Recensione Huawei P60 Pro
Cameraphone di riferimento, smartphone eccezionale, ma per intenditori
Huawei continua, sempre e comunque, anche di fronte a reali difficoltà dovute alle note restrizioni che da qualche anno affliggono il colosso cinese, a proporre, innovare e creare, sempre con un entusiasmo e una dinamicità che oggettivamente vanno apprezzati, per perseveranza e per impegno.
E come ogni primavera, ban o no, siamo a testare la punta di diamante del produttore, che quest’anno prende il nome di Huawei P60 Pro.
Uno smartphone che fa delle qualità fotografiche la specifica di spicco, e che riesce a essere allo stato attuale e senza ombra di dubbio il miglior cameraphone in commercio.
Ma P60 Pro non è solo una fotocamera di qualità eccezionale, inquanto riesce a essere oggetto di stile e smartphone estremamente performante.
Il prezzo? Da Huawei, anche in questo caso sempre e comunque, a dimostrazione del fatto che il colosso cinese, spinto dagli ottimi risultati di vendita ottenuti in patria dove la sola Apple riesce a tenere testa, si sente ancora e a ragione un competitor premium, e come tale si pone al pubblico globale con la consapevolezza di poter raggiungere solo i veri intenditori della tecnologia e tutti coloro che, restrizioni o no, reputano Huawei società all’avanguardia e in grado di proporre soluzioni di primo livello.
Quindi i 1199 Euro richiesti dal produttore per possedere il nuovo Huawei P60 Pro possono sembrare tanti, ma allo stesso tempo adeguati, e andremo a spiegarvi il perché nella nostra recensione.
HUAWEI P60 PRO : Voto 8.5
Pro
- Design ultra premium nella sua colorazione Rococo Pearl
- IP68
- Display LTPO OLED 120 Hz
- Comparto fotocamera da riferimento
- Elevate tecnologie del comparto fotocamera
- Audio stereo performante
- Prestazioni elevate
- AppGallery maturo e utilizzabile
- Dotazione di serie completa
Contro
- Manca il 5G
- Prezzo da interpretare
CONFEZIONE DI VENDITA HUAWEI P60 PRO : Voto 9.0
In contro tendenza rispetto ai produttori premium, Huawei con molto piacere propone ancora una dotazione di vendita degna di un terminale di livello elevato, che consiste in:
- Carica batterie rapido da 88W
- Cavo dati Usb C
- Custodia protettiva ultra slim
- Pellicola protettiva preinstallata
- Strumento per estrazione carrello nano sim
- Manualistica
Ovvero tutto ciò che serve per un corretto e sicuro utilizzo dello smartphone out of the box, senza ulteriori perdite di denaro e tempo nella ricerca degli indispensabili accessori.
Addirittura il carica batterie inserito nel box di vendita, oltre che avere una potenza di ben 88W, ha la possibilità di ricaricare due dispositivi contemporaneamente avendo sia ingresso Usb C che quello Usb A.
Quindi mentre i maggiori produttori omettono il carica batterie nella dotazione di serie, Huawei mette a disposizione una doppia opzione di ricarica….
Apprezzabile oltre che dal solo punto di vista economico, anche per la dimostrazione di quanto il produttore tenga ai propri clienti, senza nascondersi in proclami green che hanno il solo scopo di alimentare un altro ramo di commercio.

COSTRUZIONE, DESIGN E ERGONOMIA HUAWEI P60 PRO : Voto 9.5
Sin dai tempi del P30 Pro, smartphone che ha definitivamente sancito la leadership mondiale del produttore, apprezzatissimo da pubblico e critica e ancora ampiamente diffuso a distanza di anni, la qualità dei materiali e la precisione del loro assemblaggio sono stati parte integrante dei prodotti made in Huawei, così come un design in grado di essere distintivo e riconoscibile.
E anche il nuovo P60 Pro riprende tutti questi concetti, ancor in modo più marcato rispetto al predecessore P50 Pro e andandosi invece più ad accostare a nostro avviso a P40 Pro, con il quale condivide alcune soluzioni stilistiche.
Strutturalmente siamo di fronte al classico, ottimo, smartphone Huawei con il doppio vetro che è unito al frame centrale, in metallo.
Disponibile in Italia in due colorazioni, con la sobria ed elegante Black con finitura opaca e la Rococo Pearl, invece, molto più particolare e identificativa.
Questa infatti ha una bellissima finitura denominata “Pearl Texture Design” ed è costituita da polvere di perle minerali naturali, con il risultato di un particolare, scenografico e bellissimo al tatto effetto madreperla che renderà unico ogni P60 Pro, che varierà inoltre le tonalità in base alla sua inclinazione ed esposizione alle sorgenti di luminosità.
Molto complicato è spiegare a parole la particolarità e l’esclusività di questa soluzione, che ha riscosso molto successo tra tutti coloro al quale abbiamo mostrato lo smartphone nel periodo del nostro test.
P60 Pro ha linee pulite, con angoli simmetricamente stondati che seguono in modo sinuoso la linearità dei lati.
Quindi una back cover che risulta arrotondata nei quattro angoli e che ha al suo interno il vistoso comparto fotocamera principale, sporgente di qualche millimetro e inserito in una sezione che stilisticamente riprende perfettamente le linee dello smartphone. Una vera e propria chicca di design, quasi a creare un piccolo smartphone nel device, e comprendente nel centro il grande sensore principale mentre sopra e sotto sono posti i sensori di supporto ed il flash led, con il logo X Mage.
Il frame in alluminio con finiture lucide è sottile sui lati mentre si allarga negli angoli, seguendo fedelmente le linee della back cover e del display.
Ha nella parte superiore il primo speaker, la porta Irda e un microfono di sistema, nel lato sinistro è completamente pulito, in quello destro sono posizionati i tasti volume e quello di accensione/spegnimento, mentre in basso vi sono il secondo speaker, asimmetrico rispetto a quello posto in alto, la porta Usb C, il microfono principale ed il carrello dual nano sim.
La parte anteriore è dominata dall’ampio display da 6,67stondato sui quattro angoli e leggermente curvo sui lati, con la selfie cam posta discretamente in posizione centrale e con bordi molto sottili e perfettamente simmetrici. Inoltre ha al suo interno il sensore di impronte digitali, posto in basso al centro e perfettamente fruibile anche con una sola mano.
Il display è protetto da Kunlun Glass, una soluzione proprietaria Huawei che va a sostituire la tecnologia Gorilla Glass.
Anche in questo caso dobbiamo solo fare i complimenti al produttore che, non solo si è prodigato nel progettare una protezione display alternativa, ma che è addirittura riuscito a proporne una ancor più valida e resistente.
Huawei dichiara una resistenza 10 volte superiore a quella della concorrenza e incita i vari recensori nel testare questa durevolezza, cosa che non abbiamo fatto per timore di creare danni sia al P60 Pro che ai malcapitati smartphone che sarebbero dovuti essere oggetto del test.
Lo smartphone è ovviamente certificato IP68 e quindi assemblato con tutti i canoni richiesti per ottenerla.
Huawei P60 Pro ha dimensioni di 161×74,5×8,3 mm e pesa 200 grammi.
Si tiene molto bene in mano grazie a forme lineari, angoli arrotondati, frame sottile e display leggermente curvo sui due lati che lo rende estremamente maneggevole rispetto ad altri competitor premium, oltre che dare una sensazione visiva di dimensioni ridotte.
Il peso invece è in linea con gli altri device premium, ma in mano risulta sbilanciato sulla parte superiore dove sono riposte tutte le tecnologie relative al complesso comparto cam.
Stilisticamente reputiamo P60 Pro il più bel smartphone premium attualmente disponibile in commercio, grazie alle sue forme particolari ereditate da P40 Pro e alla particolarità della back cover nella sua colorazione Rococo Pearl, che decisamente consigliamo rispetto alla Black.
Sinuoso, particolare ed elegante, non passa mai inosservato ed è oggetto di design unico e personale per la particolarità della texture della quale abbiamo detto sopra, bella sia alla vista che al tatto, vellutata e immune da ditate, anche se scivolosa.
DISPLAY HUAWEI P60 PRO : Voto 9.0
Bellissimo il display scelto da Huawei per il proprio flagship P60 Pro, un pannello da 6.67 pollici di diagonale, curvo sui quattro angoli e leggermente stondato, ma non in modo da limitarne il corretto utilizzo, sui lati, dotato di tecnologia LTPO OLED, risoluzione 1220×2700 con refresh rate dinamico fino a 120 Hz e frequenza campionamento al tocco fino a 300 Hz, luminosità massima di circa 1100 nit e 444 ppi di densità, 1 miliardo di colori, HDR10+, protetto da Kunlun Glass.
Tecnologie elevate e perfettamente ottimizzate all’interno dello smartphone, sia dal punto di vista estetico che funzionale.
Le soluzioni estetico funzionali ci ricordano quelle che Huawei aveva introdotto nel P40 Pro, con angoli curvi e lati stondati ma solo per quel tanto che basta ad avere un’estetica ricercata e una miglior presa, senza andare a compromettere il reale utilizzo con tocchi difficoltosi o involontari.
Al di là dei tecnicismi il tutto si traduce in un’esperienza visiva degna dei migliori smartphone premium, con colori incredibilmente naturali e contrastati, ottima luminosità che ci permette la fruibilità in qualsiasi inclinazione e sotto la luce diretta del sole, neri profondi e bianchi accesi in perfetto stile OLED, senza trascinamenti che infastidiscono l’utente.
La gestione del refresh rate può essere dinamica (da 1 a 120 Hz), standard a 60 Hz o alta a 120 Hz. Durante il nostro test abbiamo utilizzato tutte le varie opzioni, con una preferenza per l’ultima inquanto come vedremo successivamente l’autonomia del P60 Pro è senza dubbi ottima e ci permette di sfruttarlo al massimo delle proprie potenzialità.
Presente l’ottimo e collaudato Always On, che ci consente di personalizzarne l’utilizzo in contenuti e forme, con spesso i temi che annettono anche una skin in simbiosi con essi.
Vi sono tutta una serie di personalizzazioni software che permettono di settare ma modalità scura, quella di lettura, i colori, i caratteri, la dimensione di essi e di visualizzazione. Insomma tutto ciò che permette al consumatore finale di modellare il display in base alle proprie preferenze e esigenze.
Perfetti e rapidi infine sono i sensori di luminosità automatica, prossimità e di impronte digitali, dove Huawei è leader da tempo.

HARDWARE HUAWEI P60 PRO : Voto 8.5
SCHEDA TECNICA HUAWEI P60 PRO
- Dimensioni: 161×74,5×8,3 mm
- Peso: 200 grammi
- SoC: Qualcomm Snapdragon 8+ Gen 1 4G 3.19 Ghz (4 nm)
- GPU: Adreno 730
- Memoria:
- RAM: 8/12 GB LPDDR5
- ROM: 256/512 GB UFS 3.1 + micro sd
- Reti: 4G Dual SIM (Dual Nano Sim)
- Connettività:
- NFC
- Bluetooth 5.2
- WiFi 6 a/b/g/n/ac
- GPS + GLONASS
- Infrarosso
- Usb C 3.1
- Display: 6,67″ LTPO OLED FHD+, 120 Hz
- Fotocamere:
- Primaria da 50 MP f/1,4-4,0 Ois PDAF Laser AF
- Ultra grandangolare da 13 MP: f/2.2
- Telephoto 48 MP f/2.1 PDAF Ois zoom ottico 3.5X
- Anteriore: 13 MP: f/2.4 wide AF
- Batteria:
- 4.815 mAh
- Ricarica con cavo 88W
- Ricarica wireless 50W
- Wireless inversa 7,5W
Huawei si trova a fronteggiare la questione ban americano, che ha la sua maggior rilevanza nel comparto hardware e nello specifico soprattutto sulla scelta del processore.
Non potendo più utilizzare gli ottimi Kirin prodotti in casa, la società cinese opta per la soluzione Qualcomm che, però, non può essere di ultima generazione e ancor più rilevante non può contenere tecnologie 5G.
Quindi troviamo a bordo il processore Snapdragon 8+ Gen 1 da 3,19 Ghz, processo produttivo a 4 nanometri e GPU Adreno 730.
Quel “+” è di vitale importanza perché ci fa capire che è un Soc prodotto da TSMC e all’atto pratico con prestazioni del tutto simili a quelle del nuovo Snapdragon 8 Gen 2 che equipaggia i principali smartphone premium 2023.
P60 Pro ha quindi un’elevata capacità di calcolo, grazie anche agli 8/12 Gb di memoria RAM DDR5X e ai 256/512 Gb di Rom UFS 3.1 espandibili attraverso le nano sd, qualora si volesse rinunciare al supporto dual sim.
Utilizzandolo per un lungo periodo come smartphone principale abbiamo constatato delle prestazioni molto soddisfacenti in qualsiasi ambito, anche stressando volutamente e pesantemente il terminale in lunghe sessioni gaming, elaborazioni foto e video, multitasking evoluto.
Nessun lag o indecisione, ma soprattutto nessun surriscaldamento, nemmeno in configurazione, con una dissipazione del calore perfetta grazie alla bontà del processore e a un’ingegnerizzazione che Huawei ha messo a punto alla perfezione.
Il discorso quindi è solo e puramente nominale, in quanto la percezione delle prestazioni è identico a quello dei nuovi Gen 2, che differiscono dal precedente modello solo ed unicamente nella gestione energetica, dove però come vedremo dopo Huawei ha saputo ben lavorare.
Andando a analizzare invece le connettività, salta subito all’occhio la mancanza del 5G, tecnologia alla quale Huawei non è autorizzata ad accedere per via delle restrizioni.
Una specifica che, all’atto pratico e allo stato attuale delle reti in Italia non penalizza minimamente, ma che è innegabile sia il vero fardello del produttore, soprattutto in terminali premium come P60 Pro, rivolti a un’utenza esigente e che psicologicamente possa far riflettere il potenziale cliente ancor più della mancanza dei GMS al quale Huawei ha sostituito con risultati molto buoni i propri servizi HMS.
Sono invece presenti il supporto dual nano sim, la possibilità di espandere la memoria attraverso Nm Card, NFC, WiFi 6e, Bluetooth 5.2, Irda, GPS Glonass e doppio speaker stereo.
L’audio multimediale è riprodotto dallo speaker superiore con doppio foro (uno sul display e l’altro sul frame) e da quello inferiore che riescono a riprodurre un eccellente esperienza auditiva, con tutte le frequenze perfettamente udibili, distinguibili e ben miscelate tra di esse e un’ottima qualità anche a volume elevato, senza fruscii e distorsioni.
Gran lavoro quello che Huawei ha svolto con l’audio, in passato punto debole dei flagship della serie P e ora invece uno dei tanti fiori all’occhiello del nuovo smartphone premium cinese.
Molto buono anche il feedback riprodotto dal motorino della vibrazione, che però pecca nell’intensità se utilizzato in modo esclusivo al posto della suoneria.
SOFTWARE HUAWEI P60 PRO : Voto 8.0
La versione globale di P60 Pro ha Os EMUI 13.1 basato su Android 12, a differenza di quella esclusiva per la Cina che viene commercializzata con HarmonyOS. Ambedue le interfacce grafiche sono prive dei servizi Google per via delle restrizioni americane.
Durante il nostro test abbiamo appositamente utilizzato P60 Pro come device principale senza applicazioni scaricabili anche da AppGallery che simulassero in modo virtuale i Google Play Services, la migliore delle quali e funzionante al 100%, notifiche e backup inclusi, è GBox.
È fuori da ogni discussione che l’utente che si orienta verso questo tipo di soluzione “Google free” debba essere slegato dalla totale dipendenza dai servizi di Big G, poiché HMS Core riesce bene a bypassarne l’assenza al 90%, ma ci sono ancora degli applicativi (Android Auto per esempio) al quale non è stata trovata un’alternativa.
Fatta questa premessa, ci troviamo un OS che ha raggiunto un livello di efficienza e ottimizzazione fuori ogni discussione, con tutta una serie di personalizzazioni anche avanzate che riescono completamente a modellare lo smartphone in base ai gusti e alle esigenze dell’utente.
Temi, widget anche in modalità combinata, cartelle, gesture, font e altro possono essere plasmati a piacimento, con una sensazione generale di ritrovarsi sempre di fronte alla EMUI alla quale eravamo abituati in epoca pre ban, ma con continue e aggiungiamo maggiori migliorie che Huawei riesce a implementare, forse anche per colmare quel vuoto andatosi a creare non per colpe proprie.
L’esperienza d’uso è praticamente la stessa che abbiamo raccontato recensendo recentemente Mate 50 Pro, con il classico drawer “a vista” in stile iPhone e con tutta una serie di applicativi e funzionalità che vanno a implementare le funzionalità già presenti come Super Storage per comprimere applicazioni e file, Multi Cam per connettere più dispositivi Huawei per catturare immagini da diverse angolazioni contemporaneamente, Music Share per condividere la musica con altri dispositivi, Sound Booster per trasformare il device in un dispositivo di ascolto o AI Lens per riconoscere gli oggetti attraverso la cam.
AppGallery, store per le applicazioni proprietario, cresce in modo esponenziale e a distanza di anni ora è maturo e completo.
Inoltre riesce ad avere una funzionalità estremamente comoda per ottenere le applicazioni non nativamente presenti, riuscendo a reindirizzare su store esterni.
Facendo un esempio pratico qualora avessimo la necessità di scaricare FaceBook, Whatsapp, Instagram, Google Maps, Chrome, ecc.., applicazioni che HMS riesce a gestire, ma non presenti nello store, AppGallery ci porterà direttamente a un link valido e verificato dove poter ottenere l’APK funzionante, che sarà anche oggetto di segnalazione in caso di update.
In ogni caso Huawei ha ben sviluppato le applicazioni alternative alle canoniche utilizzate da molti utenti Google. Today è l’alter ego di Google Discovery, Petal Search, Petal Maps, Celia, Huawei Assitance e tutta una serie di funzionalità legate all’account Huawei che riescono a sostituire per una gran parte il mondo Google.
Una sensazione quindi di continua ricerca di migliorie, nuove funzionalità e opzioni che altri produttori non vogliono apportare, probabilmente appoggiandosi completamente a Google e non avendo la necessità di creare qualcosa di più funzionale e alternativo per convincere gli utenti a fare il cambiamento.
Un suggerimento che ci sentiamo di dare è che la EMUI, come detto fin ora ottima, necessità di qualche cambiamento stilistico al fine di dare un aspetto più moderno e di novità rispetto al passato. Ma probabilmente Huawei ci arriverà in modo progressivo, non volendo stravolgere di colpo l’esperienza d’uso alla quale numerosi utenti sono abituati da tempo.
AUTONOMIA VELOCITA’ DI RICARICA E RICEZIONE HUAWEI P60 PRO : Voto 9.0
La batteria integrata da 4.815 mAh permette tranquillamente, con un utilizzo intenso e senza limitazioni, di concludere in piena serenità un’intera giornata stress senza dover ricorrere a ricariche di emergenza.
Un ottimo risultato in relazione alle elevate prestazioni dello smartphone, ottenuto grazie a un processore che nella versione “+” ha dimostrato anche su altri device di avere un risparmio considerevole di risorse energetiche rispetto ala quella standard (prodotta da Samsung) e soprattutto a un’ottimizzazione software che trae beneficio dalla mancanza dei servizi Google.
Proprio così, poiché HMS Core riesce a meglio gestire il background rispetto a Google, storicamente invasiva in tal senso, permettendo un sensibile risparmio di batteria al netto di funzionalità invariate.
Molto buona, anche se non da primato, la velocità di ricarica che raggiunge un valore cablato di 88W, sfruttabile attraverso il carica batterie fornito in dotazione e permette di effettuare un intero ciclo in poco più di 30 minuti. Esiste anche l’opzione Turbo Charge che permette di aumentare ancor di più la velocità di ricarica, anche se durante il nostro test non abbiamo sentito l’esigenza di utilizzarla.
Presente come in ogni dispositivo premium che si rispetti la ricarica wireless a 50W e quella inversa, che permette di utilizzare lo smartphone come se fosse un power bank Qi a 7,5W.
Da riferimento la ricezione, sia voce che dati, come da tradizione Huawei che ricordiamo essere ancor prima di produttore di smartphone azienda leader in ambito reti.
Nessun problema o incertezza durante tutto il nostro test, svoltosi in diverse zone e utilizzando operatori sia fisici che virtuali. Chiamate perfette, chiare e udibili e rete dati stabile e potente, nonostante limitata a 4G.
FOTOCAMERA HUAWEI P60 PRO : Voto 9.0
Il comparto cam presente nel nuovo flaghip è così composto:
- Primaria da 50 MP f/1,4-4,0 Ois PDAF Laser AF
- Ultra grandangolare da 13 MP: f/2.2
- Telephoto 48 MP f/2.1 PDAF Ois zoom ottico 3.5X
- Anteriore: 13 MP: f/2.4 wide AF
È un camera phone, anzi a nostro avviso uno tra i migliori, se non in assoluto il migliore e mette in campo tutta l’esperienza del produttore che, nel corso degli anni, ha dimostrato quanto sia capace nel creare un set fotocamere in grado di essere a 360 gradi completo e prestazionale.
Fiore all’occhiello di questo set è il sensore principale da 50 MP che riesce a catturare scatti che rasentano la perfezione, con un incredibile quantità di dettagli e un’ottima gamma di colori, riprodotti fedelmente.
Riesce a lavorare ottimamente anche in difficoltose situazioni di penombra, senza mai storpiare la percezione di immagine reale. Molto buona anche la macro, che può anche utilizzare il sensore zoom per ottenere una super macro ancora più precisa e dettagliata. Velocissima inoltre la messa a fuoco e l’elaborazione dell’immagine, grazie alla tecnologia proprietaria XMage di Huawei.
Lo zoom ottico da 3.5X è un vero e proprio esercizio di stile, con immagini che rasentano la perfezione ed in grado di ben figurare fino a una portata di 10X, dove potremmo catturare scatti ancora dettagliati e percettibili.
La capacità massima dello zoom arriva a 100X, anche se ovviamente più si salirà e più si perderanno dettagli e contrasto.
Da rifermento assoluto è la modalità notturna, da sempre orgoglio del produttore che per primo ha saputo catturare immagini in condizioni di luminosità quasi assenti, quando altri brancolavano letteralmente nel buio.
Huawei P60 Pro riesce a mettere all’opera tutta l’esperienza accumulata dal produttore, con immagini notevolmente dettagliate e luminose, ma mai artefatte. Ovviamente interviene il processore, che elabora gli scatti, che comunque rimangono fedeli e vicini alla realtà.
La modalità ritratto è un altro dei punti di forza di questo ottimo comparto fotocamere e riesce a godere anche della focale variabile.
Riusciamo quindi a catturare scatti con effetto bokeh che mai risulta troppo marcato, ma che da la sensazione di far risaltare il soggetto principale.
Impressionante la possibilità di catturare macro con zoom10x, la foto della mosca è stata presa da qualche metro di distanza, per farvi capire la precisione di questa funzione, molto utile quando avvicinarsi ad un soggetto non è possibile o sconsigliato, ad esempio un animale selvatico oppure una fioritura di una pianta da frutto.
Altra cosa che ci ha colpito è il video in 4k 60fps, ci siamo divertiti a seguire la nostra piccola amica a cavallo utilizzando di continuo lo zoom, il risultato è davvero sorprendente, sempre a fuoco a qualunque distanza.
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PREZZO HUAWEI P60 PRO
Huawei P60 Pro è disponibile QUI nello store online del produttore ad un prezzo al pubblico, al netto di offerte e promozioni di:
- Euro 1199 nella versione 8/256
- Euro 1399 nella versione 12/512 Gb
Fino al 5/6/23 Huawei in occasione del lancio include nel prezzo di vendita Huawei Watch GT3 (42 o 46 mm).
Un esborso economico che in linea di massima può anche essere adeguato, perché sia i contenuti tecnologici che la qualità dei materiali sono da vero terminale premium, ma che viene penalizzato dalla mancanza del 5G in prima battuta, più che dall’assenza di Google o dal processore non di ultima generazione.
Un prezzo che si avvicina ai terminali top proposti da Samsung e Apple e non ai premium proposti a cifre superiori, con S23 Ultra che per esempio ha un prezzo di ingresso a listino che superiore ai 1.400 Euro.
CONSIDERAZIONI FINALI E VALUTAZIONE HAUWEI P60 PRO : Voto 8.5
Ogni volta che ci troviamo a recensire e valutare un terminale Huawei, la prima frase che ci viene spontanea pronunciare è “che peccato”.
Huawei P60 Pro è uno smartphone eccezionale, e lo si percepisce al solo primo sguardo, dotato di un design ultra premium e costruito con estrema attenzione, utilizzando non solo materiali premium, ma addirittura unici (nella colorazione Rococo Pearl).
Dispositivo dotato di un display di primo livello, del Soc Snapdragon 8+ Gen 1 che seppur non è di ultimissima generazione riesce a essere estremamente performante, autonomia e velocità di ricarica superiore a molti accreditati competitor, audio multimediale potente e di qualità e infine un comparto fotocamera che lo pone ai vertici della categoria sia per effettiva qualità degli scatti e dei video, ma anche per le tencologie che solo lui può vantare (XMage e apertura variabile).
La mancanza dei servizi Google non è più un problema, poiché AppGallery ora è maturo nel fornire tutte le alternative necessarie che spesso lavorano anche meglio e che riescono a soddisfare la maggior parte delle richieste di un utente anche evoluto.
In ogni caso, se proprio non si vuole rinunciare a Google e ai suoi servizi esistono diverse applicazioni in grado si simulare virtualmente GMS e di farle funzionare perfettamente, anche se sconsigliamo il loro utilizzo perché senza senso visto quanto detto in precedenza.
Subisce invece la mancanza del 5G che seppur a livello pratico poco e nulla influisce nell’utilizzo quotidiano di questo bellissimo smartphone, potrebbe scoraggiare qualche potenziale cliente che psicologicamente sentirebbe la mancanza di una moderna tecnologia presente in tutti gli altri più accreditati competitor.
Ecco il nostro “che peccato”, perché reputiamo Huawei P60 Pro superiore alla media dei concorrenti, un vero gioiello che riesce a unire tecnologia e design come nessun altro, ma che deve essere compreso e accettato a 360 gradi.
Ci sentiamo in ogni caso di consigliarlo vivamente a tutti coloro che, come noi, amano il brand e quello che rappresenta in ambito di ricerca tecnologica e di design e soprattutto a tutti gli utenti che fanno della fotografia parte essenziale della propria vita.
Huawei inoltre ha sviluppato un intero e articolato ecosistema in grado di esaltare le qualità del nuovo flagship che se inserito in questo contesto potrà essere fulcro centrale dello stesso e sfruttato in tutte le sue estreme potenzialità.
Non può invece essere preso in considerazione, al contrario, se non si è coscienti di entrare in un mondo diverso, anche se simile e forse per molti ambiti migliore, al quale si è abituati.
In ogni caso da veri amanti della tecnologia siamo ben felici di avere una terza opzione che si affianca alle due predominanti.