Recensione Honor Magic 6 Pro

Un eccezionale Camera Phone con tante certezze, ma anche qualche dubbio

La nuova Honor non smette mai di crescere e evolversi, proponendo anno dopo anno device sempre più completi e prestazionali.

Dopo la scissione dalla casa madre Huawei la società cinese è stata in grado di effettuare progressivi step di crescita che la pongono ora, nel 2024, a competere direttamente con i colossi che dominano la scena mondiale della telefonia mobile.

In questo 2024 abbiamo avuto modo di testare l’ottimo Honor Magic 6 Lite e il futuristico, anche se non esente da mancanze, Honor Magic V2, pieghevole incredibilmente sottile.

Oggi tocca al terminale Honor più atteso del 2024, il flagship Magic 6 Pro.

Il 2024 corre veloce e Honor, come Samsung, anticipa i tempi presentando anche globalmente Magic 6 Pro prima del previsto, dopo che lo stesso ha visto il suo esordio nel mercato interno cinese nel mese di Gennaio.

Honor Magic 6 Pro vedrà il suo debutto ufficiale il 25 Febbraio durante un evento dedicato al Mobile World Congress di Barcellona, ma la nostra redazione, impaziente di mettere le mani sul nuovo gioiello cinese, ha anticipato i tempi procurandosi direttamente da oriente un’unità per il test.

Abbiamo provato a lungo il terminale, esaminandone nei dettagli ogni sua funzionalità, come leggerete nella nostra recensione completa.

Il nostro Magic 6 Pro è uno smartphone destinato al mercato asiatico, ma differisce solo per qualche sezione del software rispetto alla versione che verrà commercializzata la prossima settimana anche in Italia.

Abbiamo a disposizione il taglio di memoria 16 Gb di Ram e 1 Tb di Rom, che non verrà proposto in Europa dove sarà presente solo la versione 12/512 Gb.

Inoltre la nostra unità è di colore White, anche in questo caso esclusivo per l’Asia (le versioni europee saranno Black e Green).

Uno smartphone che promette di essere non un semplice outsider, ma vero e proprio protagonista grazie a specifiche tecniche di primissimo livello, tra le quali spiccano il processore Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3, la connettività satellitare, un display che ha una luminosità di picco di ben 5.000 nit e soprattutto un comparto fotocamera che lo colloca ai vertici della categoria grazie a un sensore periscopico da 180 Mp con zoom ottico 2.5X e digitale 100X, oltre al sensore principale e grandangolare, ambedue da 50 Mp.

Inoltre Magic 6 Pro porta al debutto la tanto attesa interfaccia grafica MagicOS 8.0 basata finalmente su Android 14, con tanto di funzionalità AI.

Il prezzo di vendita in Italia dovrebbe essere, al netto di offerte e promozioni, di Euro 1299 per l’unica versione 12/512 Gb.

Nettamente superiore, ma come giusto che sia, rispetto a quello proposto in Cina.

Dopo questa lunga e doverosa introduzione vi lasciamo alla nostra recensione completa.

Honor Magic 6 Pro : Voto 8.9

Pro

  • Design premium con finiture suggestive (versione White)
  • Costruzione e IP68
  • Display definito e luminoso (5.000 in in HDR)
  • Hardware e prestazioni top
  • Connettività satellitare (per ora solo Cina)
  • Comparto fotocamera eccezionale in tutti e tre i sensori
  • Ottima selfie cam
  • Sblocco 3D
  • Autonomia sopra la media e velocità di ricarica
  • Funzionalità AI
  • Dotazione di serie completa

Contro

  • Display quad curve scomodo e in controtendenza
  • Manca il supporto Esim
  • MagicOS 8.0 senza novità stilistiche
  • Manca un taglio netto col passato e personalità
  • No modalità desktop
  • Funzionalità AI d’impatto ma non utili come nei competitor

Confezione di vendita Honor Magic 6 Pro

L’iconico box in cartone nero che caratterizza i terminali di fascia alta di casa Honor contiene:

  • Smartphone
  • Carica batterie rapido da 100W
  • Cavo dati Usb C to C
  • Cover in tpu trasparente
  • Pellicola protettiva preinstallata
  • Strumento estrazione carrello dual nano sim
  • Manualistica

Il nostro Honor Magic 6 Pro è una versione asiatica, ma presumiamo che la dotazione di serie sia la medesima anche per Magic 6 Pro Global.

Apprezzabile e degno di nota che il produttore si discosti dalla tendenza dei maggiori produttori di smartphone e che metta a disposizione tutti gli accessori utili al suo corretto e completo utilizzo, senza ulteriori esborsi economici.

Semplice, ma ben fatta è la cover in tpu trasparente che permette di proteggere adeguatamente lo smartphone senza nasconderne la bellezza, ingrandirlo e sformarlo.

Non adeguata a nostro avviso la pellicola protettiva che dopo solo 10 giorni di utilizzo mostra bolle d’aria, oltre che risultare enormemente attrattiva per la polvere, ma poco male si può sempre sostituire.

Degno di nota il carica batterie rapido, compatto e potente.

Costruzione design e ergonomia Honor Magic 6 Pro : Voto 8.5

Honor Magic 6 Pro riprende le linee stilistiche introdotte dal produttore con le precedenti generazioni del flasgship e che ricordano da vicino quelle della serie Mate di Huawei.

Uno smartphone costruito in modo impeccabile con tutte le cure e le attenzioni che merita, utilizzando materiali d’eccellenza e assemblato alla perfezione.

In base alla colorazione, la back cover può essere in vetro per la versione White (oggetto della nostra recensione), Blue e Black (che arriverà in Italia), mentre le versioni Green e Purple hanno una finitura in ecopelle.

D’impatto visivo sono le striature argentate presenti nella versione White che stiamo recensendo, a nostro avviso quella più particolare ed accattivante, capaci di mostrarsi e mimetizzarsi in base all’inclinazione e all’esposizione dello smartphone alle fonti di luminosità.

Al suo interno è presente l’ampio comparto fotocamera principale, posto in posizione centrale, e il logo Honor.

L’isola che contiene i tre sensori dedicati all’imaging, il flash led e il sensore Tof è di forma circolare andando a richiamare lo spirito fotografico dello smartphone.

È circondata da una cromatura argentata con una particolare forma che richiama un diamante e che va a rievocare il marchio di una storica civiltà cinese.

D’impatto e ben realizzato, il comparto fotocamera sporge di qualche millimetro rispetto alla sezione del device, andandolo inevitabilmente a sbilanciare sulla parte superiore.

Dotata di angoli curvi, la back cover va a unirsi al frame, in metallo e, nel caso della nostra colorazione White, in argento lucido, della stessa tonalità del diamante che circonda la fotocamera principale.

Il frame ha un profilo piatto, che va ad agevolare notevolmente la presa dello smartphone che risulta solido nelle mani ed ha nella sua parte destra il tasto on/off e il bilanciere del volume, quella sinistra completamente libera, superiormente la feritoia per lo speaker audio, il microfono per la riduzione del rumore e la porta Irda mentre inferiormente sono posizionati il carrello dual nano sim, il microfono principale, la porta Usb C e il secondo speaker multimediale.

Il display da 6.8 pollici di diagonale quad curve ha al suo interno il sensore di impronta digitale ed un notch a forma di pillola, posizionato centralmente e contenente i due sensori della selfie cam (Tof compreso).

Un display che esteticamente si sposa perfettamente con il design dello smartphone, con bordi ridottissimi, perfettamente simmetrici e con l’altoparlante di sistema perfettamente mimetizzato, ma che va in controtendenza rispetto al trend dei maggiori produttori di smartphone che stanno progressivamente abbandonando le curvature a favore di pannelli flat in nome di una maggiore usabilità e precisione del tocco.

Il pannello è protetto da Jurhino Glass, una soluzione che dovrebbe essere 10 volte più resistente alle cadute e maggiormente immune da graffi. Honor quindi, come l’ex sorella Huawei, non si affida a Corning e al suo Gorilla Glass, ma cerca alternative altrettanto, se non, più valide.

Un alto grado di protezione non solo per il display, ma per tutto lo smartphone che ha uno standard IP68.

Honor Magic 6 Pro è uno smartphone imponente con i suoi 162.5×75.8×8.9 mm di dimensione ed un peso di 225/229 grammi in base alla colorazione e al materiale della back cover (vetro o ecopelle).

Nonostante ciò si maneggia e si trasporta meglio di altri illustri competitor, grazie agli angoli e al display curvo che se dal punto di vista funzionale potrebbero risultare uno svantaggio, da quello ergonomico agevolano.

Il suo peso è sbilanciato sulla parte superiore dove è presente l’imponente comparto fotocamera, quindi consigliamo attenzione nel maneggiarlo incautamente.

Magic 6 Pro è uno smartphone che fa della continuità stilistica un punto fermo risultando ad un primo sguardo molto simile al suo predecessore Magic 5 Pro.

Una scelta che appoggiamo perché reputiamo basilare progredire in un buon progetto, piuttosto che rivoluzionarlo continuamente. Bella la soluzione “a diamante” per l’estetica del comparto fotocamera.

La colorazione in nostro possesso conferisce al terminale un tocco di eleganza e raffinatezza che manca nelle altre versioni, un vero peccato che non sia commercializzata ufficialmente in Italia e Europa.

Controtendenza invece risulta la scelta di un display quad curve, con curvatura laterale più accentuata rispetto ad altri smartphone che optano per la stessa soluzione: un vantaggio per l’ergonomia, uno svantaggio nell’utilizzo con tocchi laterali non sempre precisi.

Display Honor Magic 6 Pro : Voto 9.0

Honor andando in contro tendenza opta per un pannello quad curve OLED LTPO da 6.8 pollici di diagonale, risoluzione 1280×2800 FHD+, refresh rate variabile 1/120 Hz, 10 bit, HDR, 453 ppi di densità e una luminosità massima che raggiunge un picco di 1.800 nit in modalità automatica e di ben 5.000 nit nei contenuti HDR.

Ha un aspetto 19.5:9, occupa il 91.6% della sezione dello smartphone ed è protetto da Jurhino Glass.

Honor da sempre è molto attenta al PWM dimmer e Magic 6 Pro riesce a raggiungere 4320 Hz, risultando quindi ottimo per la salute degli occhi e la riduzione della pericolosa luce blu.

Un display eccellente, che durante il nostro lunghissimo test abbiamo apprezzato per nitidezza, colori e fruibilità.

Perfetta è la visualizzazione dei contenuti anche in condizioni di luminosità esterna elevata e utilizzando lo smartphone in diverse angolazioni: in questo caso l’elevatissima luminosità di picco permette di utilizzare il device senza nessun problema.

Molte sono le impostazioni presenti nel software Honor che permettono di personalizzare l’utilizzo del pannello.

Il refresh rate può essere dinamico, ovvero variabile da 1 a 120 Hz in base alle esigenze, standard a 60 o elevato a 120 Hz. Durante il nostro utilizzo abbiamo optato per la soluzione dinamica, avendo sempre un pannello pronto e scattante in ogni tipologia di utilizzo.

La temperatura del calore può essere predefinita, calda e fredda con diverse tonalità impostabili manualmente, mentre la modalità dello stesso è impostabile normale o intensa, con quest’ultima che presenta una più vasta gamma di colori.

Presenti inoltre modalità notturna, scura, eBook, protezione occhi, dimensioni di carattere e display, ottimizzazione video, ecc… insomma qualsiasi specifica è settabile a piacimento.

Anche l’Always On Display è presente e ampiamente personalizzabile in forma e contenuti, con l’opzione in stile Apple/Samsung, ovvero la possibilità di lasciare in controluce lo sfondo dello smartphone anche quando il pannello è spento. Di sicuro impatto, anche se l’autonomia potrebbe in qualche modo risentirne (poco su Magic 6 Pro, come leggerete nella sezione Autonomia della recensione). Permane la soluzione classica, quindi le opzioni presenti sono schermo parziale o schermo totale.

Perfetto il funzionamento del sensore di impronte digitali, velocissimo e ancor più preciso di come ci aspettavamo, così come perfetti sono i sensori di prossimità e luminosità automatica.

Nella stessa direzione va lo sblocco con il viso, fulmineo, con il supporto del sensore Tof che va a influire anche sulla sicurezza di esso, andando a scansionare il volto e non a effettuare una semplice fotografia di esso.

Un display d’eccezione che spicca per specifiche premium, ma che ha nella sua estetica pregio e difetto: un quad curve che risulta in piena sintonia con il design del terminale, andando anche ad agevolare la sua ergonomia, ma che allo stesso tempo influisce sulla sua piena fruibilità e sulla precisione dei tocchi laterali, che talvolta possono essere anche imprevisti.

La tendenza dei maggiori produttori mondiali va verso i pannelli completamente piatti, proprio rendere i pannelli di questi che sono sempre più stazioni multimediali e sempre meno smartphone più precisi e comodi, mentre Honor prosegue con una ricerca di estetica e design, anche magari a sfavore della praticità.

Hardware Honor Magic 6 Pro : Voto 9.0

Scheda tecnica Honor Magic 6 Pro

  • Dimensioni: 162.5×75.8×8.9 mm
  • Peso: 225/229 grammi
  • SoC: Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3 5G 3.3 Ghz (4 nm)
  • GPU: Adreno 750
  • Memoria:
    • RAM: 12 GB DDR5X (Cina 12/16 Gb)
    • ROM: 512 GB UFS 4.0 (Cina 1 Tb)
  • Reti: 5G Dual SIM (Dual Nano Sim)
  • Connettività:
    • NFC
    • Bluetooth 5.3
    • WiFi 7 a/b/g/n/ac
    • GPS + GLONASS
    • Speaker stereo
    • Usb C 3.1 display port
    • Irda
    • Connettività satellitare (Cina)
  • Display: 6,72″ IPS LCD FHD+ 120 Hz
  • Fotocamere:
    • Primaria da 50 MP f/1,4-2.0 23 mm Ois PDAF Laser PDAF
    • Telephoto 180 MP f/2.6 zoom ottico 2.5X Ois PDAF
    • Ultra Grandangolare 50 MP f/2.0 122° AF
    • Anteriore: 50 MP: f/2.0 wide 22 mm AF
    • Tof 3D
  • Batteria:
    • 5.600 mAh
    • Ricarica con cavo a 80 Watt
    • Ricarica wireless 66 Watt
    • Ricarica inversa 5 Watt

Honor Magic 6 Pro è un premium in tutto, con un comparto hardware da primo della classe.

Il processore utilizzato è il potentissimo Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3 da 3.30 Ghz, realizzato con processo produttivo a 4 nanometri, mentre la GPU è la Adreno 750.

La versione Global sarà dotata di 12 Gb di memoria Ram DDR5X, espandibile via software, e di 512 Gb di memoria Rom UFS 4.0, fissa, mentre Honor Magic 6 Pro in possesso per il nostro test, versione cinese, ha una configurazione monstre 16 Gb di Ram (espandibile) e 1 Tb di Rom.

Le prestazioni sono in linea con le nostre elevatissime aspettative e, al pari di altri device testati dalla nostra redazione e dotati del nuovo Snapdgragon 8 Gen 3, sono eccezionali in ogni ambito di utilizzo.

La gestione del calore e della potenza sono anch’esse eccezionali, grazie alle prestazioni che Qualcomm è riuscita a raggiungere in tal senso e al sofisticato sistema di dissipazione del calore di Honor, a liquido con camera di vapore: questi due elementi permettono di utilizzare Magic 6 Pro anche per periodi continuati utilizzando tutta la sua potenza, senza che questa subisca significativi cali dovuti a un eccessivo surriscaldamento. In parole povere durante il nostro test non abbiamo mai riscontrato il benché minimo segno di cedimento o percepito calore, anche quando abbiamo spinto (spesso) lo smartphone al massimo.

La connettività è completissima e comprende il supporto 5G, dual sim, GPS Glonass, NFC, WiFi 7, Bluetooth 5.3, Usb C 3.1 con display port, Irda, speaker stereo.

Per la prima volta su un device Honor è presente la connettività satellitare, un sistema bidirezionale che permette di inviare e ricevere messaggi anche in assenza di connessione cellulare.

Sofisticato sistema studiato da Honor e che si integra con il chip C1+, permettendo una connettività più rapida e minori consumi energetici.

Purtroppo al momento questa specifica rimane esclusiva della Cina, come accade nella stessa funzionalità presente su Apple iPhone e limitata agli Stati Uniti.

Manca invece ed è un gran peccato il supporto Esim, sempre più diffuso nel nostro paese e presente nel predecessore Honor Magic 5 Pro.

Molto buono l’audio stereo che sfrutta i due speaker posizionati nella parte superiore e inferiore dello smartphone.

La riproduzione multimediale è decisamente di livello, con tutte le frequenze ben udibili e distinte, così come le voci; il posizionamento dei due speaker inoltre fornisce un ottimo effetto stereo, sia che si tenga lo smartphone in orizzontale che in verticale.

La qualità è assicurata e va solo leggermente a diminuire quando, a volume elevato, si va a riprodurre qualche traccia realmente complessa: in quel caso le frequenze medie e altre tendono a mischiarsi e sono più difficilmente differenziabili.

Il volume di ascolto è buono, non il più elevato che abbiamo testato, ma sicuramente in linea con la bontà del terminale.

Di qualità assoluta il feedback della vibrazione, assolutamente paragonabile ad altri terminali premium apprezzati nelle nostre recensioni, sempre udibile e mai fastidioso, anche nella digitazione se attivato.

C’è poco da aggiungere, Honor Magic 6 Pro è un vero flagship con un’impressionante dotazione hardware che lo mette in diretta concorrenza, sotto questo aspetto, con i mostri sacri del segmento.

Ha un sofisticato sistema di comunicazione satellitare che però al momento non può essere utilizzato al di fuori della Cina, mentre un gran peccato risulta l’assenza del supporto Esim, in grande espansione in Italia.

Software Honor Magic 6 Pro : Voto 8

Honor Magic 6 Pro porta all’esordio, aggiungiamo finalmente, la nuova interfaccia grafica MagicOS 8.0, basata su Android 14, con patch di sicurezza aggiornate a Gennaio 2024.

L’unità test in nostro possesso è destinata al mercato asiatico, quindi la nostra analisi software si baserà esclusivamente su di essa, in attesa di aggiornare lo smartphone alla versione Global.

Partiamo subito con il dire che graficamente ben poco è cambiato rispetto alla versione 7.2 presente, per esempio, sul recente Honor Magic V2 testato la scorsa settimana dalla nostra redazione.

Le impostazioni e la loro veste grafica è rimasta la medesima: non è quindi arrivato quel rinnovamento che tanto ci aspettavamo, poiché lo stile della MagicOS attuale rimane quello già visto in passato nella precedente MagicUI e quindi strettamente derivante dalla EMUI di Huawei alla quale si ispira.

La versione 8.0 però porta tutta una serie di specifiche nuove che presto raggiungeranno anche i precedenti top di gamma Honor con una presenza di intelligenza artificiale che va a implementarle.

Una AI diversa da come la abbiamo conosciuta in altri device, ma presente in diverse sezioni del nuovo OS Honor.

All’interno dell’assistente YOYO troviamo Portale Magico, una sorta di “tocca e trascina” consentendo l’accesso con un solo passaggio a informazioni su più applicazioni, facendole interagire tra di esse.

L’intelligenza artificiale interviene anche nei sottotitoli delle chiamate, trascrivendole anche in diretta.

Yoyo è in grado anche di suggerire delle azioni in base alle preferenze dell’utente, suggerendole e imparando da esse.

Honor Lens sfrutta AI non solo per scansionare Qr Code e ricercare informazioni, ma permette anche di catturare screenshot e riportarli nella ricerca globale.

Nell’interfaccia MagicOS 8.0 sono presenti anche le Air Gesture, per interagire con lo smartphone senza toccare lo schermo e il rilevamento con gli occhi, che consente espandere e aprire notifiche solo guardandole con gli occhi e trascinando lo sguardo in basso.

Smart Sensing è un sistema input visivo che consente tramite gli occhi di mantenere lo schermo acceso, ridurre il volume della suoneria, attivare Always On, ruotare lo schermo.

Tutte queste funzionalità sono solo in fase iniziale e sicuramente verranno ulteriormente sviluppate dal produttore; durante il nostro test abbiamo comunque potuto utilizzarne una gran parte con buoni risultati.

Una AI probabilmente, allo stato attuale, meno efficace di altre presenti in smartphone concorrenti e soprattutto meno presente nelle azioni quotidiane, ma in ogni caso un ottimo punto di partenza.

La privacy viene tutelata tramite MagicLM un modello linguistico On Device che limita al minimo i dialoghi con il Cloud e comunque li consente solo dopo che le informazioni diventano generiche.

Honor introduce diverse opzioni di personalizzazione, tutte raggruppate nella sezione schermata home e stile.

In modo molto semplice e razionale è possibile modificare l’aspetto dello smartphone: sfondo, caratteri, AoD, icone, temi drawer e stile possono essere modificati a piacimento.

Viene introdotta la modalità stand by in stile Apple, che permette tenendo il device in orizzontale di visualizzare orologio o album fotografico, mentre esso è inattivo.

Honor Connect è una sezione che facilita l’interazione dello smartphone con fonti esterne, per trasferire i dati sul pc, interazione tra diversi device per notifiche, utilizzare mouse o tastiere bluetooth per interagire con Magic 6 Pro, condivisione di dati, tethering.

Un’altra novità è rappresentata dalla “pillola” che permette di espandere in stile iPhone la sezione dedicata alle fotocamere frontali per visualizzare informazioni e interagire con applicazioni: al momento abbiamo avuto modo di provare questa funzionalità con riproduzioni multimediali, YouTube Music e cronometro, ma pensiamo che anche questa verrà sviluppata dal produttore.

Una funzionalità che avremmo voluto vedere nella nuova MagicOS 8.0, ma che ancora non è presente è la modalità desktop.

Esiste solo l’opzione di trasmissione mirroring, utilizzando lo smartphone come un touchpad per interagire con il monitor o tv collegato, ma siamo ben lontani dai competitor che hanno un vero e proprio mondo desktop creato per lo smartphone e attraverso il quale viene esaltata la produttività di esso.

Sono inoltre presenti scorciatoie, multi finestre, gesture, una sezione dedicata esclusivamente alla privacy per le chiamate con presenza di AI.

Spazio parallelo permette invece di creare una sezione separata per proteggere i dati, indipendente dalla principale, mentre Game Manager è una sezione che si occupa come si evince dal nome del gaming e ne ottimizza risorse e interfacce.

MagicOS 8.0 introduce quindi tutta una nuova logica AI che mette a disposizione delle funzionalità che sicuramente risultano scenografiche e di impatto, ma che a nostro avviso sono meno utili e presenti nella quotidianità rispetto a quelle proposte da Google.

Interagire con lo sguardo, trascinare informazioni su diverse applicazioni sono delle feature che al momento non riescono a essere paragonate a quelle che invece si possono utilizzare con Gemini, che oltretutto sono di più semplice consultazione.

L’intelligenza artificiale di Honor è in grado di imparare dalla nostra quotidianità e prevedere le nostre intenzioni, anticipando le nostre richieste.

Permane un dubbio sulla reale tutela della privacy, perché questo processo, qualora fosse realmente attuabile in tutte le sue funzionalità, richiederebbe un massiccio ricorso a server cinesi di proprietà della società, anche se per dovere di informazione Honor si è impegnata a tutelare la riservatezza con una sezione specifica in MagicOS 8.0.

La nuova interfaccia grafica risulta rapida e lineare, anche grazie al potentissimo hardware sulla quale è basata, ma manca di personalità, con una grafica che non porta nulla di nuovo rispetto al passato e che rimane praticamente la medesima presente nella “vecchia” Honor.

Inoltre manca una vera e completa modalità desktop, e questo rende MagicOS 8.0 non ancora ai livelli di One UI 6.1 di Samsung, che al momento rimane inavvicinabile.

Infine non abbiamo ancora notizie in merito alla politica di aggiornamenti di Honor per il nuovo Magic 6 Pro, ma presumiamo che essendo un terminale premium ci saranno 4 major update e 5 anni di patch di sicurezza.

Ci auguriamo che questi vengano rilasciati repentinamente, perché attualmente Honor non è così rapida nell’aggiornare i propri device, come abbiamo constatato con la recente recensione di Magic V2, lanciato globalmente con Android 13 mentre tutti i flagship attualmente in commercio hanno già ricevuto Android 14 e addirittura Google abbia recentemente rilasciato la priva versione di Android 15 dedicata agli sviluppatori.

Fotocamera Honor Magic 6 Pro : Voto 9.5

Il comparto fotocamera di Honor Magic 6 Pro è composto da:

  • Primaria da 50 MP f/1,4-2.0 23 mm Ois PDAF Laser PDAF
  • Telephoto 180 MP f/2.6 zoom ottico 2.5X Ois PDAF
  • Ultra Grandangolare 50 MP f/2.0 122° AF

La camera anteriore è costituita da un sensore da 50 MP: f/2.0 wide 22 mm AF e un Tof 3D.

Un comparto d’eccellenza, che ha come fiore all’occhiello un sensore dedicato allo zoom di ben 180 MP e l’apertura variabile del sensore principale, chicche che fanno elevare il sistema fotografico a vero e proprio camera phone.

Partiamo subito da questo, Honor Magic 6 Pro scatta foto eccellenti in qualsiasi ambito di utilizzo, risultando tra i migliori mai testati dalla nostra redazione

Il sensore OmniVision H9000 Ultra High Dynamic Range da 50 Mp è in grado di catturare un’ampia gamma dinamica in diverse condizioni di illuminazione, garantendo la creazione di contenuti HDR di altissima qualità.

L’apertura variabile intelligente f/1.4-f/2.0 regola automaticamente il diaframma in base all’ambiente di scatto, consentendo di catturare immagini dettagliate e luminose anche in condizioni di scarsa illuminazione.

Interagendo invece manualmente si possono ricavare effetti di sfocatura quasi a livelli di una vera fotocamera professionale, aumentando o diminuendo la quantità di luce che necessitiamo in base al soggetto e alle condizioni ambientali.

Sotto: foto a Rapallo (GE) condizioni ottimali di luminosità, grandangolo, zoom 3/5/10X

Questa innovazione consente di catturare foto nitide e dettagliate, con un effetto bokeh professionale.

il dispositivo offre tre stili di immagine tra cui scegliere: Nitido, Naturale e Texture, offrendo agli utenti la flessibilità di personalizzare le proprie foto senza bisogno di modifiche post-produzione.

Dettagli, luci, colori e contrasti risultano perfetti, in qualsiasi condizione ci troviamo, sia di giorno che al buio, sia al chiuso che all’aperto.

Il teleobiettivo vanta una quantità di megapixel esagerata, che lavorando in simbiosi con lo zoom ottico 2.5X e lo stabilizzatore di immagine, oltre a una focale ampia, catturano immagini che realmente sono perfette fino a uno zoom 5X, ottime e dettagliate fino a 10X, mentre salendo fino a 30X sono comunque più che accettabili, mentre salendo fino ai 100X si perderà dettaglio in modo proporzionale e fisiologico.

Sotto: foto a Rapallo (GE), condizioni ottimali di luminosità, grandangolo, zoom 3/5/10X

Se da una parte notiamo una riduzione dello zoom ottico rispetto al 3.5X di Magic 5 Pro, dall’altra l’enorme quantità di megapixel a disposizione del nuovo 6 Pro consentono di compensare ampiamente questo 1X mancante, con il risultato di una quantità davvero incredibile di dettaglio anche con zoom alquanto spinti.

Sotto: foto a Rapallo (GE), condizioni di luminosità ottimali, grandangolo, zoom 3/5/10X

Decisamente di qualità elevata risulta anche il sensore grandangolare che con un’apertura a 122° permette di catturare scatti realmente ampi, senza perdere la percezione della realtà e senza avere quell’effetto “vaso” tanto fastidioso.

Ottimi sono i colori e i dettagli, il bilanciamento della luce e la quantità di quest’ultima catturata anche con poca luminosità.

Sotto: foto a Camogli (GE) condizioni di luminosità intermedia, zoom e grandangolo

Sotto: foto selfie e ritratto

Sotto: foto a Rapallo (GE), notturna

I video arrivano a una risoluzione 4K a 60 fps e risultano fluidi, dettagliati e perfettamente sincronizzati con l’audio. Decisamente buono il livello di stabilizzazione, che ci permette serenamente di effettuare riprese anche quando siamo in movimento.

Perfetto anche il passaggio tra un sensore e l’altro quando si effettuano le riprese, con anche la possibilità di utilizzare lo zoom senza stacchi percettibili, fino a 10X.

La fotocamera frontale segue il livello elevato del resto del comparto camera, con un sensore principale da 50 Mp che lavorando insieme al sensore Tof riesce a catturare scatti di livello assoluto, in grado di soddisfare anche i più esigenti selfie lover.

Ottimo l’effetto bookeh che si ottiene, con sfocature più o meno accentuate in base alle richieste dell’utente, la possibilità di utilizzare filtri e grandangolare.

Honor Magic 6 Pro offre un’esperienza fotografica eccezionale, con capacità avanzate in ogni aspetto, dalle foto ultra-dinamiche catturate dalla fotocamera principale, ai dettagli nitidi garantiti dal teleobiettivo da 180MP, fino alla bellezza dei ritratti con sfondo sfocato, questo dispositivo si distingue risultando uno dei migliori nel panorama della fotografia mobile.

Peccato solo per i video che a differenza di altri competitor non offrono la possibilità di riprese a 8K, fermandosi a 4K, nonostante il processore Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3 lo consenta.

Molto completa l’applicazione fotocamera, che permette di utilizzare manualmente l’apertura variabile, modalità notturna, ritratto, modalità cinema, pro e tutta una serie di funzionalità (slow motion, panorama, filigrana, super macro, multi video, scansione, ecc…) che vanno a implementare l’esperienza utente.

Autonomia, velocità di ricarica e ricezione Honor Magic 6 Pro : Voto 9.5

Honor Magic 6 Pro è dotato di una batteria al silicio carbonio di seconda generazione da 5.600 mAh, con supporto ricarica rapida fino a 80W cablata, wireless 66 e inversa 5 watt.

Un sofisticato sistema che lavora in sinergia con il chip dedicato Honor E1 e che permette una maggiore efficienza della stessa durante il suo utilizzo e nel processo di ricarica, oltre che grazie ai nuovi materiali utilizzati maggior resistenza a basse temperature.

L’autonomia del terminale è decisamente elevata, con un consumo costante e senza picchi durante tutto l’arco della giornata.

Abbiamo concluso la nostra intensa giornata stress 7.00/21.00 con un residuo del 30% circa, utilizzando Magic 6 Pro davvero molto intensamente in tutte le sue funzionalità, foto e video compresi.

Non entriamo in test o grafici precisi, ma vi possiamo garantire che pochi premium da queste elevate specifiche ci hanno tanto soddisfatto in termini di autonomia e Honor Magic 6 Pro è uno di questi.

Ottima la velocità di ricarica a 80W, sfruttabile attraverso il carica batterie in dotazione (nella nostra versione asiatica) da ben 100W e che permette un intero ciclo di ricarica in 35/40 min.

Non manca la ricarica wireless, in questo caso da 66W e quella inversa che permette di utilizzare Magic 6 Pro come se fosse un power bank di emergenza.

Ottima la ricezione sia voce che dati, sia 4 che 5G e relativo passaggio delle reti.

La qualità delle chiamate vocali e decisamente di livello, anche se il volume di ascolto in capsula non è di quelli migliori da noi testati.

Prezzo Honor Magic 6 Pro

Il prezzo ufficiale in Italia di Honor Magic 6 Pro dovrebbe essere di Euro 1299 per la versione 12/512 Gb.

Non abbiamo notizie ufficiali, ma se così fosse lo porrebbe in condizione di competitività rispetto a altri device con le medesime specifiche.

Un prezzo che, sempre se confermato, salirebbe di Euro 100 rispetto al lancio di Honor Magic 5 Pro, ma che sarebbe ampiamente giustificato dalle specifiche nettamente superiori del comparto camera.

Vi sono inoltre le solite offerte lancio Honor che attraverso coupon, affiliazioni con recensori, blog e testate riescono a abbattere ulteriormente il prezzo di svariate centinaia di Euro, rendendo ancor più appetibile Honor Magic 6 Pro.

Conclusione e valutazione finale Honor Magic 6 Pro : Voto 8.9

Non ci sono dubbi sul fatto che Honor Magic 6 Pro sia un vero premium e che si candidi ad un ruolo che va oltre a quello di outsider.

È un terminale costruito con cura maniacale anche dei minimi dettagli, certificato IP68 e dotato di un bel design, altamente riconducibile alla casa madre e al suo passato.

L’hardware a disposizione è il migliore in assoluto attualmente disponibili, con Snapdragon 8 Gen 3, memorie velocissime lo rendono fulmineo e prestazionale in qualsiasi tipologia di utilizzo.

Presenti inoltre tutta una serie di interfacce di comunicazione tra le quali spicca la connettività satellitare bidirezionale, che però al momento rimane di utilizzo esclusivo in patria cinese.

Ottima è la qualità del display, che ha un picco di luminosità di ben 5.000 nit per i contenuti HDR, 1800 per il resto, protetto da una nuova soluzione Honor (Jurhino Glass) che promette di essere più resistente della soluzione Corning utilizzata da altri produttori.

Il comparto fotocamera è di livello assoluto, con il sensore principale da 50 Mp dotato anche di apertura variabile, un sensore teleobiettivo da ben 180 Mp e una grandangolare validissima con apertura fino a 122°.

Un tris di sensori che insieme al Tof e al software Honor permettono di catturare scatti eccezionali in tutte le condizioni, così come ottima risulta la selfie cam da 50 Mp e anch’essa dotata di Tof 3D.

Tutte soluzioni che elevano Magic 6 Pro allo stato di camera phone, uno dei migliori fino ad ora testato dalla nostra redazione.

Eccezionale inoltre l’autonomia d’esercizio, che supera ampiamente una giornata di utilizzo stress.

Ma anche Honor Magic 6 Pro ha qualche margine di miglioramento (Magic 7 Pro ?).

Ci ha lasciato perplessi l’utilizzo di un display quad curve che va si ha beneficiare la maneggevolezza, ma penalizza l’usabilità e la precisione dei tocchi, andando in controtendenza rispetto a tutti gli altri produttori mondiali di smartphone che stanno gradualmente abbandonando questa soluzione e passando a pannelli totalmente piatti (Google, Samsung e Xiaomi in ordine cronologico).

L’audio multimediale è di qualità, ma il volume non elevato come in altri competitor sulla stessa categoria, così come i video, ottimi, ma che  si fermano a una risoluzione 4K 60 fps e non prevedono l’opzione 8K.

Manca inoltre il supporto alle Esim, presente tra l’altro in Honor Magic 5 Pro.

Capitolo software: finalmente è arrivata la MagicOS 8 basata su Android 14 e ha portato interessanti novità, la maggior parte delle quali basate su AI, più o meno utili.

Quello che però non abbiamo riscontrato è un rinnovamento grafico, che a nostro avviso sarebbe necessario per svecchiare una UI uguale da troppo tempo e che non ha novità stilistiche rispetto a quella di stretta derivazione Huawei, dalla quale Honor deriva.

Ma sono passati 4 anni dalla scissione, e ci saremmo aspettati qualcosa di nuovo e di appartenente esclusivamente a Honor.

Manca inoltre la tanto attesa modalità desktop, che molto comodo fa a tutti coloro che utilizzano lo smartphone per produttività, ma anche a chi vuole un device completo a 360° in grado di interagire con monitor e tv, che si sia a casa o che ci si trovi in ufficio, viaggio di lavoro o di piacere.

Manca poco a Honor per risultare ai livelli dei principali competitor mondiali: dettagli, che però nel mondo tecnologico fanno la differenza.

Honor Magic 6 Pro ci è piaciuto, è un eccellente camera phone che darà filo da torcere a molti altri smartphone premium.

Non un semplice outsider, ma un vero antagonista.

Il migliore in assoluto? No

Ci sono altri due smartphone, uno Android e uno no, che allo stato attuale sono più completi e versatili, capaci di offrire un’esperienza generale superiore, avendo però un costo di listino più elevato. 

Una differenza economica di qualche centinaia di Euro che, al netto delle completezza d’utilizzo

e nella fascia di prezzo premium presa in considerazione, non va a incidere sull’utente finale

 che nel caso di Honor Magic 6 Pro, come nel resto del segmento alto, 

cerca principalmente perfezione e prestazioni, accettando una spesa non indifferente.

Il miglior comparto fotografico? Si

Nel momento in cui abbiamo steso questa recensione, non ci sono smartphone in grado di superare il livello qualitativo messo in campo

 da Honor con Magic 6 Pro, video esclusi.

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