“Liberator” la prima pistola creata con una stampante 3D

Questà è la storia di un’universitario Texano il quale grazie ad una stampante 3D è riuscito a creare, anche se sarabbe più giusto dire a “stampare ” una pistola totalmente funzionante.

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Il progetto per la pistola è disponibile gratuitamente on-line, può essere utilizzato da chiunque abbia accesso a una stampante 3D simile a quella dello studente ed è importante ricordare che è totalmente LEGALE.

La nuova Liberator è composta di 16 pezzi, quindici dei quali di una plastica dura resistente al calore, creati  da una stampante tridimensionale e solo il percussore è in metallo, in modo che l’arma possa essere individuata dai metal detector come è richiesto dalla legge.

 

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Il suo ideatore Cody Wilson, fondatore della Defense Ditributed, spiega che lo scopo di questa pistola “fai da te”  è assicurare a tutti il diritto di potersi difendere senza alcun limite imposto dalla legge e dal governo; obiettivo raggiunto, visto che con questo processo low cost ed i componenti in plastica, la sua pistola potrebbe costare molto meno delle armi che si vendono senza problemi negli States. Il passo successivo sarà far funzionare tutto con stampanti 3D ancora più economiche.

Negli ultimi giorni si sono levate le prime voci sul blocco totale delle pistole “stampabili” in quanto rappresenterebbero una vera e propria minaccia, ma l’interessato si difende spiegando che l’obiettivo è solo dimostrare come la tecnologia possa servire per aggirare le leggi, fino a rendere i governi irrilevanti.

 

Di questo passo dove andremmo a finire con il progresso   tecnologico?

Perché non utilizzare questo gioiellino tecnologico per altri scopi?

Fra i tanti obiettivi della stampa 3D di ultima generazione c’è anche quella degli organi umani. Ci stanno lavorando i ricercatori dell’Università di Herit-Watt in Scozia, i quali sarebbero già riusciti a stampare cellule staminali embrionali all’interno di una struttura costituita da particelle sferiche piccolissime.

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