce: AppGallery e HMS.

Questo ha portato una maggiore attenzione nel configurare i vari account, con la difficoltà maggiore nel riportare il backup di WhatsApp, il “tanto importante” storico delle chat, dal dispositivo Google a quello Huawei HMS.

Esistono diverse opzioni per svolgere quest’operazione, qualora fosse di vitale importanza, io ho optato per collegare un dispositivo master al mio Mate X3 evitando quindi di effettuare il backup manualmente e trasferirlo via computer.

Il sottoscritto, come la maggior parte delle persone nel 2024, possiedo un altro smartphone e ho deciso di prendere questa “scorciatoia”.

Una volta effettuate tutte le operazioni preliminari sono riuscito a utilizzare Mate X3 quasi come un device Google a tutti gli effetti, sfruttando l’enorme lavoro che Huawei ha svolto per far crescere le proprie applicazioni e lo store AppGallery, ora completissimo.

In questo caso le numerose applicazioni Microsoft presenti come Bing, OneDrive, Edge e Mail hanno praticamente sostituito, insieme a Petal Maps e a altre app Huawei, tutte quelle che abitualmente uso sui device GMS.

Esiste un’altra comoda opzione che ho utilizzato per rendere Mate X3 compatibile con tutte le applicazioni Google: GBox.

Questo spazio virtuale permette di riprodurre un dispositivo Google su Mate X3, andando quindi a bypassare la limitazione in essere.

Non entro nel merito giuridico e morale, sono un tecnico e mi occupo di questo, riportando la mia esperienza d’uso.

GBox permette quindi di usare Mate X3 come se fosse un “normale” device di altro marchio, e dopo la prima fase di settaggio riceve tutte le notifiche senza ritardi, permette di usare Gmail, GMaps, Google Drive, Gborard, ecc…

Ottime sono le opzioni di multitasking presenti in Mate X3, che permettono di sfruttate l’ampio display interno: tutto semplice, con lo schermo che consente di far girare due applicazioni contemporaneamente e con altre che possono essere eseguite attraverso pop up, ampliabili qualora ce ne fosse la necessità.

Da menzionare la completa modalità desktop, che permette di ricreare un ambiente stilisticamente vicino a quello di Windows qualora si collegasse il Mate X3 a sorgenti esterne come monitor e TV, collegando se ve ne fosse la necessità anche tastiere e mouse bluetooth.

Comodissima in ambito produttivo, funzionale ed efficiente al pari di quelle ottime proposte da Samsung e Motorola.

Per il resto troviamo tutte le funzionalità presenti sugli altri device Huawei top e premium, e vi invito a visionare la nostra recensione di Huawei P60 Pro e Mate 50 Pro.

Fotocamera Huawei Mate X3

Huawei Mate X3 emerge come un punto di riferimento nel settore degli smartphone pieghevoli, offrendo una qualità fotografica che stabilisce nuovi standard per questa categoria di dispositivi.

Il comparto fotocamera principale quindi risulta tecnicamente superiore alla maggior parte dei competitor, potendo inoltre usufruire della tecnologia XMAGE di Huawei presente, lo ricordiamo, anche in P60 Pro che per molto tempo è ha primeggiato nell’autorevole classifica del portale DXomark.

È così composto:

  • Sensore principale 50MP RYYB con Stabilizzazione Ottica: Il cuore del sistema fotografico è rappresentato dalla fotocamera principale da 50MP, che grazie al sensore RYYB da 1/1,56″ e alla stabilizzazione ottica dell’immagine garantisce scatti nitidi e dettagliati in ogni condizione di luce. La messa a fuoco PDAF assistita a laser e le lenti f/1.8 completano il quadro di un sensore all’avanguardia.

Teleobiettivo a Periscopio

  • Zoom Ottico 5x: Il teleobiettivo da 16MP, che opera a 12MP effettivi, offre un ingrandimento 5x (125mm), permettendo di catturare dettagli a distanza con una nitidezza sorprendente. Nonostante un’apertura f/3.4, le immagini risultano chiare e fedeli anche in condizioni di scarsa luminosità.

Fotocamera Grandangolare

  • Ampie Vedute: La lente grandangolare da 13MP, con un campo visivo equivalente a 13mm, consente di immortalare paesaggi e scene ampie. Nonostante alcune limitazioni come distorsione e vignettatura, questa fotocamera si comporta bene nella maggior parte delle situazioni, offrendo un’ulteriore prospettiva creativa.

Le due selfie cam  sono invece da 8 MP.

Il software fotografico di Huawei ha subito notevoli miglioramenti, rendendo l’esperienza d’uso intuitiva e gratificante.

L’interfaccia dell’applicazione è comoda e la nuova filigrana XMAGE è un dettaglio di stile che non passa inosservato.

La possibilità di visualizzare l’anteprima di scatto sul display esterno e di dividere l’interfaccia di scatto sul display interno quando il dispositivo è parzialmente piegato, esalta ulteriormente le potenzialità del form factor pieghevole.

Scatti di alta qualità in qualsiasi condizione ambientale, sia diurna che notturna che, ancor più importante, intermedia.

Colori, contrasto e gamma cromatica sono sempre di altissimo livello, così come le immagini catturate con lo zoom ottico 5X capace di regalare immagini sempre nitide.

Sensore principale e zoom sono superiori al modulo grandangolare, quello meno curato, che in questo caso va ad allinearsi come qualità a quello di Fold 5 per fare un esempio, mentre il resto del comparto si avvicina più a un camera phone che a un pieghevole.

Molto buoni anche i video che hanno una risoluzione massima 4K a 30 fps, stabili e ricchi di dettagli in qualsiasi situazione vi troviate, anche al completo buio e utilizzando lo zoom o il grandangolo.

Sufficiente la selfie cam, anche se ricordiamo essendo un pieghevole si potrà utilizzare in questo caso anche il comparto principale.

Ampiamente promosso, questo è il mio verdetto sul comparto camera di Mate X3.

In questi 6 mesi l’ho utilizzato, con soddisfazione, da camera phone, senza sentire la mancanza di un vero big del settore.

Eccezionale il lavoro di Huawei che è stata capace di dotare un foldable così sottile di un comparto ottico d’eccellenza, al pari se non superiore a un device adibito esclusivamente all’imaging.

Autonomia e ricezione Huawei Mate X3                                       

La batteria presente su Mate X3 è da 4.800 mAh, con supporto ricarica rapida cablata a 66W, wireless a 50W e inversa a 7.5W.

Ottima l’autonomia di esercizio con una singola carica, che mi ha sempre portato a fine giornata anche con un utilizzo produttivo e professionale e senza mai limitazioni.

Anche sfruttando all’occorrenza l’ampio display interno, non ho mai sentito la necessità di ricariche aggiuntive, tra l’altro rapide grazie ai 66W che permettono un ciclo completo in poco meno di 45 minuti.

Probabilmente la mancanza dei servizi Google e del supporto 5G va a migliorare le prestazioni di autonomia di Mate X3 oltre che, fattore da non sottovalutare soprattutto rispetto a Fold 5, la minor necessità di utilizzare l’ampio display interno, visto che quello esterno “secondario” è a tutti gli effetti un pannello di un normale smartphone tradizionale.

Da notare la presenza della ricarica wireless, assente in molti concorrenti anche più recenti, che in questo caso è addirittura di 50W oltre che quella inversa, che si limita a 7.5W.

La ricezione voce e dati è stata nel corso del mio test, che si è svolto in diverse zone d’Italia e d’Europa, sempre perfetta, con anche una qualità delle chiamate vocali da Huawei, eccezionale.

Conclusioni e valutazione finale Huawei Mate X3 : Voto 9.0

È difficile dare una valutazione oggettiva a Mate X3.

Non l’ho mai nascosto, sono un fan del produttore e non ho mai “digerito” ciò che è accaduto, pur non entrando nelle motivazioni o nell’ambito del giusto e sbagliato, sono un tecnico e parlo di quello che non ho più potuto godere a pieno.

Ovvero di uno dei pochi produttori in grado di osare, di creare sempre dispositivi qualitativi e innovativi.

Mate X3 però lo è e mi ha fatto ricordare di cosa è capace il colosso cinese.

Un pieghevole che è sottile, leggero, con un form factor perfetto per essere utilizzato da chiuso e da aperto.

Uno smartphone/tablet, quello che per me deve essere un vero pieghevole, senza rinunce o compromessi quando lo si usa con il display esterno, ma all’occorrenza in grado di essere un tablet sempre in tasca.

A differenza degli altri foldable, anche parenti stretti, che in nome della sottigliezza hanno rinunciato a specifiche, il mio Mate X3 non si vuole togliere nulla.

Certificazione IPX8, ricarica wireless, comparto cam di primo livello sono tutti presenti, e nessun’altro device pieghevole può avere questo vanto.

Purtroppo però, per la maggior parte dell’utenza ci sono limitazioni quasi insormontabili: la mancanza del supporto 5G e quella dei servizi Google.

Io onestamente reputo la prima solo un vizio nominale, perché nella realtà di utilizzo poco o nulla ne ho sentita l’esigenza, mentre la seconda potrebbe essere più scoraggiante, anche se, come avete letto nella sezione software di questa lunga recensione, è ampiamente bypassabile dalla bontà di quello che Huawei ha saputo creare in così poco tempo con AppGallery e HMS, oppure, cosa che consigliamo proprio se non si ha voglia di provare un ecosistema diverso, con applicazioni non di proprietà di Huawei e di terze parti, che se ben settate funzionano egregiamente.

Huawei Mate X3 è un terminale che osa, come piace a me, e che va consigliato a chi ha voglia di osare.

In questo caso e qualora voi foste dei fans dei device pieghevoli, non ci sarebbe scelta migliore che Mate X3.

Il prezzo è salatissimo, ma tutta quest’innovazione in un singolo dispositivo è elitario, quindi i 2.199 del listino ufficiale sembrano idonei alle innovazioni tecnologiche presenti.

Huawei ha posizionato Mate X3 a queste cifre conscia di raggiungere solo utenti evoluti e fans del brand, cercando di far capire invece a tutti gli altri cosa è in grado di fare.

E cosa si stanno perdendo.

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